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  • Corrispondenze da "The Poetry cafè" di Londra
  • INTERVISTA :A.Gasperini, M. Ciardi, Il pianoforte di Einstein
  • INTERVISTA A CECILIA FERRARA: Perdersi in Europa senza famiglia

Corrispondenze

            da              

           "The Poetry Cafè"        

in Covent Garden Londra

Incontro letterario in Cornovaglia

 

 

 

 

 

È piacevole lasciare Londra per raggiungere la Cornovaglia, riscoprire il tempo lento e i rumori dell'oceano, del vento e degli animali. Sono venuto a Porthtowan qualche giorno in Cornovaglia perché ha una spiaggia molto bella, fiancheggiata da scogliere a picco sull'oceano e molte grotte. Una vasta distesa di sabbia che nei giorni di bassa marea, offre la possibilità di giocare a cricket e fare lunghe camminate. Anche i surfisti la affollano. Dietro le formazioni rocciose scoscese, ci sono pozze di acqua formate dalla marea, delle vere piscine perfette per nuotare nelle giornate di calma. Il Porthtowan Beach cafè è un locale simpatico con vista sulla spiaggia e si può gustare cibo da sporto nelle giornate estive, mentre in quelle piovose, panini freschi e bere un tè alla crema della Cornovaglia. Ed è proprio qui che ho un interessante appuntamento con Ken George: poeta e oceanografo, tra i principali esperti della letteratura cornica moderna.

Paolo: " Salve Ken, grazie per questo incontro, questo è un luogo veramente meraviglioso per chi ama il mare... "

Ken: "Certamente, osserva che spettacolo!"

Ordiniamo due tè alla crema della Cornovaglia.

Paolo: "Ho saputo che sei un amante delle lingue estere"

Ken: "Si, parlo il bretone, francese e da quando sono andato in pensione, sai che ero docente di oceanografia, ho imparato il giapponese e un poco di spagnolo"

Paolo: "Complimenti, il direttore della Rivista Pioggia Obliqua Scritture d'Arte per la quale prendo nota di questo incontro, è un poeta di haiku e conosce molto bene il Giappone. Ho saputo che hai tradotto i testi del Flauto Magico."

Ken: "Ho un particolare amore per la musica."

Paolo: "Sai, guardando questi paesaggi penso alla forza delle maree, alle tempeste atlantiche e a Virginia Woolf con la sua Gita al faro. Puoi dirmi qualcosa al riguardo?"

Ken: "La lanterna di Godrevy, nasconde memorie letterarie: al largo della costa nord in un'isola grande quanto un campo da tennis, c'era la casa di St. Ives, frequentata dallo scrittore Henry James, critico letterario conosciuto per i suoi racconti sul tema della coscienza e della morale. e dal poeta Ruper Brooke, conosciuto per i suoi sonetti idealistici di guerra, scritti durante la prima guerra mondiale. Era molto amato da Winston Churchill e dallo scrittore Nabokov. E proprio la lanterna (faro) di Godrevy ispirò Virginia Woolf per il suo Gita al faro. Il faro rappresentava per la Woolf un luogo dove rifugiare le proprie fantasie."

Paolo: "Interessante."

Ken: " e poi devi sapere che qui in Cornovaglia Daphne Du Maurier scrisse nel 1931 Spirito d'Amore. È un autore necessario per comprendere questi luoghi. Mentre nell'estremo sud-ovest John Le Carré iniziò La spia che venne dal freddo."

Paolo: "Ho visto che nella cittadina di St. Ives, si può andare a visitare la sede distaccata della Tate di Londra."

Ken: "Si, ci sono nuovi spazi espositivi... "

Paolo: "E' bello che le scogliere nell'estremo sud-ovest assumono geometrie più morbide con siepi e muretti che delimitano il pascolo."

Ken: "Si è vero. Ti sembrerà impossibile, ma una volta ho visto in lontananza il passaggio di balene."

Paolo: "Che spettacolo! Adesso parli da oceanografo?"

 

Ken George sorride e sorseggia il tè. Poi prosegue: "Nel piccolo villaggio di Zennor, ci sono solo quattro abitazioni e una chiesa normanna. C'è anche una locanda-pub che si chiama Gurnard's Head, la proprietaria Catherine Mansfield, afferma che D.H. Lawrence con la compagna Frieda abbia soggiornato lì. E questo gli dona un aspetto romantico e poetico."

Paolo: "Certo, il tempo qui trascorre lentissimo. Comprendo perché tra questi scenari della natura abbiano avuto ispirazione molti scrittori."

Ken: "Anche tu sei venuto per trovare ispirazione?"

Paolo: " No, io volevo rilassarmi qualche giorno al mare, sai che amo molto nuotare e l'ambiente marino. abbiamo parlato altre volte a Londra del mio desiderio di ritirarmi a vivere in una piccola isola."

Ken: " Sono pienamente d'accordo... "

Paolo: "Ken, hai qualcosa in contrario se propongo la pubblicazione di questo nostro incontro sulla rivista Pioggia Obliqua Scritture d'Arte"

Ken: " Un bel nome per una rivista...  "

Paolo: "Si, Luigi Oldani e Elisabetta Beneforti i direttori e poeti, pensavano alla poesia di Fernando Pessoa. C'è anche una bella intervista allo scrittore Antonio Tabucchi."

Ken: "Ne sarò felice."

 

Alzando le tazze di tè, sorridiamo e gridiamo: " Viva Pessoa!" e lo sguardo si perde nell'immensità dell'oceano.

 

 

Paolo Carnevali

 

 

PELLEGRINAGGIO  IN  INDIA

Mi trovo da due mesi in India dove ho iniziato un pellegrinaggio attraverso un percorso nel Sud, interessato ad osservare e vivere esperienze legate all'India cristiana, nella continua crescita musulmana. Secondo una antica tradizione l'apostolo Tommaso evangelizzò prima la Siria e la persia, poi si spinse fino nell'India occidentale e precisamente nel Kerala.

Osservo la società, le persone con le loro usanze. Un Paese molto ricco che sfiderà il mondo, con contrasti pazzeschi. I cani randagi, le mucche e le scimmie che bloccano il traffico già paralizzato da una guida caotica, con continui suoni di clacson e sorpassi pericolosi per rientrare in corsia di marcia sfiorando impatti con il conducente opposto. Negozi o meglio, baracche di latta e ferro per attività varie come chioschi di frutta tropicale, succhi di canna da zucchero, cocco e banane fritte. Carne o animali vivi chiusi in stie, spesso polli, vicino a riparazione di scooters e tanta sporcizia ai bordi delle strade. Le condizioni igieniche sono spesso critiche e i mercati alimentari con le bancarelle in mezzo alle strade di transito, vengono schizzate dal passaggio di auto, specialmente la frutta... Ecco perché è obbligatoria l'attenzione! Comunque questo pericolo è più evidente nei centri abitati.

Sono particolari i pullman aperti e colorati con addobbi da processione per il trasporto pubblico e anche i piccoli taxi gialli, ricavati dalle "api" della Piaggio. Nello scattare simpatiche foto, osservo i contrasti: come i fili della corrente che si intrecciano tra un palo e l'altro o le mucche che si cibano degli scarti dei mercati. Le stesse mucche che bloccano il traffico...

Mi sono fermato a bere un tè: ho filmato la preparazione della bevanda travasata da un contenitore all'altro come se fosse un filo di gomma, con grande maestria, prima di essere versato nei bicchieri. Il tavolino con le sedie era contornato di bombole a gas, frutta e bottiglie di vetro da riciclare. Il mio sguardo si è soffermato sui rivenditori di biglietti della lotteria, la vincita è di 250.000 rupie... una fortuna! Un trilocale nella zona più costosa di una città come Bangalore con vista nel giardino botanico Lalbagh viene sui 40/50 mila rupie. Sorrido e mentre mi passano questi pensieri, di fronte un disgraziato si è chinato per fare i suoi bisogni. Del resto il pensiero è che le persone non sembrano rendersi conto che la loro opinione sul mondo è anche una confessione del proprio carattere. Questo lo diceva lo scrittore statunitense Ralph Waldo Emerson.

L'ospitalità sacra nel fare sentire la ricerca dell'accettazione, con grandi sorrisi. I giovani con le loro esperienze estere sicuramente cambieranno questa India nel tempo. Già lo skyline degli enormi grattacieli svetta all'orizzonte, offrendo un panorama futuristico. A volte c'è da domandarsi se siamo nel pianeta giusto, la miseria che contrasta con l'avveniristico. Progetti grandiosi per le nuove metropoli indiane. Di questo mi ero già reso conto all'aeroporto: una costruzione ultramoderna e volta alla tecnologia green.

L'uso dei clacson sembra essere un sottofondo costante, le corsie stradali sono separate da un cordolo di cemento e se un pedone vuole attraversare deve essere un equilibrista per schivare le auto perché i marciapiedi non esistono, almeno che non siamo in quartieri benestanti e di fronte ai grandi alberghi. Ai lati delle strade, spesso la terra rossa ( la stessa che ho visto in Africa) è riempita di nettezza che nella notte viene bruciata. Un popolo che viene reputato alla avanguardia per le competenze informatiche e della medicina. Nonostante le precauzioni igieniche i miei anticorpi occidentali sono stati messi alla prova. Bere acqua a temperatura normale con limone e mangiare il cibo da persone di fiducia. Vedere certi mercati, credevo mi provocasse un aiuto a dimagrire invece tutto il, contrario. Si mangia benissimo e i cibi deliziosi e particolari anche se piccanti. Chiaramente sono presenti molti tipi di cucine e ci sono molte scelte, specialmente nei ristoranti di lusso.

Ci sono molti " mondi", io non so bene quali abito, ma molte volte ho immaginato un mondo tranquillo che faccia da sfondo alla mia vecchiaia. C'è una stanchezza nell'anima e nel mio cuore e mi intristisco quando cado nelle nostalgie. I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti sono quelli assurdi, l'ansia di cose impossibili, la nostalgia, l'insoddisfazione... sembra di vivere l'inquietudine di F. Pessoa.

Forti i contrasti dovuti al rapido sviluppo: dalle campagne arrivano i contadini nelle città in quantità quasi non gestibili. L'acqua corrente arriva nelle case soltanto quattro/ cinque ore al giorno e deve essere razionata e conservata. Circolano le auto da rendere il traffico insopportabile tra i lavori per le nuove metropolitane e strade per collegamenti rapidi tardano a realizzarsi per una burocrazia lenta e corruttibile. I pochi autobus elettrici fanno ridere... e oggi l'inquinamento è fuori controllo. Evidente anche la differenza sociale tra ricchi e poveri, tra chi vive il futuro e l'opposto. Come se lo stesso popolo vivesse in epoche completamente differenti. Il presidente N. Modì ha fatto un piano gigantesco digitale per informatizzare il Paese. Estendere le bande larghe e collegare telefonicamente i villaggi agricoli isolati. Questo anche per i servizi pubblici e privati. Il mondo assumerà sempre più un'unica identità e le differenze sociali sempre più distinguibili. Tutte le etnie che qui confluiscono con i loro dialetti e lingue hanno reso obbligatorio l'uso dell'inglese anche tra indiani che non potrebbero comprendersi altrimenti. Ancora una volta il fattore linguistico diventa importante pere i big dell'informazione tecnologica globale.

 

Paolo Carnevali

 

Al Thaddaeus Ropac:

Joseph Beuys  40 anni di disegno.

 

Sono presentati per la prima volta nel Regno Unito quasi 100 opere su carta di Joseph Beuys. Dai primi lavori rappresentativi degli anni '40 - '50 agli schizzi concettuali creati alla metà degli anni '60 che riflettono il cambiamento radicale nella sua pratica.

 

                              " Il disegno è la prima forma visibile nelle mie opere...

                                 la prima cosa visibile della forma del pensiero, il

                                 punto di passaggio dalle potenze invisibili alle cose

                                 visibili. E' un pensiero fatto scendere su una superficie."

                                 Joseph Beuys (1984)

 

Tra gli artisti più influenti e rivoluzionari del '900. La sua poetica ha precorso i temi e riflessioni come il rapporto tra essere umano e natura, ecologia, pace e arte intesa come impegno sociale. Le sue vicende biografiche hanno fortemente determinato il suo percorso di artista. Nacque a Krefeld in Germania nel 1921 e sarà pilota nella Seconda Guerra Mondiale. Il suo aereo viene abbattuto durante un'operazione militare in Russia e rimane ferito. L'artista viene salvato da un gruppo di nomadi tartari che lo curano con antiche pratiche della loro medicina: grasso animale e pelli di feltro. Elementi che diventeranno un tema fisso della sua arte.

Fondamentalmente Beuys non concepiva le sue opere su carta come studi o materiale preparatorio per progetti, invece sperimentava l'atto fisico del disegno come mezzo principale attraverso il quale cristallizzare il suo pensiero concettuale. Ritagliandosi un posto nell'arte del dopo guerra Beuys comprese che il disegno era alla base di tutti gli aspetti della sua poliedrica pratica.

 

Paolo Carnevali

 

WELCOME  TO  THE  LIGHTROOM 

Il Lightroom è il nuovo spazio artistico interattivo londinese per spettacoli guidati da artisti. Dopo le precedenti esperienze immersive su Van Gogh dell'Exhibition Hub e la mostra su Frida Khalo al Mexican Geniuses, anche a Londra potremo godere di un nuovo spazio espositivo.

Inizierà con il progetto interattivo di David Hockney: Bigger & Closes ( not smaller & further away ).

Linghtroom diventerà il luogo per grandi spettacoli interattivi. Uno spazio di quattro piani a King's Cross, dotato di tecnologie avanzatissime per le proiezioni digitali con supporto audio. La mostra è iniziata il 25 gennaio e proseguirà fino al 23 aprile con un biglietto di circa 30 £. Sarà un viaggio multisensoriale e coinvolgente di un'ora. L'artista David Hockney verrà presentato in sei "capitoli", con collage delle sue polaroid e i recenti quadri, offrendo una panoramica completa di oltre sessanta anni di lavori artistici. La voce di David Hockney accompagnerà durante il viaggio virtuale. Questo diventerà un nuovo modo per diffondere mostre e coinvolgerà sicuramente il pubblico.

