S T E F A N O L O R I A
Illusione, 2011, olio e carboncino su tela, cm 50 x 60
Il colore delle nuvole
oggi mi stanca davvero
quale illusione di potenza
di sfarzo, di immortalità
poi invece si ripetono
le sconfitte, forse
erano già scritte
nei confini instabili
in continua modificazione.
Una bella mattina
di vento.
Stefano Loria, Per nessuno, 2014, olio su tela, cm 60 x 55
Ogni anno che è passato
sempre più sono fuori
posto, perduto nel flusso
delle informazioni eccessive
nessuna completezza guadagnata,
sempre più a disagio nella
saggezza delle esperienze
attraversate, le sorprese
oggi mutate in consuetudini.
Nel luogo sbagliato
nei momenti sbagliati
eppure mi pare di essere
Stefano Loria, In ombra, 2015, olio su tela, carta da incisione, carboncino, matite, 45x55
Porto lo specchio
nella pupilla
ci farò abbagli per lei
sporgendomi fuori
dalla terrazza circolare
vedo il giallo
dove sono a respirare
il paesaggio del compleanno.
Altro luogo, 2013, olio su tela, cm 50 x 60
Per incanto, 2012, olio su tela, cm 60 x 55
Stefano Loria
Durante gli studi universitari ha lavorato presso la casa editrice Passigli. Dopo la laurea in Lettere (con una tesi dedicata ai racconti di suo zio, Arturo Loria) ha collaborato a vari giornali e riviste tra cui “l’Unità”, “Tema Celeste”, “Emporio Armani Magazine”. Dal 1989 al 1991 è stato uno degli organizzatori di “Ottovolante”, associazione che allestiva a Firenze un festival annuale di poesia, letteratura e filosofia. Ha pubblicato (tanti anni fa) una serie di poesie sulla rivista “Nuovi Argomenti”. Dal 1990 ha lavorato in stretto rapporto con la galleria Sergio Tossi Arte Contemporanea. Pittura astratta e disegno sono i suoi linguaggi privilegiati. Fin dall’inizio ha svolto una ricerca influenzata da suggestioni opposte: da un lato l’action painting con l’esplosiva energia gestuale e la forza dirompente del colore, dall’altro le austere ed essenziali linee dell’architettura modernista. Nel tempo il suo stile è divenuto più minimale, con una crescente attenzione rivolta all’equilibrio tra vitalità dell’esecuzione e struttura dello spazio. Nelle opere recenti la riduzione delle forme tende ad un rigore geometrico, mentre il trattamento del colore è dominato da una disciplina che ne regola le tonalità e le atmosfere.