ALESSANDRO BLOISI
Alessandro Bloisi, Contronebbia, PBA editore, 2025
AVVERTENZA
(o nota giustificativa)
Qualcuno ha detto che il primo libro è l’unico che si dovrebbe scrivere, il solo che conta davvero. Come se nella vita fosse concessa soltanto quell’occasione per esprimersi, per sciogliere il nodo che ci si porta dentro.
Quando mi è venuta l’idea (con qualche perplessità) di pubblicare questa prima raccolta di poesie, mi chiedevo se tra le sue pagine quel nodo si fosse sciolto, o almeno allentato. D’altra parte, se è vero - come lamenta un pedante critico d’arte in una scena di Fellini - che «siamo soffocati dalle parole, dalle immagini, dai suoni che non hanno ragione di vita, che vengono dal vuoto e vanno verso il vuoto», mi domandavo se fosse davvero il caso di aggiungere altro disordine al disordine.
Per liberarmi da questi scrupoli non posso che appellarmi a una certa fiducia, laicissima, che ripongo nella poesia - strumento ancora utile a redimerlo, credo, quel disordine; a scioglierlo, quel nodo.
Eppure, Contronebbia non vuole essere più che un tentativo (quasi alchemico, mi verrebbe da dire) di dare forma all’informe, di cucire assieme brandelli di vita e farne qualcosa che vanti un suo peso, una sua consistenza, senza annegare nel rumore di fondo. Uno sforzo vano, non diverso da quello di Sisifo, che - com’è noto - ogni mattino trascina la sua pietra dalla valle alla vetta del monte, per poi vederla ricadere.
Anche noi così, a tentoni, di faccia all’esistenza come davanti a un pensiero bello ma riottoso all’endecasillabo che lo vuole costringere. Anche noi sorridendo, come lascia il solco dell’estrema fatica Sisifo, o come «lo sciancato si lascia dietro la sua impronta deforme».
MEMENTO
Le tapparelle giù musica jazz
la tua coperta beige e due pigiami
non disinnescano la vita.
Persevera ovattata nel riverbero
di un altro capodanno.
Da qualche parte fuori esplode il mondo
e noi
non lo sappiamo
siamo la polvere da sparo.
DIES IRAE
Vai scoprendo tuo malgrado
che un cuore non è
il cuore ma un organo cavo
a setaccio del possibile.
È la guerra di posizione
tra i pieni-vuoti delle arterie tra il silenzio
e l’esplosione delle valvole.
Chi assalta gli atri chi invade i ventricoli.
Resta l’ipotesi
che il cuore abbia un cuore
a sua volta e che sia sangue il codice
vene le vie che vi conducono.
APPUNTAMENTO
Ero arrivato tardi.
Le rondini sui tetti? Non c’erano più.
Ma un’altra primavera
di petali un’eco un tuffo nel verde
degli anni
mi aspettava cantava che anni - no
anni non erano stati.
Ieri appena, oggi.
E io quel crack
una foglia pestata sul prato di maggio.
POSTILLA
Assetato d’infinito vaga in cielo
il cacciatore di nuvole.
Nonostante questa sete
la sua rete non imbriglia
i manti bianchi di vapore.
Intatti cambiano forma e luogo e colore.
Avessero la bocca, riderebbero di lui
che vive un metro sotto il cielo:
la casa sospesa è la culla di un fiore
ha stelle che reggono funi
che reggono il nido e il cacciatore.
Senza porte né finestre entrano nuvole
escono nuvole. Resta
profumo ricordo siccità.
L’ultima parola
non mi spetta.
Che sia nient’altro
o nientemeno
non è affar mio.
BIO
ALESSANDRO BLOISI (Melegnano, 2000) laureato in Lettere presso l'Università degli Studi di Milano, è un insegnante.
Ha collaborato con il periodico “il Melegnanese" e con Radio Usom.
Al di là della Luna è stato il suo album musicale d'esordio, mentre su "Voci versate" sono apparsi i suoi versi giovanili.
Contronebbia è la sua prima raccolta poetica, che pubblica con PAB Editore.