 

Paolo Carnevali

 

THE NUTCRACKER

Love, Peace and Bike
è una radio romana show cultura di interviste e reportage. Largo spazio per la poesia e attività ciclo-culturali: tour ciclo poetici attraverso l'interazione di tappe ciclistische con eventi culturali da svolgersi in sede di arrivo. L'intervista è stata effettuata dal giornalista reporter Enrico Pietrangeli. Testimonianza relativa alla lontana discendenza parentale con Emanuel Carnevali. ( puntata n° 25)
 
L'incontro con Paolo Carnevali l'ho scoperto casualmente tra le amicizie del mondo web che tra le tante cose, ci molesta e anche ci delizia perché finiamo per incontrare o reincontrare addirittura personaggi che hanno qualcosa di interessante da dire: questo è il caso di Paolo Carnevali che ho scoperto essere un discendente niente meno del grande Emanuel Carnevali. Direi, punta di diamante della letteratura di migrazione italiana.
 
Enrico Pietrangeli : < Abbiamo in linea Paolo Carnevali, ci sei? >
Paolo Carnevali : < si sono in linea... >
Enrico Pietrangeli: < Ecco Paolo un nome, ma soprattutto un cognome che è abbastanza eloquente, perché ci stiamo relazionando con il grande Emanuel Carnevali che forse non tutti conoscono, ma è stato un profilo in cui la letteratura di migrazione intercorse in altri tempi, quando eravamo anche un popolo di emigranti. L'arrivo a New York lo vede appartenente al mondo degli emarginati...>
Paolo Carnevali : < certo, e sentiva il frenetico bisogno di essere considerato. Per questo incominciò a scrivere. Diceva: " le poesie le scrivono gli scemi come me, ma solo Dio può fare un albero". Fu una vera bomba letteraria che esplose nella cultura moderna al pari di J. Fante e Don de Lillo. Se in Italia non si fosse pubblicato Il primo dio, negli anni si sarebbe perduto uno dei migliori poeti italo-americani.>
Enrico Pietrangeli : < È passato qualche anno, ma queste cose hanno fatto un po' di storia, soprattutto Emanuel è stato una punta di diamante sia per la sua personalità, sia per ciò che ha espresso. Ecco, mi viene in mente una prima definizione, poi è uscito anche un libro: di colui che faceva ogni cosa in grande fretta. Come lo ricordi Emanuel? >
Paolo Carnevali : < Diciamo che il primo contatto nei confronti di Emanuel ( che mi era sconosciuto da studente) è stato con lo scrittore Romano Bilenchi. Aveva avuto ai tempi del Nuovo Corriere mio zio Renzo come giornalista, prima di andare con Nomellini alla Stampa di Torino e la prima cosa che mi disse: " non sarai per caso parente del famoso Emanuel? "Sorrise. Per cui questo provocò la mia curiosità...>
Enrico Pietrangeli : < Comprendo! >
Paolo Carnevali : < Allora andai alla ricerca, per prima cosa lessi il libro "Il primo dio" ed. Adelphi. Lo consiglio vivamente per conoscere questo poeta. Rimasi entusiasta,  ci trovai tante vicinanze (come dire) non solo esistenziali. ma anche di tipo fisico nel quale si rispecchiavano alcune mie foto giovanili, la sua passione per il nuoto. Questo mi fece procedere successivamente.... >
Enrico Pietrangeli : < Un incontro conflittuale di quello che è stato un tuo parente, poi quanto hai atteso per renderlo pubblico? E se lo hai fatto.>
Paolo Carnevali : < Ma... il vero estimatore, il personaggio che ha reso di più valore storiografico a Emanuel è stato un maestro del Metropolitan di New York, un certo David Stivender, un ammiratore di Emanuel. Nel 1971, quando venne in Italia per Spoleto in Festival: il Festival dei due Mondi, parlò di lui e si è fatto carico di ricerche. C'è un "Fondo Stivender" proprio a New York.
Enrico Pietrangeli: < Non è poco, in America ha avuto quella rilevanza partendo dal nulla, facendo il lavapiatti, una vita misera, arrivando e frequentando personaggi come Ezra Pound, William Carlos Williams... è stato fantastico! poi è rientrato in Italia ed è morto se non sbaglio. E c'è da fare luce sul come è morto. Non si è mai capito bene questa encefalite da cosa è stata procurata, probabilmente qualcuno ha parlato anche di malattia come sifilide. Eravamo intorno al '42- '44.>
Paolo Carnevali: < È morto a Bazzano, dove ci sono gli archivi della famiglia. Un paesino vicino a Bologna e gli Appennini. Ci sono tutte le carte, i libri che parlano della sua storia, anche se purtroppo nel 1944 furono bruciati dalla proprietaria della locanda dove Emanuel aveva vissuto. Questo avvenne per una rappresaglia tedesca. Ci sono arrivato perché ( facendo riferimento al nome della radio Love, Peace and Bike) ho una passione per la bici e ho fatto questo viaggio-pedalata a Bazzano con la Mountain-Bike per cercare le curiosità degli archivi e delle radici familiari. Un omaggio e un amore per questo parente che ancora oggi non ha un eco che merita. Riguardo alla mia discendenza, la famiglia si è dispersa in vari rami, il mio verso il Veneto e altri tra la Romagna e Firenze. Emanuel era figlio di un cugino di mio nonno...  È cosa bella pensare che una piccola vena letteraria, il genio, la poesia di Emanuel, possano essere stati trasmessi e mi guidano. >
Enrico Pietrangeli: < Cosa si può fare per uno scrittore di questo valore? E perché si stenta ancora a conoscerlo?>
Paolo Carnevali: < Perché credo, esiste nella letteratura un discorso legato a scrittori di nicchia, scrittori non dimenticati, ma che fanno parte di una letteratura nascosta e vengono riconosciuti per un passa parola. Pensa, qualcosa ha fatto anche la musica:  c'è un gruppo che si chiama Massimo Volume" di Emilio Clementi che hanno musicato le poesie . E ricordo, per chi si trovasse a New York, ci sono gli Archivi di Stivender: significativi.>
Enrico Pietrangeli: < Grazie Paolo! >

 

Paolo Carnevali: < Grazie a voi e alla vostra originale radio Love, Peace and Bike.>
Zaha Hadid Foundation
" Prospettiva multilivello di Londra"
 
A volte osservando questa immensa megalopoli, mi domando quante trasformazioni avrà nel futuro. Del resto, queste strabilianti visioni, le ha già avute l'architetta Zaha Hadid.
Zaha Hadid è nata a Baghdad nel 1950 ed è morta a Miami nel 2016. Architetta designer irachena naturalizzata inglese. Ha ricevuto il premio Pritzker nel 2004 e il premio Stirling nel 2010/2011. Esponente della corrente decostruttivista. Ha insegnato in prestigiose università di tutto il mondo, tra cui Harward Graduate School of Deisgn e alle facoltà di architettura dell'Illinois di Chicago. Senza dubbio una tra le menti più originali dell'architettura degli ultimi secoli. Le sue opere si distinguono per la fluidità, le forme impossibili da comprendere: non esiste un angolo retto e le strutture sembrano giocare in libertà. Rispecchiano la complessità della vita moderna e un inno per le idee estreme.
Ponti di 14 piani, grattacieli sotterranei raffreddati da cascate d'acqua, un edificio che sembra cadere a pezzi mentre attraversa il fiume sfidando la gravità. Il Tamigi scorre rosso sangue su un grande foglio di carta nera appeso al muro, unendosi ad ondeggianti ed intricate ragnatele di arterie a ventaglio dal centro di Londra. Questa potrebbe essere la capitale inglese del 2030...
I suoi progetti sono stati archiviati in una interessante mostra alla Foundation Zaha Hadid nell'ambito del London Festival of Architetture. Quasi 12.000 opere assolutamente travolgenti, un vero spettacolo, che la Hadid racconta verso la sua città adottiva. I suoi progetti folli, prefiguravano visioni aereodinamiche dell'East End, che nel 2012 presero forma con il centro acquatico per le Olimpiadi.
Paolo  Carnevali 

 

 

Polly Jam Harmey
è una poetessa-cantante e musicista inglese nata nel 1969. In arte si fa chiamare P.J.Harvey. Quando esordì, venne definita la nuova Patti Smith: le sue pose provocanti, hanno dato scandalo quanto i suoi testi. Slogan femministi, angosce religiose e storie a luci rosse.
" Ero una ragazzina inquieta e scorbutica che passava molto tempo da sola a dipingere, costruire oggetti e giocare con gli animali" (dice). La sua consacrazione alla musica arriva nel 1995 con " To Bring You My Love", mentre è una scrittrice che ama le immagini disilluse e tenere di una bimba. Questo suo romanzo " Orlam" parla con una visione di una infanzia curiosa, ambientato in un magico avamposto realista del West Country, il romanzo in versi della musicista-poeta parla nel dialetto e nel folklore del Dorset. Il mondo fantastico di "Orlam" scandisce il trascorrere del tempo e anche il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta. Un oscuro almanacco poetico che segue mese dopo mese un anno della sua eroina Ira-Abel Rawles di nove anni che lascia alle spalle l'innocenza e l'infanzia. Un mondo evocato con poesia in rima che assume forma di canto. Appare il villaggio di Underwhelem: un luogo di violenze e superstizione. La storia della bimba si incentra proprio nel momento che viene aggredita e l'esperienza farà parte della fine dell'adolescenza. Le visioni astratte per comprendere i pericoli che si nascondono nel mondo, soprattutto verso l'innocenza. La ragazza amplia le proprie conoscenze con le fantasie che il mondo esterno le offre.
"Orlam" è ricco di poesia sulla natura e Harvey cattura le stagioni, la flora e la fauna con lirismo. E' nei boschi che troverà riparo con gli alberi compagni e protettori. Sotto la loro cura si libera.
La Harvey ha lavorato a questo romanzo per quasi sei anni, mettendo in evidenza immagini commoventi di una " bimba-pastora" piena di desideri nel selvaggio West Country. Gore Woodo è il santuario supervisionato di Orlam, l'occhio dell'agnello che tutto vede, il guardiano protettore. Attingendo ai rituali, ai canti per bimbi, le superstizioni dell'Inghilterra rurale occidentale, crea un regno confuso e spaventoso. Una sequenza poetica di luci e ombre, perversione, oppressione familiare, ma anche momenti estatici in radure illuminate, canti e umorismo osceno. Un lavoro audace e originale in dialetto con traduzione in inglese che rinvigorisce le antiche tradizioni e rinnova la poesia inglese. Il tema è quello dell'amore portato dal Cristo personale di Ira con una poesia strana e commovente.
Paolo Carnevali

 

 

                 IAN SINCLAIR THE GOLD MACHINE
Il conosciuto autore di " The Last London" e "Lights Out for the territory" racconta di un viaggio sulle orme degli antenati. In The gold Machine, Ian Sinclair e sua figlia viaggiano attraverso il Perù. Una sfortunata spedizione coloniale guidata dal suo bisnonno: Arthur Sinclair che nel 1891, botanico scozzese, è incaricato dalla Peruvian Corporation of London di ispezionare 500.000 miglia quadrate di giungla amazzonica per trasformarla in piantagioni di caffè.
The Gold Machine è il tentativo di Sinclair di ottenere un perdono dei crimini e delitti dell'era coloniale del suo antenato. Le incursioni dei cacciatori di taglie cattolici e dei missionari, sono in contrasto con gli ecoturisti e cercatori. Una storia familiare che svanisce nella brutale realtà per l'accaparramento di terre. La storica sete dell'oro e l'insediamento di estese piantagioni di caffè lasciano ferite terribili sul territorio vergine di quel Paese. Il veterano cronista della Londra subculturale, diviene cronista di una intrepida avventura che si trasforma in un racconto scioccante dei diritti violati delle popolazioni indigene. I rapporti segreti tra la finanza londinese e il governo peruviano. La collusione della chiesa nell'espansione coloniale. Una prosa inquietante che riesce ad analizzare, senza fare sfuggire niente di quel passato. Anche di una prima devastazione ambientale.
 
Sinclair evoca connessioni inverosimili, come la vista di un membro delle tribù Ashàminka che rastrella il caffè in una piantagione di Pampa Whaley che gli ricordano i suoi giorni come lavoratore occasionale nella Londra orientale degli anni'70, quando falciava i prati attorno alle chiese di Hawksmoor o guidava i trattori attraverso Tower Hamlets.
Il suo viaggio peruviano di " Stalking degli antenati" suscita anche una serie di ricordi letterari. Il primo romanzo di Sinclair: " White Chappell, Scarlet Tracing"(1987). Riflette anche sull'escursione di William Burroughs attraverso la foresta amazzonica nel 1953 alla ricerca della pianta jagé    ( ayahuasca). Evoca il fantasma del poeta Arthur Rimbaud commerciante di caffè... Sono molte le allusioni.
Paolo  Carnevali

 

CROSSRAIL PLACE ROOF GARDEN
 
C'è un angolo di pace nascosto: Crossrail Place Roof Garden è un giardino botanico coperto e non solo, un bellissimo giardino che si può visitare anche se fuori piove. Se uno desidera suonare il pianoforte, può approfittare per esibirsi. Colpisce anche una macchinetta che emette dei brevi racconti ecologici come ricordo e questi racconti sono diversi ogni settimana.
Un'incantevole e rilassante oasi profumata tropicale, con essenze vegetali che traggono ispirazione alla storia e geografia di Canary Wharf. Molte piante infatti arrivano da paesi della West India Dock Company. Un bellissimo progetto verde, gratuito, dove al piano inferiore si trova un centro commerciale e ristoranti. Crossrail Place Roof Garden è diviso in emisferi con est e ovest rappresentati su diversi lati del parco. Ci sono le felci australiane, le caramelle americane che lasciano il posto al bambù cinese e gli splendidi e poetici aceri giapponesi. Questo vuol dire che si può camminare nel giardino, immaginando di attraversare il mondo. La poesia però si trova nell'ora del tramonto.
Il tetto ospita il "Giant Robot": un altro palazzo dedicato al cibo da strada del team di Street Feast. L'alternativa al solito panino, possono essere gli gnocchi Yum Bun, ali di pollo di Thunderbird o gli hamburger pressati a mano di Burger & Beyond.
Progettato per evocare una nave carica di esemplari esotici provenienti da tutto il mondo, racchiuso in una complessa struttura con tetto in legno reticolare che avvolge l'edificio come un guscio, con aperture per fonti di luce e irrigazione naturale, la struttura a baldacchino semipermeabile aiuta a creare un microclima per piante di specie sensibili e rare.
La posizione geografica è direttamente a Nord di Greenwich: posiziona virtualmente il bacino sul meridiano primo, dividendo gli emisferi occidentale e orientale, ispirando la divisione dei giardini su due zone geografiche. All'interno il giardino è organizzato attorno ad una unica passarella paesaggistica, con molti percorsi, anche più piccoli che si diramano in diverse direzioni, creando opportunità per incontri di tipo casuali, ma principalmente offrendo una fuga dall'ambiente urbano. Nella mega città londinese c'è un'enorme competizione per creare spazi verdi.
La struttura comprende ben sette piani, situata nel cuore finanziario di Canary Wharf sul North Dock ed è il primo edificio per il collegamento ferroviario est-ovest di Londra. Gli architetti di fama mondiale Foster and Partners hanno progettato il tetto e il rivestimento che avvolge i negozi. 
I giardini a livello superiore progettati dallo Studio londinese Gillespies si trovano direttamente sotto una cappa trasparente di 300 metri. E immerso nel Roof Garden esiste uno spazio per gli spettacoli con 60 posti disponibili.
Paolo Carnevali


