Alessandro Giraudi, Registrazioni tra poesia e Manifesto, Armando editore, 2024
Il testo raccoglie cinquantuno poesie del filosofo cuneese ed è l’attuazione delle sue 12 tesi sulla poesia contenute nel manifesto In difesa del pensare non per mestiere. La filosofia inclusiva contro il professionismo esclusivo (Aracne editrice, 2021).
Questo non è “soltanto” un libro di poesie (i poeti non si offendano, non è mia intenzione sminuire la poesia), è qualcosa di più. Nel titolo, infatti, c’è un esplicito riferimento alla seconda delle dodici tesi sulla poesia contenute nel mio manifesto In difesa del pensare non per mestiere1 , pubblicato nel 2021:
1. L’attività poetica non è riducibile a un’esibizione di abilità, capacità, esperienza, competenze, conoscenze.
2. Uno dei tratti essenziali della creazione poetica è la registrazione del mondo. In questo senso la poesia è una descrizione del mondo (che comprende in sé anche ciò che è detto “fantasioso”, “immaginario”).
3. La realtà registrata dalla poesia non è polarizzata in due mondi separati, uno interiore e l’altro esteriore, ma è un unico mondo.
4. Anche attraverso il poeta la realtà si autoregistra e si autodescrive.
5. La creazione poetica non mira alla quantità, ma può essere anche solo occasionale, sporadica, scarsa in termini quantitativi.
6. La poesia nasce da un impulso spontaneo ed è registrazione immediata (ricezione) e rielaborazione (creazione).
7. La poesia è, per esempio, annotazione della vita, di suoi momenti, pensieri, contenuti dell’anima e del mondo, registrazioni magari irripetibili o poco frequenti.
8. La produzione poetica (minima o cospicua sul piano quantitativo) ha a che vedere più con il caso, l’accidentalità, che con la programmazione.
9. La poesia non è prerogativa dei dotti e di una cerchia ristretta di poeti affermati. Una verità, questa, banale ma che implica il superamento delle barriere tra esperto e dilettante, tra poeta “a tutti gli effetti” e poeta “occasionale”.
10. Essendo registrazione del mondo, la poesia non richiede necessariamente una vasta cultura letteraria da parte del poeta.
11. La lettura e la conoscenza di un grande numero di poesie, del passato e contemporanee, non costituisce requisito imprescindibile e indispensabile del poeta. La conoscenza letteraria può favorire una migliore qualità della creazione poetica, ma si può essere poeti pur avendo letto poche poesie altrui, o nessuna.
12. La figura del poeta non rappresenta uno status, una posizione culturale o sociale da conquistare: in questo senso va abolita la distinzione tra poeta e aspirante poeta .
Presenza
Respira la luce di giugno
nell’alito caldo;
il sudore profumato del cielo
è il pallore del blu.
Il mio cane poeta
sembra nuotare nel mare d’erba;
io però devo ancora sentirmi
presente come tutte le altre cose.
Tempo morto
Le tre del pomeriggio di un’estate
Luce sbiadita, nuvole rade e sfilacciate
Pezzi di bottiglia
vicino a un campo di granoturco
E muro di una chiesa, polvere di calce sull’erba
Tutto è impuro, ogni cosa è stagnazione futile.
Passi
Com’è delicato
sublime il passo del mio cane
su queste zolle aspre
su questa terra sventrata,
rivoltata.
Al suo cospetto il mio passo
sembra meno ostile.
Serietà
Ogni tanto il mio passo mi sembra
lieve
debole e scomposto;
come un vuoto ubriaco, stanco.
La luce intanto mi inonda del sole
come un giallo sopravvissuto
all’abitudine.
Però è vero che il sole
rende seria un’esistenza.
Nato a Cuneo nel 1974, Alessandro Giraudi è laureato in Filosofia presso l’Università di Torino. Ha pubblicato per Armando Editore La visione universale del mondo. Per la rivoluzione inclusiva (2019), Perché gli enti non sono eterni. Confutazione delle tesi di Severino e Parmenide (2021) e Una scoperta cruciale che riabilita la metafisica (2023). È autore anche di Una prova inedita dell’esistenza di Dio (2020) e In difesa del pensare non per mestiere (2021).
HENRY ARIEMMA
alcuni testi editi da Dodici cammini cosmici, puntoacapo editrice, 2023
Sei bottiglie per mano stringi
aperte da parentesi ferrate
e cammini a trovare una fontana.
Dritta come già piene e slanci
lo sguardo a tutto orizzonte
col mento alzato, vedi l’avvenire
tuo al petto, rigonfio respiro
ai solchi improvvisi dei seni...
Sei motore d’amore a fuggire via
con rossore equilibrio
a ogni lato, due e vicini
come un noi che non appartiene
ora tesa a pienezze
e potentemente bella
che non puoi fermare.
Fermati.
Non andare avanti,
indietro, portando parole
a sommare vane ai gesti:
il battito d’ali
ancora non trafitto
d’aghi è colore al mare,
cielo indistinto nella linea
d’occhi che non vedono
inizio e fine, sommato giorno
ai giorni persi del tuo amore.
Con la notte
basta la scorza della terra
a seminare nostro buio
labirinto di case al cielo:
oscura mancati alberi
colonne da fuggire
vuote alle sole erbe,
contiene nebbie e stelle
pareti di mare ovunque
guardate respiro al sogno
atteso di luce che ritorna…
Al sole dentro nella notte
sono i passi corti per case:
movimento dei ricordi
e sbadiglio in respiro
per il battesimo sulle spalle
con acque dell’accumulo.
Al sole dentro di giorno
sono fermi passi per case:
bella giornata avvisata in fuga
con biplano in rumore…
Inconsistenza al tempo perso
perché manto di bellezza
sfibra tra vetri in luce agli occhi
macerati pelle segnata.
Anche il sole
si porta il buio
universo dentro.
Stella d’impari luce,
punto nel nulla
scalda nostri cuori
d’acqua e fuoco sulla terra,
sostiene polvere ai passi
in caduche scie per onde
di lieve materia
a pronto dolore.
A togliere significati
agli occhi puri
è come non vedere più.
Ogni sapere ha tempo
per darsi ma trovarlo
perso al domani non ha senso.
È tolto mondo
al camminare più nudi
capendo il non dato.
Quel che non ci tocca
anche sfiorando,
esiliato al battere...
È cuore giovane sceso
a ogni peso, è la persa carta
bianca che non serve.
Henry Ariemma è nato a Los Angeles nel 1971 e vive a Roma. Suoi componimenti sono apparsi su riviste e litblog specializzati. Ha pubblicato con Gradiva Publications, in traduzione, A Gallon of Kerosene (2021) di Transeuropa Edizioni (Un gallone di kerosene 2019) con Ladolfi Editore le raccolte Aruspice nelle viscere (2016) e Arimane (2017) con Kolibris Edizioni la sua ultima raccolta, W.W. ovvero Dama maravigliosa del 2021.