ROSALBA DE FILIPPIS
POESIE
Smilza
il peso sulla spalla
madre
io sono per te
il corpo che ti manca
sono io il vestito
che si è dileguato.
(Inedito)
Conosco il preciso momento
in cui una ruga
ha tagliato il mio labbro di netto.
Una noce
un rossetto.
(Le sorelle in aria, Passigli, 2016)
Sono la tua età
sempre precisa
con le radici bianche
e un peso di latte sul cuore.
(Le sorelle in aria, Passigli, 2016)
Ieri siamo nate, mamma
entrambe due ventri
e due figlie
ci siamo scambiate i cordoni
a succhiare la linfa.
Oggi siamo morte, mamma
mentre tu te ne vai
io viaggio con te su quelle pareti
come un’anima penso che faccia.
Prima che la tua faccia
Diventi la mia
siamo morte e poi vive
ogni giorno
anche dentro lo specchio:
tu svanisci
io esisto.
(Inedito)
Mia corazza
ti sei sfatta di mattina
e mi hai lasciata sola
ho grigio il fermaglio
prego il vetro e l’argento
col bavero gelato
ancora addosso.
( Inedito)
Avvolgiti silenzio
alla radice
la stoppa di una pace
senza odore
e non si muove in me
la voglia di andar di via
sarà per quel lenzuolo
che batte controvento
e vola sulle foglie screpolate.
( La luce sugli spigoli-Canti di Monteloro, Stampa Alternativa, 2011)
La porta è chiusa
il lilla un po’distratto
ha dato un fiore a ottobre
con vergogna.
La porta è chiusa
inutile cercare
la voce delle onde
senza il mare.
( La luce sugli spigoli-Canti di Monteloro, Stampa Alternativa, 2011)
..Quattro pastori con le cornamuse
e il gregge di un natale dalle luci
i chiodi delle croci sono pronti
nasci
e hai già le impronte
che ti addosseranno…
(Danielle, Campanotto, 2013)
…Portatemi in mezzo a quelle luci
nel traffico di verità
fanno nelle grinze
le mie conferme al meglio
di novembre si può
io non corro molto bene
infine il tramonto a sorpresa
si consuma ogni resistenza
sei vinta e per sempre
troppo colore
troppo il dolore di trascinare
fuori le radici.
Come dici?
Non sono pianta?
Sono una donna con i piedi
è una pazzia…
( Le sorelle in aria, Passigli, 2016)
Storni
Mi associo al volo
i miei compagni
hanno perduto il senso
la direzione
il punto del ritrovo.
Ho un piccolo bagaglio
tra le piume
ma non si scorge il gesto
nel mezzo
di uno stormo cittadino.
Dunque mi sfamo
di piccole vendette
e rovistiamo
a volte.
Ho cianfrusaglie
appese al mio colletto
tutte le mete
le dimentichiamo
apriamo rotte sopra il nostro cielo
poi il primo ci comanda
di fuggire
al diospero qui accanto.
Come fanciulli in cerca di sorprese
un indice ci ha detto il luogo vero
e insieme ci rechiamo
al sommo di un miraggio
quando si fa fredda la tua strada
Più poveri dell’ultimo piccione
pronti a partire
e fermi
con un cartone avvolto
intorno ai nervi.
E la stagione contro.
E mi sono aggiustata i capelli
una fibra di sonno
qualche linea di sale
un the che rappreso
ha lasciato nel fondo
lo scuro.
Strofinando le mani
ci ho alitato qualcosa.
Rosalba de Filippis
scrittrice e insegnante, animatrice di incontri ed eventi culturali, collabora a periodici e riviste. Ha scritto: Sotto nevi di carta (Campanotto, 2007), Il filo forte del liuto (Campanotto, 2008), La luce sugli spigoli. Canti di Monteloro (Stampa Alternativa, 2011), Danielle (Campanotto, 2013), Le sorelle in aria, (Passigli, 2016) Ha curato il volume collettaneo Paura- Intellettuali e artisti sulle angosce del nostro tempo (Edizioni della Meridiana, 2016).