         La   scatola   della   luce
Dopo avere elaborato più di mezzo milione di versi poetici, alcuni esperti hanno tentato di produrre poesie generate da un computer. Una scatola di luce, come si vede nella foto, con intelligenza artificiale, ispirata che elabora poesie. Si, proprio una grande scatola luminosa che era stata un grande albero.
L'algoritmo ha tentato fino a oggi di addestrare un'intelligenza artificiale per scrivere poesia. Gli sono state inserite alcune "parole seme", dalle quali avrebbero generato distici basati sulla comprensione di cosa fosse l'espressione. Gli esperti della Poetry Society, Poetry Archive e Scottish Poetry Library hanno ripetuto più volte il filtraggio delle parole, rimuovendo il linguaggio arcano ed esaminando che le seconde righe rispondessero alle prime, fino a quando il linguaggio migliorava sensibilmente. Questo algoritmo verrà utilizzato per l'installazione dell'immensa scatola di luce sulla facciata del padiglione riservato al Regno Unito, al ritardato Expo 2020 nel Dubai che si svolgerà da Ottobre 2021 al marzo 2022. 
Intitolato: "Messaggio Collettivo dell'Umanità" per un possibile contatto con altre specie. Avrà lo scopo di esplorare un programma per computer e vedere se riuscirà ad esprimere la natura complessa dell'umanità per mezzo dei versi poetici. Il progetto è stato guidato dall'artista Es Devlin e dall'agenzia di marca Avantgarde, con il Arts laboratorio and culture di Google.  Questo è un esempio della poesia prodotta:
 
And soon I am staring out again,
begin to practise my words, expecting my word
will come. It will not. The wind is calling.
My friend is near, I hear his breath. His breath
is not the air. He touches me again with his hands
and tells me I am growing old, he says, far old.
We travel across an empty field in my heart.
There is nothing in the dark, I think, but he.
I close my eyes and try to remember what I was.
He says it was an important and interesting day,
because I put in his hands one night
the box of light that had been a tree.
 
E presto guardo di nuovo fuori,
comincio a mettere in pratica le mie parole,
aspettando che la mia parola arrivi.
Non lo farà. Il vento sta chiamando.
Il mio amico è vicino, sento il suo respiro.
Il suo respiro non è l'aria. Mi tocca di nuovo con le mani
e mi dice che sto invecchiando, dice, molto vecchio.
Viaggiamo attraverso un campo vuoto nel mio cuore.
Non c'è niente nell'oscurità, credo, tranne lui.
Chiudo gli occhi e cerco di ricordare cosa ero.
Dice che è stata una giornata importante e interessante,
perché una sera, gli ho messo tra le mani la scatola di luce
che era stata un albero.
Paolo Carnevali
Passando dalla London Review Bookshop,
sono stato colpito dalla storia autobiografica di Elton John.  E' stata pubblicata da Macmillam , al prezzo di £ 25 sterline. Un libro scritto con franchezza e candore. Una lettura facile e divertente per gli appassionati di questa rock star. Un consiglio da mettere sotto l'albero di Natale.
Dal fasto glam rock degli anni '70 ad una vita familiare del 21° secolo, l'ex Reg Dwight è stato una presenza iconica nella cultura musicale popolare britannica degli ultimi cinquanta anni.  "ME" rappresenta un ricordo divertente di un artista originale. Un racconto spavaldo, ma sicuramente onesto.
Con i suoi abiti assurdi, la sua arte musicale, ma anche un senso di autentico esame di coscienza la storia ci regala una lettura del suo decennio divertente e con ironia. In questa autobiografia ufficiale, l'icona Elton John rivela verità della sua vita straordinaria. Battezzato Reginald Dwight era un ragazzo timido con gli occhiali che è cresciuto nel sobborgo londinese di Pinner e sognava di diventare una pop-star. A 23 anni quando stava eseguendo il suo primo concerto in America,  di fronte ad un pubblico entusiasta, con la sua salopette gialla brillante su una maglietta a stelle e gli stivali con le ali, incominciò la sua avventura. La sua vita è stata anche piena di drammi, dal rifiuto precoce del suo lavoro con Bernie Taupin, alla caduta fuori controllo come superstar in cima alle classifiche;  al tentativo di annegarsi nella sua piscina di Los Angeles, al ballo con la regina. Nel libro si parla anche delle amicizie: John Lennon, Freddie Mercury e George Michael. E della sua Fondazione per la lotta all'AIDS.
Nel frattempo Elton nascondeva una dipendenza con la droga che lo avrebbe preso per oltre un decennio. In "ME" Elton scrive anche in modo potente come ha cambiato la sua vita, su come ha trovato l'amore con David Furnish e di come è diventato padre. Un libro autoironico e divertente, sincero di una leggenda musicale. Ci sono pagine che possono mettere a disagio come la sua infanzia abissale, la sua precoce confusione sulla sua identità sessuale, alla esperienza della droga, ma sempre con grande umorismo. Insomma c'è molto materiale da scegliere: il suo straordinario talento giustifica i suoi eccessi, è la sua auto coscienza che ha controbilanciato il narcisismo e lo ha reso un personaggio così simpatico. Non è un pretenzioso tentativo di osservare il suo "ME" con memorie, ma è solo un uomo che parla di se. Elton pettegola allegramente, mettendo in evidenza il suo voyeurismo e auto lacerante prendersi in giro sorprendentemente. Non è mai stato considerato una celebrità particolarmente affettuosa perché tagliente, ridicolo. Nessuna di queste due particolarità è minimizzata nel suo libro di memorie, ma sicuramente con onestà e linea comica. Una lettura "leggera" in questo tempo triste.
Paolo Carnevali


 

 

THOMAS     CHATTERTON
Bristol celebra il suo poeta genio morto all'età di 17 anni suicida. La sua morte, avvenuta nel 1770 è avvolta nel mistero, si pensa che si sia tolto la vita,anche se molti ritengono che era stato un incidente. I grandi poeti romantici divennero appassionati di Chatterton:   amato da Wordsworth,  Shelley   e Coleridge  nel periodo dell'Inghilterra industriale. Piaceva per quel suo sguardo medioevale che metteva nei suoi scritti. Era anche contro la tratta degli schiavi, ricordiamo che proprio Bristol fu costruita col sangue degli schiavi.
Il dipinto che lo raffigura nel suo letto di morte rimane una immagine di un talento artistico maledetto. Il genio di Chatterton e la sua tragica morte furono commemorate da Shelley in "Adonais". Due sue poesie furono musicate dal compositore inglese John Wall Callcott e comprendono varie citazioni della Song to Alle: la sua poesia più conosciuta. Anche il compositore Leoncavallo lo rappresenta a Londra, basandosi su un romanzo di Alfred De Vigny. L'eroe è un giovane marinaio di Bristol. Il Chatterton operistico in alcuni momenti coincide con il reale, è un poeta povero e orgoglioso che vive in una piccola mansarda e muore suicida.
Sono previsti una serie di progetti per il suo 250° anniversario della morte, qui a Bristol, per ricordare la sua vita straordinaria e dimenticata. Ispirata ad una generazione di poeti romantici.
Andrew Kelly direttore del Bristol Cultural Development Partnership,  ha detto che il  principale obbiettivo è quello di riproporre la sua conoscenza, perché nonostante il suo riconoscimento da parte di molti poeti è sconosciuto nella sua città.
Chatterton  nacque nel 1752. Un bimbo solitario e precoce, trascorreva il tempo a leggere e scrivere, specialmente vicino a una tomba nella chiesa di St. Mary Redcliffe a Bristol. Adottò il personaggio di un immaginario monaco di nome Thomas Rowley e produsse molte opere non solo poetiche. La Ballade of Charitie:   " In virgyne the sweltrie sun gan sheene, and hotte upon the mees did caste his raie;The apple rodded from its palic greene,and the mole peare did bende the leafy spraie;The peede chelandrie sunge the livelong daie;Twas nowe the pride, the manhood of the yeare,and eke the grounde was dighte in its most defte aumere".   Fu l'ultima sua poesia. Privo di speranze, affamato per il rifiuto del cibo, usciva raramente dalla sua mansarda in cui si era recluso prima del suicidio.
Thomas Chatterton fu sepolto nel cimitero di Workhouse Shoe Lane Holborn a Londra: questo cimitero adesso non esiste più e la locazione dei suoi resti non è nota.  Sembra continuare il mistero di questo poeta anche dopo la morte.  A Bristol c'è il progetto di dedicargli una statua di fronte al mare.
Paolo  Carnevali

 

La Londra di Oscar Wilde
In una società spesso esibizionista e malata di protagonismo, dove il mondo virtuale spesso rappresenta uno sciame sterile, con mancanza di rispetto per l'altro, dove l'anonimato e una certa trasparenza per i più sembrano diventati un male, penso sia interessante questo viaggio turistico nel mondo di Oscar Wilde.
La sua vita e il suo modo di vivere sono stati famosi, forse ancor più di quello che ha scritto e magari passeggiando per Londra potremo riflettere anche superficialmente del protagonismo e narcisismo diffuso nelle nostre società. Wilde ne è stato un precursore.  La poesia è ascolto di un viaggio: spesso una lotta tra ego e sguardo intimo sul mondo.
Londra  è una città che ha segnato la sua vita, dunque possiamo iniziare una passeggiata in alcuni luoghi a lui cari: una proposta, se avrete tempo di trascorrere a Londra qualche giorno in più.  Oscar Wilde nacque nella Dublino vittoriana del 1854. In quel periodo l'impero britannico era grande e anche l'Irlanda ne faceva parte. Questa forse è la ragione della sua appartenenza alla cultura britannica inglese. Si trasferì a Londra dove visse una vita all'insegna dell'esibizionismo. Studiò ad Oxford.
Era una Londra raffinata, con librerie, locali avvolgenti, percorsa da carrozze e splendida moda. La sua libreria preferita era Hatchards Bookskop a Piccadilly dove trascorreva molte ore. Il quartiere di Mayfair, vittoriano per eccellenza era amatissimo dallo scrittore: al Royal Arcade si recava per fare shopping. A Chelsea invece troverete la casa di Oscar Wilde dove visse con la moglie e i due figli e dove scrisse Dorian Gray. Un quartiere molto signorile, del resto anche oggi lo è.
Se vi capita di andare a fare una visita alla chiesa di St. James a Paddington, ricorderete che qui si celebrò il suo matrimonio. Una chiesa veramente bella che merita di essere visitata, anche se non risulta uno dei luoghi più frequentati turisticamente. Infine passeggiando per Half Moon Street, una via dal nomee molto poetico che si trova vicino alla fermata della metropolitana di Green Park, potrete condividere la stessa ispirazione che trovò Wilde per ambientare l'abitazione di Algernon, il personaggio di The Importance of bling Ernest. 
Adesso c'è il Fleming Hotel.
Oscar Wilde morì a Parigi nel 1900. Non tornò mai più a Londra e nemmeno nella sua Dublino. Infatti dal 1897, quando uscì di prigione, la sua vita divenne povera. Aveva solo 40 anni e venne sepolto nello storico cimitero di Père Lachaise fino a quando l'Inghilterra ha voluto e riconosciuto il suo valore letterario. Oggi è sepolto nel Poet' Corner dell'Abbazia di Westmister, dove troverete la statua che lo rappresenta. Avrete così concluso la passeggiata ricordo dedicata ad Oscar Wilde nel migliore dei modi.
Paolo Carnevali

 

 
Tra gli eventi di questo mese al The Poetry cafè, segnalo quello  di Jade Cuttle, poetic-folk che lancia il nuovo album di canzoni e poesie " Algal Bloom" con supporto di Flo Perlin e Dr Diode.
L'entrata sarà gratuita dalle ore 7.00 pm -10.00 pm venerdì 17 gennaio. Fondendo metafora e melodia Jade Cuttle, cantautrice e poetessa, debutta con questa performance esclusiva. Ispirata da una saggia umiltà e dalla resilienza della natura, la maggior parte dei suoi poeme-en-chanson evitano i ritornelli e le strutture abituali a favore di riflessioni melodiche a flusso libero. Accompagnate dal suono della chitarra. Passando senza sforzo dalla poesia delle parole parlate di resti popolari che evocano bellezza e malinconia del mondo e del nostro posto al suo interno. Una voce molto dolce e particolare come le parole che scrive. Un talento di poesia e musica.
Ha conseguito una laurea con lode in lingue e letterature moderne e medioevali presso l'Università di Cambridge e un master in scrittura creativa di poesia.

traduzione:          
Il miracolo della muffa
 
Potresti pensare che io sia più muffa che mente,
manomettendo l'attrazione gravitazionale tra
spinaci e scaglie nel negozio di alimentari;
una truffa piatta ripiegata nella pelle di carta straccia.
 
Ma ingoiando così tante bugie glassate al miele,
ho semplicemente imparato a nutrire il luccichio del sole in oro;
gira miracoli da pezzetti di pane
rovinati, scuse e bocconcini tritati; evocare sogni dalla polvere.
 
