V A L E N T I N A S E S S A
NON ESISTE RIPOSO
Non ho mai lasciato una casa,
lasciato un portone,
un muro che avessi bagnato
di nuove radici.
Non ho scollato le note
che mi composero
mentre roteavo
ad occhi chiusi
in quello spazio finito.
Mi sono posata sottile
a respirare ancora
da quel bicchiere.
Ignorando ogni giorno
che ci potesse essere
un ultimo sorso.
(inedito)
Questa poesia inedita ha ricevuto la segnalazione d'onore alla XL edizione (2023) del "Premio Firenze di letteratura e arti visive" .
CECITA'
Immersa in una notte
di luna e carezze
su lente note
dove l'aria accade.
Annegano i pensieri
privi di atmosfera
in un mare di pietra
dove tutto galleggia.
Spingo i miei spigoli
a creare una linea retta
nella quale riposare.
Dove ho appoggiato le ciglia,
ho lasciato cadere un istante infinito,
respirato dentro ognuna delle mie strade,
dolce di battiti amari.
Inchiodo questa vita
alla vita stessa.
Circondata da quell'opera d'arte
a volte imperfetta
che io sono,
protesi di un disegno infinito
da altri già sognato.
poesie edite da Alle cose non dette , Maurizio Vetri editore , 2020
SILENZIO
Si sospira di neve e di sassi
di foglie
che sono già cadute dentro
Si sospira perché
ogni respiro
sparga un po' di noi
Che abbiamo paura
di non essere più visti
ALLE COSE NON DETTE
alle cose non dette
dentro di me
ramificate
fiorite
nutrite del mio sangue
seccate e poi morte
e poi rinate dalla mia terra
Intere foreste
senza margine ne confine
silenzi
che si sono mangiati anche un po' di me
Alle cose non dette
chiedo scusa
BOCCATE DI RABBIA
Parlano la mia lingua
aceto di vino
acqua salata
Muto ricordare
di una pietà
che non stringe
DENTRO
Aperta come notte
su di te
Come fiume
in te riversa
affogata
e morta
Asciutta d'ogni piacere
svuotata
pulita
e riempita di carta da giornale
Chiudo gli occhi
sorrido
pago il conto
VISUALE
Per le maree dei miei occhi
camminando fra fronte naso e bocca
ho calpestato qua e là qualche neo
In niente
quando mi guardo
mi rivedo in voi
Ho un deserto di dune e soli
acque e sassi
ma il paesaggio è come immobile
galleggiante
A volte mi rannicchio
nella curva fra naso e bocca
silenziosa
lì ascolto le mie paure
nel respiro soffocato alle mie spalle
IL MIO LIBRO
Sento l'acqua
che scorre fra le pieghe del viso
il dio dei canali
ci ha camminato sopra
il mio viso
è la cartina dei miei sogni
Ora ho imparato a scriverci sopra
A volte
sembra che gli occhi facciano appena capolino
in mezzo alle pagine di questo mio libro
PENSIERO PRE-RIPOSO
Fiori acuminati
trivellano le mie pareti
E ti penso
come goccia cinese
Muta
tagliente vergogna
di non saperti afferrare
PAROLE ORGANICHE
Le tue parole
in cerchi rotondi
come ostie
Entrano nella mia bocca
e trovano rifugio
nella mia camera
di sangue e vene
dove rimangono
sempre
Tenute in vita
da ogni mio respiro
di te
"Nasco a Firenze nel 1974, fin da piccola scrivo su qualunque cosa mi capiti, fogli, quaderni e libri. Ho frequentato il liceo classico e in seguito mi sono iscritta alla facoltà di scienze politiche. Amo moltissimo la musica e la letteratura e Van Gogh. Ho pubblicato nel 2020 con la casa editrice Vetri una raccolta di poesie. Continuo a scrivere per bisogno di dare voce al mio ‘rumore di dentro".
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