Il mondo mi sputa come fossi acida; come il polline è veleno nel fiore che germoglia dalla terra desolata
del mio cuore. Ma ho solo fame, tutto qui, 
riducendo la mia speranza in salamoia in modo che non diventi stantia. 
Jade Cuttle
 
Paolo Carnevali

KATE TEMPEST WIDE

Domenica 17 novembre a Newcastle Upon Tyne alle ore 19 si è esibita Kate Esther Calvert, in arte Kate Tempest. Una città universitaria sul fiume Tyne, nel Nord-Est dell'Inghilterra a pochi km dal mare del Nord. Generalmente le sue esibizioni qui a Londra sono al Brixton Academy. Ma il ricco calendario delle sue performance mi ha obbligato ad acquistare il biglietto di £ 20, perché desideravo farle qualche domanda  per la rivista Pioggia Obliqua.

 

Assistere ad una performance della poetessa Kate Tempest significa immergersi nella poesia della contestazione. Una mitraglia di parole a ritmo di rap.

E' a Lewisham, una periferia popolare di Londra nel 1985 che è nata. Precisamente nel quartiere di Brakley da una famiglia disagiata, ma molto attiva da un punto di vista culturale, tanto che fino da bambina incomincia ad interessarsi di poesie, letteratura e attivismo con molta energia. Lascia presto gli studi vivendo come squatter, poi è commessa in un negozio di dischi, fuma droghe fino a quando incomincia a fare rap. Arriva il richiamo dell'arte,  molto forte, o meglio, delle arti, perché i suoi interessi sono molteplici. Il suo rap non è di tipo afro- americano è un rap molto colto e sofisticato anche se produce la stessa carica del primo. Definita anche la voce poetica più interessante dei prossimi dieci anni. Ma lei si concentra maggiormente nella musica, producendo una strana fusione tra rap, letteratura shekspiriana e cultura classica greca. Al termine, gentilmente mi sono avvicinato.

Paolo Carnevali :Kate, scusa puoi rilasciarmi una piccola intervista? Sono venuto da Londra.... questa intervista uscirà per una rivista della mia città: Firenze.

Kate Tempest : Firenze?   Italia?...

PC Si, è una rivista di letteratura e poesia, si chiama Pioggia Obliqua e sarei molto felice di inviare alla redazione e ai lettori questo regalo....

KT : Un nome originale....

PC : Si certo

KT :Firenze.... una città meravigliosa! - fa un sospiro.

PC :Complimenti per la tua performance, sei riuscita ancora una volta nel trasmettere la tua rabbia, ricordo le tue serate di slam poetry ad ingresso libero a Londra....

KT : Era tempo fa - sorride con il suo volto da bimba.

PC : Come è stato il tuo inizio?

KT : Bhe... ho iniziato con il rap appena adolescente, con la poesia invece ho iniziato intorno ai 20 anni. C'è voluto molto tempo per considerarmi una poetessa e devo ancora prendere l'abitudine, perché è un termine molto grande, mi provoca imbarazzo.

PC :Ti senti più poeta o rapper?

KT : Mentre svolgo il mio lavoro non mi preoccupo di comprendere a quale categoria appartengo e non credo sia mio compito trovare l'appartenenza, il nome. Però credo che la differenza tra il performance poet e il rap è che il primo può salire sul palco senza musica per declamare le sue poesie, mentre un rapper può anche salire sul palco senza musica, ma è diverso perché è sempre consapevole del ritmo anche quando la base ritmica non c'è, mentre il poeta pensa al fluire dei versi senza avere la necessità di scandire un ritmo.

PC : E' interessante il tuo amore per le storie antiche...

KT : Mi piacciono le storie antiche, mi sento molto connessa con l'umanità, forse perché sono cresciuta in una città come Londra, mi sento vicina alla gente.... sono affascinata   dalla universalità dell'esperienza umana, dalla possibilità di riconoscersi in una storia lontana nel tempo. Questo paradosso mi fa sentire più fortemente nel presente in cui vivo....

PC : Parli dei miti classici?

KT : Quando leggo i miti classici, respiro e immagino quei personaggi mitologici che camminano accanto a me per le strade di Londra.

PC : E' come se tu restituissi una vita al passato con un respiro nel presente, sbaglio?

KT : Sai, non sto facendo nulla di nuovo, J. Joyce l'ha fatto con l'Ulisse.

PC :  Certo, comprendo. Lo hai fatto anche con Omero, Samuel Bechett, W.H. Auden...

KT : Sono dei geni non credi?

PC : Si, sono grandi comunicatori.

KT : Tremo, alla sensazione di questa connessione e identificazione. Amo le storie che parlano in maniera diretta,tutte le storie che attraversano la natura superficiale della nostra esistenza.

PC : Io ti vedo più vicina al rap nell'espressione.

KT : Riesco a piegare le convenzioni del genere, cantare rap è il modo più diretto per coinvolgere lo spettatore, contrariamente alla poesia scritta.

PC : Specialmente per un pubblico giovane....

KT : Si, si certamente!

PC : Mi piacciono i riferimenti che fai ad alcuni poeti, mi vuoi parlare del rapporto con loro?

KT : Amo molto William Blake.... pensa, era considerato un pazzo alcolizzato, ma così deciso del suo amore per la scrittura. Anche Yeats amo molto....

PC : Yeats lo amo anch'io. (Kate  sorride per esprimere empatia)

E il tuo rapporto con la scrittura?

KT : Non ho paura del foglio bianco, del blocco della scrittura. Per me non esistono le paure di scrivere. Non ho il terrore di riempire la pagina, piuttosto di riempirla male. Comunque anche se scrivessi pagine di sciocchezze, so di doverlo fare fino a quando  trovo la mia voce. Non è una situazione agevole per me, mi trovo più a mio agio sul palco dove tutto assume un senso compiuto. E' in  questo che trovo un senso.

PC : Comprendo....e Kate, cosa pensi di Londra?

Mi guarda con i capelli scomposti, piena di tatuaggi, con una energia che trasmette anche con il suo sguardo pungente 

KT :  Londra è la mia città e provo amore per i suoi ritmi frenetici. E tu cosa ne pensi....

PC : Che hai ragione. Vivo da diversi anni a Londra e quando rientro a Firenze provo la sensazione di vivere in un paese....

In un momento di pausa sorride. Beve, allora continuo.

PC : Firenze è una splendida cartolina per il mondo, però c'è un caos diverso da Londra, di mancanza di rispetto per un gioiello di cultura, ci sono molte contraddizioni....( faccio una pausa ) A proposito di contraddizioni, tu hai scritto un romanzo "The Bricks that Built the Houses" nel 2016, leggendolo ho percepito un certo ritmo legato a contraddizioni e molta creatività.

KT : Si ricordo... nel romanzo parlo di un maestro delle contraddizioni, del mio amore letterario Walt Whitmann.

PC : Ho pensato di leggere quelle storie legate a Londra di una scrittrice che apprezzo, Zadie Smith, sbaglio?

KT : La mia è una storia volutamente pervasa dal ritmo dell'improvvisazione, Londra è travolta dalla decadenza, come tu dici di Firenze. E' sempre più popolata di nuovi ricchi.

PC : Nel tuo lavoro"Let them eat chaos" credo che la tua analisi attraverso i personaggi è estremamente folgorante di un universo contemporaneo solitario, fortemente londinese.

KT : E' l'immagine di un Occidente perduto, le vite individuali sono svuotate del loro senso. Insomma, a nessuno può fregare "un cazzo" degli altri....

PC : Vuoi dire che l'individualismo è così avanzato da accettare la sconfitta?

KT : Viene ucciso tutto quello che minaccia capisci? Anche Londra è travolta da questo male.

PC : Il dolore universale per te è un riflesso di quello individuale?

KT : La sofferenza agita la storia dell'umanità da sempre. Lo spaesamento della globalizzazione agisce sulla capacità di immaginare un futuro, ognuno è solo e cerca una spiegazione nelle proprie angosce.

PC : Vuoi dire che l'individualismo ci stordisce?

KT : I padroni del mondo ci vogliono divisi e sembra che tutti dormono.

PC : Tu allora sei quella ragazza che piange sotto la pioggia in "Europe is Lost"..

Mi guarda un po indecisa prima di rispondermi

KT : Ci sono pozzanghere sparse in tutto il mondo che evaporano e i loro fiumi si riuniscono nella tempesta che non è la fine dei tempi, non ancora. La mia generazione piange sotto quella pioggia....

PC : Kate, grazie.  Scusa se ho approfittato della tua disponibilità. Mi hai premiato per essere venuto da Londra....

Ci diamo la mano e sorridiamo entrambi e mentre velocemente cerca di fuggire via, si volta e grida: Saluta Firenze e la redazione di...com'è che si chiama?

Pioggia Obliqua!

Ciaooo....Pioggia obliquaaaa!!!

Lo farò sicuramente!

 

Paolo Carnevali

 

 

EXILED WRITERS INK- MAGELLAN: 
life and destiny along the spice route
 
Lunedi 4 novembre  dalle ore 7 pm alle ore 9.30 pm ci sarà una serata dedicata all'esplorazione e a come il proprio destino possa essere sorprendentemente diverso dalle proprie aspettative e speranze personali. "Magellan" è una produzione teatrale molto originale dedicata a Ferdinando Magellano e alla sua spedizione epica che ha portato alla prima circumnavigazione completa della terra.
L'occasione dell'evento perché risale il 500° anno della sua partenza dalla Spagna, il 20 settembre 1519.
Magellano non tornò mai in Spagna perché fu ucciso durante il suo viaggio un paio di anni successivi nelle Filippine, lasciando dietro moglie e due figli. Questa produzione è una sua commemorazione come un pioniere che si è lasciato alle spalle la vita per adempiere al suo destino.
                                                      Musica e testi
di Fabio Turchetti
Ispirato al racconto della vita reale di Antonio Pigafetta
sul viaggio di Magella.
Interpreti
Ferdinando Magellano : Antonio Riva
                                        Coro  Fabio Turchetti, Seppi Pogadl,
Kat Henderson e Luca Congedo
 
Seguita da poesie e letture in prosa di Stephen Watts e altri, sui temi legati al viaggio all'esilio e al significato della vita, alle speranze, alle aspettative, all'ironia e al destino.
Exiled Writers Ink ( scrittori esiliati) riunisce scrittori provenienti da regimi repressivi e situazioni devastate dalle guerre, abbraccia i migranti e gli esiliati incoraggiando il dialogo interculturale e sostiene i diritti umani. Fornisce una piattaforma per il lavoro degli scrittori che vivono nel Regno Unito attraverso performance varie, editoria, formazione ecc. ecc.  Forniscono un focus per la comunicazione e l'integrazione nella società e fanno da forza per un cambiamento positivo.
Paolo Carnevali

 

 

East End London
di Paolo Carnevali
 
In contrapposizione alla conosciuta Londra di Westmister, Bukingham Palace e Camden Town, L'East End ha un volto decisamente nuovo, più contemporaneo e interculturale. Dove batte il ritmo della nuova Londra.
Infatti è consigliabile visitare i sobborghi dell'East End, rappresenta un vivace quartiere londinese. In pochissimi anni le aree di Dalston e Hachney si sono molto trasformate: mercatini bio, ristoranti fusion, teatri di avanguardia e musei. Tanto da divenire un quartiere molto richiesto dal mercato immobiliare.
I palazzi industriali bassi con i mattoni rossi, sono elementi di edilizia popolare diventata un sinonimo di urban design. Passeggiando si respira una filosofia hipster: l'idea di vita quartiere con la possibilità di fare spesa a km 0, si gira con le biciclette tra studi fotografici e artistici.
Lontani da Buckingham Palace, qui sembra che si voglia contrapporsi alla tradizione, mescolando contesti estetici-culturali. Del resto il quartiere è nato dove c'erano vecchie industrie, trasformate in luoghi di arte creativa. Se avete voglia di passeggiare per Dalston, potrete trovare shop vintage famosi come "Beyond Retro" e fermarvi al "Café Oto" uno dei più cool..... della metropoli. Oppure il "Vortex Jazz Club" dove si respira un'aria tipo quella di Notting Hill, ma decisamente più multiculturale e alternativa.  Invece ad Hachney c'è un'aria più bohémien con graziose librerie e caffetterie che offrono ai giovani il wi-fi gratuito. Se vi fermerete al "Netil House" avrete un meraviglioso panorama e il "Victoria Park" invece è pensato per il relax.
Interessante è notare che il prolungamento dell'East End è la cittadina di Brighton ad una ora da Londra, ma con il vantaggio notevole di affacciarsi sul mare. Brighton sta  diventando veramente creativa e non c'è lo stress londinese. Consigliatissima una visita nel quartiere The Lanes.
Nell'East End l'arte di strada è un fenomeno evidente con molte opere hipsters e la street art è uno stile di vita che trova espressione con i migliori artisti di graffiti che arrivano da tutto il mondo. Ci sono lavori di Banksy con messaggi politici e di Ben Erhre, Obay e molti altri nelle strade di Shoreditch. Pensate che l'intero tour dura quasi 4 ore. Londra è veramente aperta per la street art al mondo ed è come trovarsi in un museo a cielo aperto, spesso gli artisti prendono gli spazi urbani e li utilizzano per dare sfogo alla creatività.
Paolo Carnevali

 

The Making of Poetry
è un libro di Adam Nicolson che esplora nelle figure e nelle vite dei giovani poeti William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge, tormentati e ambiziosi che sognano una visione di completezza poetica per c ambiare il mondo.
Una indagine sulla nascita del movimento romantico e un perfetto connubio tra la poesia e il luogo. Di quando hanno vissuto insieme per poco più di un anno in Quantock Hill. Entrambi volevano fuggire dalla politica rivoluzionaria, dalla città e dalla proprietà. Il risultato è stato un vero sfogo di creatività che ha provocato la nascita di alcune tra le poesie più belle. L'enigma della creatività è un tema inesauribile nel tempo: da dove nasce l'ispirazione?  Rimane una chiave di fascino e anche un enigma. Come spiegare i sonetti di W. Shakespeare? Dov'è la fonte di Moby Dick?  O qual'è l'incantesimo di Ariel di S. Plath?  La letteratura inglese ha molti di questi momenti magici: il 1599 l'anno di Amleto, As You Like It e Julius Caesar o il 1922 con la pubblicazione di Ulisse  e The Waste Land. Ma nessuno è stato più famoso nella poesia del 1797-98 in cui due giovani geni e la loro musa trovarono l'ispirazione per  Kubla Khan, la rima dell'antico marinaio e Lyrical Ballads, trasformando l'immaginazione letteraria inglese per sempre.
Mentre la Gran Bretagna era in guerra con la Francia rivoluzionaria, Coleridge, Wordsworth e sua sorella Dorothy vivevano ai margini delle Quantock Hill nel Somerset e cominciarono ad esplorare un nuovo modo di guardare il mondo, come devoti della natura e della mente libera, inventando il movimento romantico nella cui ombra viviamo ancora oggi. La poesia come espressione di uno stato d'animo e il fluire delle emozioni filtrate dal ricordo.
Leggendo il libro e parlando con Adam Nicolson, abbiamo esaminato di quanto si è trasformato anche il romanticismo, siamo insieme ma soli nei nostri rapporti umani nell'era digitale. La conversazione necessaria all'estensione critica finisce per isolarsi nell'io reale. Comunichiamo senza sosta, ma è come se avessimo paura del faccia a faccia, e penso che alcuni elementi della nostra umanità sono a rischio. Ci sarà una erosione di certi valori umani? O reagiremo nell'esigenza di sostenerci nelle nostre fragilità, anche quelle legate al romanticismo.
Mi piace ricordare che A. Nicolson è un autore inglese che ha scritto spesso anche di storia, letteratura e di mare. Proprio per questo suo amore per i problemi legati al mondo marino ho avuto il piacere di conoscerlo. Consiglio di leggere "Sea Room" un libro che parla delle Isole Shiant, disabitate nelle Ebridi  scozzesi. A bordo di una barca per una settimana intorno all'isola disabitata di Ensay nel Sound of Harris, nell'Atlantico per osservare le sterne artiche. Un modo particolare di vivere il mare e il suo mondo. Costantemente esposto ad esso, osservandolo mentre ti passa accanto come in un film. Del resto anche in "The Sea Bird's cry" le sue osservazioni sull'attenzione verso gli uccelli marini che sono in pericolo è un'altra battaglia. Vi consiglio la lettura.
Paolo Carnevali

 

                     The Chelsea Flower Show

 
Maggio a Londra è il mese dell'RHS Chelsea Flower Show nel Royal Hospital Chelsea. Si tratta del più grande evento al mondo dedicato alla floricoltura con tanti meravigliosi giardini, orti e installazioni architettoniche e designer esperti internazionali e del Regno Unito. Ogni anno un tema diverso, per cui, che uno sia appassionato di gardening o no, non può perdere questo immenso spettacolo di profumi e colori.
Il Chelsea Flower Show si tiene nel parco del Royal Hospital Chelsea a Londra ogni anno dal 1913. Si svolgerà da martedì 21 al sabato 25 maggio con apertura dalle 8 a.m alle 20 p.m   L'ingresso giornaliero costa circa £60, un poco caro, ma l'allestimento e la cura nell'organizzazione possono spiegare il perché della cifra.  La grande serra è tutta da fotografare.
C'è un giardino che porta lo Zimbabwe nel cuore di Chelsea per sostenere l'educazione di donne e ragazze in Africa. Risalendo dalla terra rossa polverosa dello Zimbabwe, file di piante verdi e lussureggianti spingono per crescere. I fagioli, fortificati con zinco e ferro sfidano il calore del sole formando una fonte di cibo. Family Monster Garden invece è progettato da Alistair Bayford e celebra i 150 anni di Family Action a sostegno delle famiglie, per creare e mantenere paesaggi a beneficio delle comunità locali. Il giardino mostra le pressioni affrontate per sfide dalle famiglie britanniche. Un viaggio per portare questi problemi allo scoperto. E tutti si riuniscono per riflettere. La piscina di acqua limpida offre riflessione e prospettiva.
C'è il giardino Bridgewater RHS, progettato da Tom Stuart-Smith come un collage attorno al nuovo edificio di benvenuto al RHS Bridgewatyer che aprirà nel 2020 con percorsi costituiti da varietà adatte ai terreni umidi e muschiati. Comprende piante che amano l'umidità come l'iris siberica, la rodgersia e la darmera.
Il giardino RHS Back to nature ispirato ai ricordi d'infanzia. E' un luogo nel quale ritirarsi dal kondo, giocare, imparare a scoprire. La casa sull'albero, il fulcro del giardino è costruita con un bellissimo albero con un'altra piattaforma rivestita in quercia di corno di cervo. Un seggiolino pende dai rami, creando un luogo dove i bimbi possono giocare. Una cascata e un ruscello offrono posti per remare barchette, rilassarsi o costruire dighe, mentre un tronco cavo presenta una sfida per imparare a scalare.
Kompo no Nika richiama ad un sistema di fitoterapia giapponese e celebra con il suo percorso la salute e la felicità. Ogni pianta è stata accuratamente selezionata per le proprie qualità benefiche: ci sono piante per aiutare a curare la febbre, alleviare i dolori e mantenere il corpo caldo. Il giardino è ispirato alla geologia di Hokkaido, la prefettura più settentrionale del Giappone e sede dei designers. Durante i lunghi inverni, il paesaggio è dominato da montagne innevate ed il suono gioioso del ghiaccio sciolto ha ispirato il designer per il ruscello. Un pergolato di legno e un patio in pietra, offrono uno spazio da cui ammirare il paesaggio.
Ikea eTom Dixon: Gardening Will Save the world, hanno immaginato il futuro dell'agricoltura urbana. Un laboratorio orticolo in cui viene implementata la tecnologia idroponica per coltivare edibles. Il giardino sopraelevato  è un'oasi botanica dall'estetica naturalistica che invita i visitatori a emergere in un ecosistema simile a una chioma di albero.
Il giardino di Manchester rappresenta la città post-industriale con specie verdi: piante adattabili al cambiamento climatico e piante che ripuliscono il suolo urbano. Le piante strutturali sono la locusta del miele (Gleditsia triacanthsf.inermis) la zelkova giapponese (Zelkova serrata) il platano ibrido(Platanus xacerifolia) e il gelso bianco(Morus alba).
c'è anche il giardino Facebook: "oltre lo schermo, l'impatto positivo della spesa e il tempo significativo sui social media". Il giardino a tema costiero utilizza la naturale connettività dell'acqua dell'Oceano  per rappresentare l'interconnessione tra le nostre vite online e offline e le interazioni, i cambiamenti sociali e le opportunità che i social aiutano a facilitare.
Nell'anno del centenario  della Montessori, non poteva mancare il giardino dedicato all'educazione dei bimbi e nemmeno il Dubai Majlis Garden ispirato alla bellezza delle piante dei Paesi aridi. Oppure il giardino di alta manutenzione per l'associazione delle malattie neuronali motorie, con riflessione  sui limiti delle persone con malattie degeneranti, un paradiso di atmosfera rilassante e per la fauna selvatica.
Paolo Carnevali

 

I distributori automatici
di racconti gratuiti
deliziano i pendolari a Londra
Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo da leggere nel tragitto di circa un'ora verso Canary Wharf, si può raccogliere il Time out: un foglio gratuito con un racconto breve che si ottiene con la semplice pressione di un pulsante, viene consegnato stampato su una bobina di carta che non richiede che qualche minuto di lettura.
Offrendo una lettura nel tempo necessario per ascoltare una canzone, seguire la logica di uno sguardo e arrivare alla fine. E giudicando le reazioni dei pendolari mattinieri, sembra aiutare a fare leggere la gente. Penso che il fatto positivo, possa rappresentare almeno qualche minuto di distrazione dai propri cellulari. Il racconto La morte di Mr. Robinson che vediamo stampato nella foto  di Sarah Lea, è una breve lettera di un minuto. La storia è stata commissionata per il progetto del romanziere Anthony Horowitz. Proprio Horowitz dice: " era una sfida scrivere una storia che potesse essere letta tra due stazioni, amo il mistero e i whodunnit, la domanda se fosse possibile scrivere un buon whodunnit con una soluzione che facesse pensare in così poco spazio. Lo trovavo irresistibile. Mi ci sono voluti tre o quattro giorni per scrivere la storia di Mr. Robinson."
Molti prendono la metropolitana e dicono: "lo leggerò sulla strada per casa o durante una pausa pranzo". Sarebbe già un buon risultato riesca a distrarre i pendolari dai loro smartphone....
E' una svolta moderna o meglio un'idea questo schema gratuito di bookstall o swap, già noto ai viaggiatori su rotaia di Parigi o Hong-Kong e New York per impedire alle persone di arrabbiarsi o annoiarsi. La novità sta nel distributore, ma anche nella brevità e la portabilità delle letture in offerta, che vanno da un minuto alla mezza ora e possono essere visualizzate anche online. Dunque è proprio il caso di dire che la letteratura arriva in molte lunghezze ma,a grandi linee, i romanzi si sono ridotti dopo il loro periodo d'oro vittoriano, quando c'erano meno attività per il tempo libero e meno persone. Non è originale suggerire che la nostra epoca di navigazione online, messaggistica  istantanea e competizione intensificata per l'attenzione sia in qualche modo più adatta al racconto o alla novella. Per esempio nel 2017 a New York "La storia di Kristen Roupeian Cat Person", sul potere e il sesso in una relazione disastrosa e disuguale, divenne virale e il pezzo di fiction online più letto mai pubblicato dal New Yorker.
Ma tali sensazioni rimangono eccezione ad una regola implacabile. La ricerca del Consiglio d'Arte in Inghilterra ha dimostrato che mentre il settore dell'editoria rimane in buona salute, questa idea, può rappresentare un modo diverso di avvicinarsi alla lettura ugualmente, anche per brevi momenti, ad alcune finestre che stimolano la curiosità e l'interesse. Certo, per la lettura da tenere in tasca c'è il pratico Kindle Paper White, ma è giusto attirare l'attenzione o qualcosa di  creativo con la carta.
Paolo Carnevali

 

J. Keats poeta romantico
nell'immaginario collettivo
dialogo con il prof. Nicholas Roe
di Paolo Carnevali
 
Il Tate Modern Art Gallery Café è un luogo ideale per gli incontri ed avere una magnifica vista su Londra. Incontro Nocholas Roe, professore all'Università di St. Andrews e presidente della Keats Fondation. Il suo libro su John Keats pubblicato dalla Yale University Press ha avuto un notevole successo, come tutti i suoi saggi di specializzazione letteraria e cultura romantica. Ha tenuto conferenze su J. Keats nel Regno Unito e nel mondo.
Nell'immaginario collettivo, il poeta romantico di primo ottocento ci appare forse un po stereotipato nella figura dell'artista tormentato e ispirato in contemplazione di una natura solitaria,spesso ai margini di un mondo a lui contemporaneo che non ne comprende la carica poetica e lo mortifica con i nuovi ideali dello utilitarismo che vengono applicati ad ogni aspetto della vita umana.
 
Roe:< Keats è un poeta amatissimo dalle generazioni giovani, lo percepisco nei miei incontri universitari. In   un brevissimo tempo della sua vita ha consegnato ai lettori pagine immortali, capaci ancora oggi di toccare le più profonde corde del nostro cuore> mi dice.
Carnevali:< Sembra che Keats continui a deliziare e sfidare i lettori sia all'interno che all'esterno degli addetti ai lavori letterari attraverso le sue poesie e i suoi carteggi.>
Roe: < Vede, per i lettori di Keats il problema è rimanere al passo con più di 200 anni di recensioni critiche e biografiche. Si forma come dottore chirurgo, ma abbandonerà questa professione per la poesia.>
Carnevali:< Ma fu anche un osservatore attento, un filosofo, amante.... insomma un poeta poliedrico che nel corso della sua breve vita perfezionò talento grezzo in una brillante maturità poetica, scrivendo poesie belle e realizzando il suo desiderio di immortalità.>
Roe:< Certamente, pensi... il suo primo libro volume di poesie fu pubblicato nel 1817, poco dopo avere conosciuto Percy Bysshe Shelley. La vita li fece incontrare, ma fu la morte ad unire Keats, Shelley e Byron. Pensi che Shelley morì con il suo libro in tasca....>
Carnevali:< Il libro che ritrovarono completamente bagnato, certo. Byron era un grande nuotatore....>
Roe: < Era un buon nuotatore! Ancora oggi in Liguria si pratica una gara di fondo in acque marine nel golfo dei poeti.>
Carnevali:< Si, si...è una gara di oltre 7 km. Amo questa disciplina, spesso nuoto al Lido Serpentine Lak in Hyde Park. Ma parli di Keats.>
Roe:< L'esistenza di Keats e il suo senso, è molto contemporaneo:è post-romantico e post-nietzshiano. Shelley sembra di vecchio stile accanto a lui, un uomo che vive ancora in un mondo stabile di religione e ideologia. Eppure allo stesso tempo l'arte di Keats è straordinariamente conservativa. Il suo sentimento naturale è come una via di fuga dai mali umani. Una fuga nel romanticismo. Il successo mise proprio in rilievo il genio naturale e romantico del poeta.>
Carnevali:< Mi colpisce l'amore passionale e casto tra il ventitreenne poeta J.Keats e la studentessa Fanny Brawne. Quella relazione segreta, gli sguardi fatti di luce che fanno arrossire,quello sfiorarsi, le attese e i baci rubati.>
Roe:<La poesia per Keats è l'unico mezzo in grado di aiutarci a tollerare i fatti spiacevoli dell'esistenza e ricavarne bellezza. Ha un potere salvifico assoluto. Insomma è una poesia complessa e a tratti anche oscura, difficile da rendere in traduzione, attraversata da una profonda musicalità e spesso ricca di "enjambement"con versi che è impossibile contenere, parole inconsuete e neologismi, predomina una certa musicalità sulla regola sintattica.>
Carnevali:< Quando leggiamo le sue migliori poesie ci dobbiamo fare le eterne domande su quale ruolo rappresenta la fantasia? E quella dell'arte? Della sofferenza? Come possiamo creare noi stessi e integrarci con la vita degli altri?>
Roe:< E' il potere alternativo dell'immaginazione. Da qui i tentativi strenui e toccanti di Keats di distinguere le camere del pensiero verginale in valli di creazione dell'anima, di scrivere gravi allegorie sull'arte e sulla condizione umana. I due innamorati si scoprono fragili, ma l'amore si nutre di speranza e fantasticherie amorose, sogni e promesse.>
Carnevali:< Non crede che il domani è sempre più incerto per i giovani che si rendono conto che le cose più scontate rischiano di diventare impossibili da fare e questo fa dimenticare la poesia dell'incontro, del desiderio. Tutto s'incrina tra esistenze dove la solitudine, la pura del domani, il sentirsi incompresi e incapaci li fa isolare nei propri mondi. Il confronto con  l'esistenzialismo allontana dalla felicità dell'amore poetico?>
Roe:< Non saprei.... del resto non ci è dato sapere quale sarebbe stata la scelta di Keats, se credere all'amore o all'arte o se ad un possibile compromesso fra i due sentimenti.
Carnevali:<Se l'arte, la poesia rendono tollerabili la vita, arricchendola con la bellezza è anche vero che sembra svuotarla di significato e trovare un compromesso tra questi due mondi risulta davvero difficile,soprattutto nel breve tempo dell'esistenza di Keats.>
Roe:< Se la poesia ha il potere di cambiare il mondo, come invece era convinto Shelley,essa è tuttavia capace di donarci qualcosa di altrettanto meraviglioso: nonostante tutte le cose che non vanno, la poesia infatti quella "thing of beauty" che è una gioia per sempre, capace di rendere questo mondo tollerabile, alleviando la pena dell'esistenza, diventando per noi rifugio tranquillo e sonno pieno di dolci sogni. E proprio Endymion sarà soggetto delle più pesanti critiche da parte dei recensori del tempo, opera attaccata con eguale ferocia da entrambe le parti..... profondamente scosso dalle critiche e indebolito nel fisico a causav della malattia,l'estro creativo di Keats non si arresta,ispirato dall'amore per la giovane Fanny e per la poesia stessa. Nel drammatico film Bright Star"è stato evidenziato bene l'aspetto romantico, il modo migliore per arrivare alle masse e fare conoscere meglio il poeta...>
Carnevali:< Ogni parola che lui scriveva ispirava un rapimento d'amore e aveva un qualcosa di sacro nel cuore degli affetti, non crede? E' molto bella la figura du Fanny con il suo realismo femminile nel dialogo:
Keats" ho fatto un tale sogno questa notte, salivo sopra gli alberi con le mie labbra unite ad una bellissima figura" e Fanny: "di chi erano le labbra, erano le mie labbra?....">
Roe sorride, poi ci perdiamo nell'immagine di una Londra magica, attraverso la finestra panoramica della  Gallery Cafè. Poi il professore aggiunge:
<La tendenza alla fuga e alla ribellione, al rifiuto della società borghese, una poesia intimistica, melanconica e sofferta per una sensibilità legata alle sensazioni. Alla bellezza eterna fa da bilancia la realtà umana soggetta alla decadenza. Per nascondere il male di vivere  esiste solo il lasciarsi rapire dall'arte e dall'amore.>
Carnevali: <Nella precarietà della vita, certo è un grande aiuto l'amore. Condivido.>
Facciamo un'ultima bevuta e poi ringrazio Nicholas Roe per la sua gentile disponibilità.
Paolo Carnevali

 

A  Covent Garden  
sono tornati i quaranta meravigliosi candelabri con il vischio  che lo scorso anno hanno avuto enorme apprezzamento. Luminarie con un'altezza da 3,5 metri inghirlandate con più di 700 bacche luminose, dalle quali scendono oltre oltre 350 metri di ghirlande brillanti.  Più di 115.000 luci sospese sul mercato coperto. Nel centro della piazza c'è l'albero di Natale con 30.000 lucine a Led e la statua di una renna gigante argentata.
Apriranno le esibizioni i Kingdom Choir, il gruppo di cantanti che si sono esibiti al matrimonio reale di Harry e meghan con bellissime cover dei grandi classici come "Stand by Me". Anche le canzoni di Matilda the Musical,la piéce teatrale ispirata al romanzo per bimbi "Matilde" di Roald Dahl. Con un biglietto per il Musical Matilda, la geniale bimba viene portata in scena al Cambridge Theatre di Londra, un famoso spettacolo teatrale per famiglie, con i personaggi più amati del romanzo: dalla signorina Dolcemiele al cicciottello Bruce, la tremenda signorina Spezzindue. Ci sarà da ridere vedendo i poteri mentali di Matilde e godere delle canzoni e del comico Tim Minchin.
I negozi di questa area londinese offriranno sconti e assaggi gratuiti, con l'immancabile vin brulé, tipico della tradizione natalizia. Covent Garden quest'anno si allea in partneship con Crisis, un ente caritatevole impegnato sul problema dei senza tetto. Il servizio che fornisce questa organizzazione  nel guidare ad un percorso di recupero fianco a fianco con i senza fissa dimora. Dunque l'augurio da fare è quello che sia una festa di gioia e serenità per tutti. Anche con gli uomini e donne che spesso hanno perso dignità e speranza. A credere in un futuro migliore grazie alla nostra generosità. Merita assolutamente venire in Covent Garden per contribuire a questa iniziativa benefica!
Al Royal  Opera House, Bow Street in Covent Garden ci sarà una ricca stagione di eventi: il 31 Dicembre alle ore 6 p.m. lo Schiaccianoci di Pyotr Ll'ych Tchaikovky eseguito dal Royal Ballet e coreografia di Peter Wright e Lev Ivano per il balletto.
L'orchestra sarà condotta dal maestro Barry Wordsworth.  La performance durerà circa due ore e venti minuti e terminerà alle ore 8.30 p.m.  circa con due atti di 55 minuti intervallati con 30 minuti.  lo spettacolo verrà replicato anche il 1 Gennaio 2019. La storia ha un'atmosfera natalizia, a Clara viene regalata una bambola con poteri incantatrici. Mentre scocca la mezzanotte l'avventura magica l'attende. Il mago Drosselmeyer trasforma  il salone per  una battaglia tra topi e soldatini. Durante la battaglia Clara salverà la vita dello Schiaccianoci , rompendo l'incantesimo che lo ha trasformato in un giocattolo, così il Re Mouse è sconfitto.  Una grande festa, Drosselmeyer porta Clara e lo Schiaccianoci  nel Regno dei dolci, dove incontrano la Fata della prugna e partecipano ad una fantastica esibizione di danze. 
Buone Feste!!!
Paolo Carnevali

     Lo stile british di Tom Gauld

 

 

Nel suo stile inimitabile, il fumettista Tom Gauld ha aperto i fumetti ad un pubblico crossover e ha sfidato le percezioni su ciò che questo mezzo culturale può essere.

Tom Gauld é nato in Scozia. Da bambino il suo passatempo preferito era il disegno, seguito dalle costruzioni "lego" e il gioco dei soldati. Ha studiato illustrazione all'Edimburgh College of Art. Nel 2001. Tom ha iniziato l'impresa editoriale di piccola stampa Cabanon Press con Simone Lia mentre studiavano al Royal College of Art. Hanno pubblicato numerosi libri tra cui First, Second. e Three Very Small Comics e Fluffy. Tom lavora come illustratore e fumettista e ha collaborato con il film The Guardian, The New Yorker, The Believer, The New York Times e Granta. Ha illustrato il libro per bambini The Iron Man di Ted Hughes e realizzato una copertina a fumetti per l'edizione deluxe di penguin Books di The Three Musketeers. Ha creato una serie di brevi libri a fumetti tra cui Guardians of the Kingdom, Hunter and Painter e The Gigantic Robot. I suoi fumetti sono apparsi nelle tre edizioni più recenti dell'antologia del fumetto Kramers Ergot. Nel 2008 è stato artist-in-residence al Festival del fumetto a Lucerna, in Svizzera.

Dal 2005 Tom ha realizzato un fumetto settimanale sulle arti che appare nella sezione Revisione del sabato del Guardian. Vive a Londra con sua moglie, l'artista Joe Taylor e i suoi due figli.

Il suo stile riflette la sua predilezione per le "Commedie impossibili" con dialoghi piatti e i fatti che accadono fuori scena. I suoi personaggi spesso sono inespressivi in uno stile di disegno tendente al rudimentale. Fumettista amante dei libri, famose le sue strisce settimanali sul The Guardian, le illustrazioni per The New Yorker comprese le copertine e The new Yorkk Times. Ricollega i mondi della critica letteraria e della cultura pop per creare fumetti brillanti e concisi. Tom Gauld mette in evidenza un'innegabile leggerezza a temi tradizionalmente intellettuali. Un vero umorismo britannico e un tempismo impeccabile per lo stile visivo sono un distintivo che lo distinguono. In  Baking With Kafka (2018) si pone le domande che nessuno osa fare sulla civiltà come la conosciamo e migliore pubblicazione di umorismo: "Qual' era il segreto della torta glassata al limone di Kafka?" "Quali possibilità narrative si aprono per gli scrittori di gialli con l'avvento delle sigarette elettroniche?

In questo suo stile inimitabile riesce a parlare di politica moderna, cultura e altro ancora con sarcasmo e facendo pensare il lettore. Intorno al 2002 ha iniziato a illustrare regolarmente per il quotidiano The Guardian nell'inserto Saturday Review. Il lavoro inizia nel suo album da disegno giocando con le idee, l'obbiettivo è quello di rendere l'immagine il più possibile minimalista e al tempo stesso fare scattare nella mente del lettore la curiosità che porta a pensare. Quindi utilizza un lightbox per tracciare una versione finale, a inchiostro che viene dipinta in photoshop. Ogni cartone animato è ispirato a uno degli articoli del numero della settimana precedente.

Il volume "Siete solo invidiosi del mio zaino a razzo" seleziona il meglio delle strisce di Gauld. Sarcastico e al tempo sottile, con richiami alla cultura pop, senza risparmiare autentici miti delle lettere come Jane Austen, James Joyce e Martin Amis. Interessante e peculiare, anche la capacità di accostare micro e macro mondi, ambiti concettualmente diversi, giocando anche sull'equivoco e il surrealismo, accentuati da un buon equilibrio tra fantasie e richiamo reale.

            

            PAOLO CARNEVALI

IL velo è l'indumento del terrorismo?

 

Londra è la più islamica delle città europee, penso quando osservo il mondo globalizzato della società inglese. In particolare a Bradford o a Savile Town, sobborgo di Dewsbury nello Yorkshire,i cittadini bianchi britannici sono scomparsi, tanto che qui è nato anche un tribunale della Sharia.

Questo non vuol essere un saggio sul velo, nemmeno su un certo tipo di moda, ma di qualcosa che accade nel mondo femminile musulmano anglosassone. La diffusione del Salafismo in Occidente viene vista come una interpretazione fondamentalista dell'Islam. Questa visione ritrae le donne come vittime, eppure qui in Gran Bretagna, un numero crescente di donne, per lo più istruite, scelgono queste rigide regole del velo, l'obbedienza amorevole all'accettazione passiva dell'uomo.

C'è da domandarsi come possono conciliare queste scelte con il desiderio ad una istruzione universitaria, la carriera, ecc. Questa influenza c'è nelle loro convinzioni e nella loro vita? Indossare un velo nel XXI° sec. è una ricerca di appartenenza in un "mercato islamico" così competitivo nel mondo anglosassone contemporaneo per inviare un messaggio di non conformità alla società in generale. Del resto la Gran Bretagna è un Paese senza un divieto legale sul velo del viso, fino alla fine degli anni 2000, il governo inglese aveva la reputazione di essere il luogo più sicuro e accogliente per i musulmani.

La scrittrice Anabel Inge nel suo "Salafi Muslim Woman", mette in evidenza le crescenti comunità Salafite Britanniche: una donna trasferitasi a Birmingham che fa una piccola migrazione, paragonabile ad un cristiano che va in un Paese islamico. Allora i valori britannici, hanno incominciato ad essere evocati. L'uso del velo, diviene qualcosa di cui i politici non si erano preoccupati, diviene un problema politico nazionale che provoca insicurezza. Già in passato il romanzo della scrittrice e giornalista Azadek Moaveni "Viaggio di nozze a Teheran" narrò con occhio attento e sensibile una storia vera di vittimismo. E' anche vero, che proibire alle donne di coprirsi senza offrire alcun concomitante benvenuto nella cultura europea, è un corso pericoloso. Il governo del Regno Unito cerca di spiegare la crescente preoccupazione per l'abbigliamento come un esempio di salvaguardia   alla appartenenza e ritardo per una rapida integrazione.....e qui si apre un'ulteriore dibattito.

Le battaglie attorno al velo per non rappresentare un valore britannico, sono in contrasto con un nuovo fenomeno legato al commercio. Non ci sono dati sul numero di donne musulmane che lo indossano, ma il sempre crescente "mercato del pudore", sembra indicare un aumento. Ciò che la moda sta riconoscendo tardivamente come un mercato in crescita è stato a lungo un dibattito per studiosi. "L'indumento del terrorismo"non vuole significare pietismo, ma identità, sfida. Dal razzismo anti-islamico, alla discriminazione strutturale e anche al patriarcato culturale, sottolineando l'identità musulmana transnazionale. Una delle argomentazioni di maggiore successo utilizzate dall'Isis per reclutare giovani musulmani in Europa è che i loro Paesi di origine non tollerano la loro duplice identità di cittadini europei e musulmani. In questo, come in tante altre cose, il gruppo estremista ha compreso l'attaccamento ai simboli esteriori della loro fede meglio dei politici.

All'oggi non c'è praticamente alcun dibattito sull'uguaglianza tra gli uomini e donne musulmani o tra i musulmani britannici e il resto della società.

 

 

Paolo Carnevali

 

Roseanne Watt

è una poetessa cineasta e musicista delle Isole Shetland, vincitrice del prestigioso premio di poesia "Edwin Morgan Poetry Award".Una competizione per manoscritti e video.I giudici erano Janice Galloway eJonh Glenday. E' stata proclamata vincitrice all'Edimburgh International Book Festival. Attualmente vive ad Edimburgo. Ha presentato un dottorato all'Università di Stirling con la creazione di films documentario, veri ritratti di poesia che indagano nella memoria culturale delle sue isole di origine. Nel video "Between Islands"(che consiglio di vedere,dura circa 6 min.)si respira pura poesia visiva. Viene messa in evidenza la magia delle Isole Shetland Occidentali e Settentrionali.

Le poesie della Watt sono modellate dal paesaggio e dalla lingua del suo luogo di nascita: un vero tributo alla sua terra. Proprio nel 2015 fu vincitrice del premio "Poetry in Film". Poesie costruite dallo sguardo,dal suono e dal battito cardiaco della terra e del mare. Celebrazione di un vero amore. Un opera straordinariamente matura, intelligente, profonda. Una voce veramente nuova e originale.

Lavora per la rivista letteraria online The Island Review.

 

Paolo Carnevali

 

 

        La letteratura nei pub a Londra

 

In ogni tempo gli scrittori si sono ritrovati nei pub per scambiare idee e opinioni e questo avviene anche oggi. Qui a Londra molta letteratura è passata dai pub e la scelta lascia molte alternative. Il Cheschire Cheese è un locale buio, in legno, con i tetti bassi. Un ambiente realmente storico, sembra ancora di entrare in una taverna del 1600-1700. Un tipico pub con molte birre e sidro a disposizione. Il menù è limitato a pochi piatti con i tipici e vari tortini, quello di carne allo stufato nella birra è ottimo. Il pub si trova in un antico palazzo ed è composto da 12 stanze in  piani irregolari, in ogni stanza c'è un caminetto e tavoli in legno. Vale la pena di essere visitato, è stato costruito nel 1666 e da qui sono passati i poeti maledetti, i Rhymers Club, come Ernest Dowson e Lionel Johnson. Quest'ultimo sembra che morì cadendo da uno sgabello dello stesso pub. Era facile incontrare anche Oscar Wilde e Charles Dickens. Un luogo ricco di segreti.

A Northumberland Street si trova il The Sherlock Holmes,un pub progettato e arredato come nel celebre romanzo. Il primo piano è proprio una replica della sala dove il dottor Watson teneva i suoi libri e le sue bottiglie. Campeggia anche un ritratto dell'autore in una delle sale di questo curioso stabilimento londinese. Dylan Thomas invece preferiva il The Fitzroy Tavern, al 16 di Charlotte Street, dove si ubriacava e scriveva le sue poesie, forse approfittando dell'ispirazione etilica. Ma sono passati di qui anche Virginia Wolf, George Orwell e George Bernard Shaw.

Il The Pillars of Hercules, un piccolo locale in Greek Street, è frequentato da romanzieri come Ian Mc Evan, Julian Barnes e Martin Amis. In Buckingam Palace Road al numero 99 nel quartiere Victoria si trova la celeberrima Shakespeare Tavern, un locale dove tutto ricorda il famoso drammaturgo e il suo modo di comunicare. Passava molte ore attaccato alla bottiglia al Globe Theatre. Questo pub è anche ristorante e si possono gustare ottimi piatti tradizionale inglesi con birra a volontà.

 

Paolo Carnevali


 

 

"WHEN I ASK TO LISSEN"

PETER KAHN, MALIKA BOOKER e NICK MAKOHA

 

 

 

Una lettura speciale che celebra il collettivo di scrittori come Malika's Kitchen, con la partecipazione del poeta Peter Kahn. A questo evento, Peter sarà affiancato da Malika Kitchen, Malika Booker, Nik Makoha.

 

Peter Kahn è socio fondatore di Malika's Kitchen e co-fondatore del London Teenage Poetry Slam. E' stato insegnante di scuola superiore all'Oak Park River Forest High School di Chicago e recentemente ha insegnato alla Roosevelt University di Londra. Ha fondato il programma di formazione sull'apprendimento della parola comunicata. Ha curato The Golden Shovel Anthology: New poem Honoring Gwendolyn.

(il 27 giugno 2018)

 

Makika Booker nata a Londra da genitori della Guayana e Grenada. Scrittrice e artista multidisciplinare, il cui lavoro abbraccia la letteratura, educazione e arti trasversali.E' docente di scrittura creativa e il suo lavoro è intriso di metodologia di ricerca antropologica e radicato nella narrazione.

 

 

Arrival

 

When I saw your father, before your birth,

I saw a boulder, its broad chest teetering

on a slope, awkward as his skin stratched

and cracked, losing its old self.

I saw him weigh each decision carefully,

his life mission sharpened like a pencil.

I saw him testing father on his tongue,rolling it

in this mouth like hot liquid and squinting at its burn.

As you stretched your mother's stomach,

so he stretched. He shed parts to prepare.

I saw a man naked and unsure, rolling daddy

around his tongue,preparing like a raw trumpeter

stretching abstrat notes, creating jazz.

 

 

 

Arrivo

 

Quando ho visto tuo padre,la prima volta,prima che tu nascessi,

ho visto una roccia, il suo petto possente vacillare

su un  dolce pendio, goffo, mentre la sua pelle si tirava

e si rompeva,liberandolo dall'uomo che era stato.

L'ho visto soppesare ogni decisione,con cura,

la sua missione di vita affilata come una matita nuova.

L'ho visto sperimentare la parola padre sulla lingua,

facendola rotolare nella bocca come un liquido caldo,

strizzando gli occhi per quanto bruciasse.

Mentre tu allargavi il ventre di tua madre,

allargavi anche il suo. Abbandonò una muta in attesa di te.

Ho visto un uomo,nudo,senza difese,che rotolava la parola "padre"

sulla lingua,preparandosi come un novello trombettista,

dilungandosi su note astratte, creando jazz.

 

 

Nick Makoha è uno scrittore dinamico,nato in Uganda è fuggito con sua madre a causa delle implicazioni politiche emerse dalla guerra civile durante la dittatura di Idi Amin. Ha vissuto in Kenya,Arabia Saudita e attualmente risiede a Londra. E' uno dei dieci poeti contemporanei nel Regno Unito ad essere stato selezionato per il programma di sviluppo di Spread the Word's Complete Works. Durante il programma è stato mentore dell'eminente poeta George Szirtes entrambi scrittori in esilio. Sta lavorando per creare un archivio digitale online approfondito dall'esperienza di "Metic" di Black British Writers al fianco di Mama Dooley e del prof Joan Anim. Il termine "Metic", usato per la prima volta da TS Eliot si traduce come stranieri residenti, le cui alleanze sono divise tra la loro terra e il nuovo paese.

Interessante l'idea di trasformare il rapporto delle persone con il linguaggio, in quanto non esiste solo un contatto con la pagina scritta. La ricerca dell'eccellenza nella propria vita, funziona non solo come una buona idea, ma come un modo di essere. Quando le persone si sentono appartenenti, possono diventare uno strumento di cambiamento sociale e catalizzare l'economia creativa all'interno delle comunità internazionali. le poesie di Makoha dimostrano il miglior modo di testimoniare "la riparazione di disastri". In termini narrativi, rivela le verità vissute della guerra civile in Uganda con una incrollabile curiosità su come le persone si comportano in situazioni estreme e questo rivela anche le capacità umane comuni di indulgere a visioni grandiose.

 

 

 

Promise to my unborn son

 

It used to be enough, to be my father's son,

until he was gone. Neither of my two languages

coluld reach down the phone and ask him to stay.

Even when we lived in the same city. His voice only

ever spoke to me about the news. So when your mother

told me, our second child will be a boy. I panicked.

There were no memories show me

how to love you and I knew a day would come when

I would stare back at you- without word

like faces on the billboards of the Barking Road.

This road will always lead you home.

It is important to be from somewhere.

I am Ugandan, living in the East End of London.

At your birth, look for me. My voice will be a river

flowing from my mouth, waiting to tell you-everything.

 

 

 

Promessa al mio bimbo non ancora nato

 

Era abbastanza,essere figlio di mio padre,

finchè non se ne fu andato.Nessuna delle mie due lingue

potrebbe raggiungere il telefono e chiedergli di restare.

Anche quando vivevamo nella stessa citta. Solo la sua

voce mi parlava di notizie. Quindi quando tua madre mi ha detto,

il nostro secondo figlio sarà un ragazzo,mi sono lasciato prendere dal panico.

Non c'erano ricordi da mostrarmi

come amarti e sapevo che sarebbe arrivato un giorno

e ti avrei guardato senza parlare

come facce sui cartelloni di Barking Road.

Questa strada ti condurrà sempre a casa.

E' importante essere da qualche parte.

Sono ugandese, vivo nell'Est End di Londra.

Alla tua nascita, cercami. la mia voce sarà un fiume

che scorre dalla mia bocca, in attesa di dirti tutto.

 

Sono certo che questo evento farà riflettere sull'accettazione del diverso, sconfiggerà le paure.....

 

Paolo Carnevali

 

 

 

Nel panorama delle riviste, la London Review of Books rappresenta sicuramente una pubblicazione letteraria culturale di successo e non solo in Inghilterra. E' un periodico letterario e politico fondato nel 1979 da Karl Miller e attualmente guidato da Mary Key Wilmers, professoressa all'University College London.

Diventa indipendente nel 1980, precedentemente era distribuito con The New York Review of Books. Fondata durante il blocco di gestione del Times, nel giugno del1979 Frank Kermode scrisse un pezzo nell'Observer suggerendo che una nuova rivista riempisse lo spazio lasciato dalla temporanea assenza del supplemento letterario del Times. Il primo numero comprendeva brani di K. Miller, J.Bayley su William Golding e W. Empson su "A Midsummer Night's dream" e poesie di Ted Hughes e Seamus Heaney.

Gli uffici si trovano agli ultimi piani di una residenza cittadina vicina al British Museum. Se non si vuole prendere l'ascensore, veramente piccolo, si salgono cinque rampe di scale tappezzate di marrone per arrivare in una stanza illuminata, con molte persone sedute davanti ai propri computer, circondati da libri e un'aria dedita al lavoro. Dalle finestre di un lato della stanza si possono notare gli alloggi infermieristici dell'University College Hospital. Dall'altro lato invece le finestre guardano la bella guglia della chiesa di Hawksmoor. Ormai la London Review of Books è diventata una attrezzata rivista che influenza il pensare culturale del mondo. Leader per recensione di libri e idee. Pubblica due volte il mese, offrendo uno spazio ad alcuni dei migliori scrittori, per esplorare un'ampia varietà di argomenti in dettagli esilaranti, dalla cultura alla politica, la scienza, storia e filosofia. Oltre a saggi e recensioni, ogni numero contiene anche poesia,una rassegna di mostre ecc. ecc. Gli abbonati hanno un accesso illimitato a quasi 15.000 articoli dell'archivio digitale. Il sito web presenta un blog regolare e un canale di contenuti audio e video, inclusi i pod cast, interviste agli autori e notizie salienti del programma di eventi presso il London Review Book shop, dove c'è il gusto impeccabile del ritrovo giusto, un luogo amato e preferito per trascorrere il tempo in compagnia di scrittori e lettori.

Un angolo a Bloomsbury a due minuti dal Britisch Museum dove si possono gustare ottimi panini tra i più fantasiosi del centro di Londra, insalate e torte accompagnati da ottimi tè. Un'espressione culturale del caffè appartenente al 21° secolo.

La rivista genera anche polemiche, ma gli argomenti provocatori sono trasmessi con un sufficiente spazio di respiro. Oppure l'introduzione di una serie di Winter Lecture: discorsi tenuti da scrittori su un particolare argomento e poi stampati a tutta lunghezza come un saggio. Il contrario del fenomeno twitter, con la sua enfasi sulle reazioni istantanee e sui gruppi opinionisti che bruciano la riflessione. Per tutto questo la rivista fa fatica e deve la sua esistenza anche alla generosità della stessa Wilmers. Agli scrittori non viene data molta scadenza, non sono esigenti con i tempi e gli editori si prendono molta cura delle copie. Ogni pezzo viene controllato e le bozze restituite allo scrittore con suggerimenti e domande.  La rivista va in stampa il venerdì sera e lo staff è già presente nelle prime ore. Una critica che spesso viene fatta è quella di pensare che la gestione sia esclusiva di una certa intelighentia della London North e che le presenze femminili non sono aumentate negli anni, ma non c'è dubbio che la presenza della Wilmers al timone, è piuttosto formidabile: una donna di ferro.

 

P. Carnevali

 

IL MATRIMONIO REALE

 

Milioni di persone hanno guardato il matrimonio reale ricco di spirito americano, nello splendido scenario del Castello di Windsor. La dimensione emotiva che coinvolgeva, emozionava e permetteva di identificarsi in una favola ben vissuta che a modo suo è persino femminista, perché niente è più femminista credere nell'impossibile e trasformarlo in realtà. La felicità non consiste nella tensione, ma nel suo alleviarsi: "I sogni son desideri/chiusi in fondo al cuor/nel sonno ci sembrano veri/e tutto ci parla d'amor/se credi chissà che un giorno/non giunga la felicità..../non disperare nel presente/ma credi fermamente/e il sogno realtà diventerà!/. Cantava Cenerentola.

Il bisogno di simboli, lo spettacolo gigantesco in una bellissima giornata dipinta dai colori della primavera inglese che stabilisce un cambio di spettacolarità, la psicologia delle masse che mette in evidenza la propria forza mediatica scenografica e non solo. E allora cerchiamo di trovare dei significati: la maledizione del popolo che comincerà la critica, le folle incantate riunite in una tradizione questa volta aperta alla modernità, le buone intenzioni di donare tutti i regali in beneficenza, un talismano contro l'invidia del io sono come tutti e tutti possono essere come me in questa romantica storia.

Il potere dell'amore che può aiutare e guarire come nient'altro può fare, quell'essere gli uni per gli altri dei buoni compagni di viaggio sui diversi sentieri della vita, raccoglie un potere innato di sollevarsi e liberarsi. particolarmente taglienti le parole del vescovo Michael Curry: "Dio non ha fatto di nessun uomo un'appartenenza di classe prima o seconda, ha detto venite a me e non ha limitato l'amore".

Aprirsi all'altro è un segno di speranza e dobbiamo impegnarci a terminare l'abuso del potere che affligge la chiesa, la cultura, le istituzioni ecc. ecc.

La diversità di questo matrimonio reale rileva una Gran Bretagna molto differente dal lontano 1981 con quella che sembrava essere la fiaba tra il principe Carlo e Diana. Ci sono stati molti matrimoni, ma questo sembra molto diverso. La monarchia si rinnova, il futuro sembra aprirsi alle relazioni razziali anche nella casa reale, come nella Londra multi-etnica e simile ad una legione straniera....

E il sogno di tutte le ragazze "qualsiasi" che osservano la favola moderna di Cenerentola sembra essere  una buona cosa, nell'alimentare i propri sogni. Riguardo a questo evento ognuno credo abbia il diritto di esprimere il proprio giudizio, quindi la scena mediatica poteva lasciare spazio ad una cerimonia certamente privata, invisibile, ma c'è da chiedersi se un simbolo che pone il problema di classe su una rete di privilegi che supportano questa meritocrazia e invece io cittadino "suddito" veramente nato per essere governato? Questo rimane certamente una propaganda verso la legittimità della monarchia e della sua rilevanza. Coloro che sostengono che Dio ha ordinato che debbano  governare su tutti gli altri, dovranno preoccuparsi della credibilità. Nonostante tutto questo, la monarchia sembra al sicuro, la metà dei britannici pensa che sia positiva. Data la natura polarizzata della cultura politica e l'assurda figura nel mondo dopo il voto Brexit, istituzioni come la monarchia possono essere rassicuranti per molti. E i reali hanno capacità di adattare i loro diritti d'élite all'umore popolare.

Ci sono matrimoni in cui non si conoscono gli sposi e ai quali mi piace interessarmi, al fatto che un cammino di unione , riservi segreti, misteri ecc. ecc.... e che anche per questi "anonimi" quel giorno possa essere principesco, un fatto universale che rivaleggia con l'umanità ed ecco che la famiglia reale può addolcire per un giorno attraverso un evento d'amore "mediatico", il sogno di milioni di cenerentole. Anche ambire ad un sogno è un diritto, e una favola a volte comprensibile.

 

Paolo Carnevali

 

In questo mese di maggio

al The Poetry Cafè

il programma propone

eventi di poesia nel cuore di Londra. I punti salienti includono "Il lancio di Foothold" di Pam Zinnemann-Hope,   "Corrupted Poetry" che esplora gli spazi attraverso la poesia, l'arte e la fotografia. Proiezioni di films per studiare in un'atmosfera rilassata e amichevole discussioni e conferenze. Lunedì 14 Maestri del cinema: Woody Allen. Robert Altman, David Lynch. Lo stesso giorno 7-9 pm £11,07  "Non essere gentile :International Dylan Thomas Day", per celebrare Do not go gentle attraverso le stesse parole di Dylan Thomas, il suo orrore mentre osserva la terribile gravità della Grande Depressione, l'ascesa dell'estrema destra, così come le disuguaglianze dei ricchi e dei poveri nella società. Questo sarà intervallato da poeti contemporanei la cui stessa poesia è stata usata per sfidare, protestare e ispirare il cambiamento. Ospitato dalla nipote di Dylan Thomas, Hannan Ellis e dai contributi dell'attore Guy Masterson. John Goodby, direttore di The Collected Poems di Dylan Thomas e del giornalista e scrittore Hilly Janes la cui biografia, The Three Lives of Dylan Thomas, sarà presentata in una nuova edizione in brossura dell'evento.

Mercoledì 16 "Laboratorio di poesia dell'inchiostro dello scrittore in esilio". Offerto da Catherine Temma Davidson. Discussione di poesia, esercizi di scrittura, feedback e sviluppo. Si leggono poesie di scrittori di tutto il mondo, molti dei quali membri di Exiled Writers Ink.

L'esposizione che si terrà al Cafè, sarà di Dorothy's Colour, una collaborazione con la poetessa Sarah Corbett e l'artista visiva Zoe Benbow che si ispira alla loro residenza al  Wordsworth Trust, Grasmere, nel 2017 seguendo le orme di Dorothy Wordsworth. Questo "Camminare" li portò in giro per la valle di Grasmere, le poche miglia verso Ambleside o intorno a Loughrigg Fell, dove Wordsworth piaceva fantasticare. Una serie di dipinti e disegni intrecciati con una sequenza di poesie stampate su pannelli colorati, creano una conversazione a tre. Il poema di Corbett, "A perfect mirror", il titolo di una frase di Dorothy che descrive  Lake Grasmere. Collega le linee del diario con frammenti di immagini e osservazioni simili a riviste. Le poesie lavorano in tandem con dipinti che evocano sia la superficie che la profondità, incoraggiando lo spettatore a entrare nel paesaggio, nel luogo e nel momento. Nel suo diario Dorothy descrive la vita quotidiana dei poeti dei laghi, muovendosi tra il domestico (rammendo vestiti, cucina, sbucciando piselli) e il profondo (visioni, ispirazioni, osservazioni minuscole) con una voce immediata e diretta di ricordi contemporanei. Dorothy porta l'epico paesaggio in un'afferrabile vicinanza.

Il lavoro di Zoe fa uso dell'astrazione per portare lo spettatore in una relazione con il paesaggio che è "intimo". La poesia di Sarah è radicata nelle immagini naturali e fa uso di pratiche sciamaniche per entrare nel visionario. Sia il poeta che l'artista visivo iniziano la loro pratica camminando, vagando e sognando ad occhi aperti. Dorothy Wordsworth è una delle prime donne a camminare in libertà e azione.

Molto interessante anche fare una visita alla Galerie Thaddaeus Ropac ,Ely House 37 Dover St,Mayfair tra Covent Garden e Buckingham Palace per vedere la mostra " Joseph Beuys" :figura profetica ed emblematica, utopista messianico, artista sciamano, ritenuto l'artista tedesco più anticonformista degli ultimi decenni.Sempre con il suo cappello di feltro, un totem intriso di significati. Fu pilota dell'aviazione tedesca, il suo aereo cadde oltre le linee nemiche, trovato moribondo e semi congelato fu salvato da nomadi tartari che lo curarono avvolgendolo in grasso e pelli di feltro. E' da questa esperienza che trasse l'ispirazione della sua arte.Terminata la guerra terminò gli studi e divenne professore all'Accademia di Dusseldorf. Anticipatore del Movimento dei verdi in Germania. Un personaggio atipico rispetto le correnti artistiche, può essere definito un minimalista dell'arte povera concettuale. Il suo bisogno di comunicare, sembra avvertire che l'umanità è condannata a subire la crisi ecologica, ad essere esposta ed indifesa. L'abisso tra nazioni ricche e quelle povere tormentate da umiliazioni e violenze, dai poteri economici.

Appena uno entra, c'è disperazione nel vedere quelle opere tragiche, ma con grande profondità e volte alla redenzione. C'è un violoncello coperto di feltro grigio, decorato con una croce rossa. Vicino è appeso un abito di feltro di colore tenue, come un letto da campo avvolto in feltro.

 

Paolo Carnevali

 

 

Come ogni anno si è svolta a Londra La Fiera del Libro, uno degli eventi culturali molto amati da lettori, librai e editoria dal 10 al 12 Aprile. Si è tenuta all'Olympia London in Hammersmith Road in Kensington. Conferenze e seminari, workshop e programmi educativi, molti stand e proclamazione di premi che hanno fatto immergere nel mondo della cultura e del business letterario. Un ambiente vivace e stimolante che come ogni anno si è rinnovato agli occhi dei visitatori.Quest'anno c'è stato il lancio del premio UK Book blog Awards, un'iniziativa dedicata ai book blogger, agli influencer e tutte quelle figure professionali che ruotano intorno al mondo dell'editoria nell'era dei social network e degli smartphone.

Interessanti anche i molti incontri dedicati alla traduzione, per esempio la conferenza "Bringing the World to Your Bookshelf: The Art/Importance of translating Fiction for Children and YA".

L'editoria internazionale ha approfondito il fenomeno dei populismi e la vittoria di Trump, la casa editrice Verso Book per esempio ha pubblicato un'inchiesta di David Neiwert con il titolo Alt-America che indaga la diffusione dell'estrema destra negli Usa e il ruolo svolto nell'elezione presidenziale. Le tendenze editoriali del momento sicuramente: l'Islam, l'Isis e l'estremismo religioso. The  Collapse of Nations and Revolution in the Middle East di Simon Mabon e Stephen Royle legato ai temi del conflitto siriano.

Tra i libri di viaggio, c'è un testo  di Richard Owen, un corrispondente del The Times in Italia, dal titolo Hemingway in Italy di prossima pubblicazione anche in italiano. Molta attrattiva l'ha avuta il libro della popstar inglese Jarvis Cocker con molte case editrici  a contendersi il testo dell'ex cantante dei Pulp, mentre tra le letture per il prossimo anno un nuovo JRR Tolkien The Fall of Gondolin uscirà in agosto il nuovo romanzo dell'autore del Signore degli Anelli. La caduta di Gondolin racconta la storia di Tuor, uno degli elfi Naldor, che ritorna nella patria del suo popolo per tentare di salvarlo dal malvagio Morgath. Quattro libri di Naomi Anderman in uscita dal 2019 in poi, ricordiamo il romanzo femminista bestsellerThe power,che pubblicherà una raccolta di racconti, un libro di saggistica e due romanzi.

In settembre uscirà Norman People di Sally Rooney che dopo il successo al debutto con Conversation with Friend, l'autrice irlandese ambienta questo nuovo romanzo nel Trinity College di Dublino. Sempre in settembre Old Toffer's Book of consequential dogs di Christopher Reid, un seguito di Old possum al Book of Pratical cats, che è nato quando  Reid è stata chiamata da TS Eliot per ampliare un'idea che il poeta aveva dopo una sua conversazione con il suo autista.

"What Love Teaches Me" di Ziauddin Yousafzai, sarà un romanzo profondamente personale del padre di Malala Yousafzai, un memoriale che documenta la sua infanzia in un Pakistan molto patriarcale e di come è venuto a combattere per l'educazione delle ragazze insieme alla sua famosa figlia. Divertenti le avventure accidentali del centenario di Jonas Jonasson, un romanzo a fumetti di grande successo dello scrittore svedese. L'uomo di cento anni che esce dalla finestra e scompare per trovare altri suoi coetanei coinvolti in una crisi diplomatica che riguarda Kom Jong-Un e  Donald Trump. Invece Jannette Winterson, fa una rivisitazione moderna del romanzo di Mary Shelley  Frankissstein in bilico con la sessualità e la tecnologia. Interessante un libro di memorie del batterista dei Talking Heads di Chris Frante che esplora come ha formato il gruppo con David Byrne e Tina Weymouth negli anni 80.

Middle England di Jonathan Coe, reintroduce personaggi di The Rotters Club e The closed Circle per esplorare la vita pubblica e privata britannica dagli anni 2010 ad oggi. Molto successo anche per il romanzo di Rosa Ventrello "Storia di una famiglia per bene", sarà tradotto in diversi paesi e potrebbe diventare un bestseller internazionale e sta ricevendo interessanti proposte per la trasposizione cinematografica. Tra i 40 editori italiani che hanno partecipato alla fiera, si è contraddistinta la Nave di Teseo che si è aggiudicata i diritti per l'Italia del nuovo libro di Thomas Piketty  "Viva la sinistra americana". Importanti apprezzamenti sono stati per Michel Houellebecq e il suo "In presenza di  Schopenhauer".

 

Paolo Carnevali

 

Qui in Inghilterra è uscita una nuova edizione di The Peace of Wild Things di Wendell Berry. E' pubblicata da Penguin £8.99. Proprio questo testo, veniva letto in una serata di lettura al the Poetry: è il lavoro di un out doors man (un uomo all'aperto) che tende ad osservare la quiete della natura.

 

         The Peace of Wild Things

 

 

When despair for the world grows in me

and i wake in the night at the least sound

in fear of what my life and my children's lives may be,

I go and lie down where the wood drake

rests in his beauty on the water, and the great heron feed,

I come into the peace of wild things

who do not tax their lives with forethought

of grief. I come into the presence of still water.

And I feel above me the day-blind stars

waiting with their light. For a time

I rest in the grace of the world, and am free.

 

(Quando la disperazione per il mondo cresce in me

 e mi sveglio nella notte al minimo suono

 per paura di quello che possono essere le vite dei miei figli e della mia vita,

 vado a sdraiarmi dove il drappo di legno

 riposa nella sua bellezza sull'acqua, e grandi aironi.

 Vengo nella pace delle cose selvagge

che non tassano le loro vite con la previdenza

 del dolore. Vengo in presenza di acqua ferma.

 E sento sopra di me le stelle cieche che

 aspettano con la loro luce. Per un pò

 riposo nella grazia del mondo e sono libero)

 

 

 

Il dono di Berry, come agricoltore del Kentucky e scrittore, è radicare se stesso come un albero, non per comandare la natura ma per custodirla. E penso che sia fantastico vedere queste poesie come una forma di lavoro manuale. Di lavoro necessario. Il poema del titolo-il suo più noto-è, al tempo stesso, una preghiera profana. La lingua leggermente ecclesiastica, che potrebbe non essere per tutti i gusti, anche se c'è piacere nel vedere la chiesa e il prato che si uniscono armoniosamente. Berry trova ripetutamente un rimedio in natura. E' il maestro del tempo lento (come dice Keats). In questa scrittura costante nulla è forzato o affrettato. E' come se la stagionalità avesse assunto la forma delle poesie,un giro diurno,un modello mortale,un riconoscimento che il rinnovamento avvenga al di là di qualsiasi poeta o penna. Il melo che si trova all'inizio della collezione ne è testimone,in bilico tra incidente e design: "L'albero si solleva/ nel giardino, il/ammasso del suo verde/fogli dimezza la luce/dichiarando l'inalterabile/congruità e forma/della sua crescita casuale/"

La parola "casual"è la chiave. In nessun punto Berry è coinvolto in un idillio voluto, calcolato o illuso. E ci sono solo due impostazioni regolari per la sua poesia: solitudine all'aperto e insonnia di notte. Anche le paure abbondano e non sempre riesce a distogliere la sua mente dalla poesia per danni irreparabili,dalla paura che la natura sia in un periodo mortale.Sa che questo fa parte del quadro, a differenza di Hopkins, non può ignorare i pericoli del cambiamento climatico. Affronta questa angoscia nello stesso modo onesto e livello con cui registra la gioia. Cosa deve fare un uomo per essere a casa nel mondo si chiede Berry? Le sue risposte sono sempre chiare e coerenti.

Molto ammirato come scrittore, ma anche ambientalista fino dagli anni 60. Continua a gestire la fattoria di Port Williams nel Kentucky, dove vivevano suo padre e suo nonno. Devoto agli spazi verdi, alla famiglia, alla autosufficienza contadina. Il suo sentimento contro la guerra del Vietnam e modula in accorati attacchi alla modernità. Non possiede un telefono, non usa la posta elettronica e non concede spesso interviste. Protegge con cura la sua privacy. Erede di una tradizione di poeti attivisti e fuori dal circo letterario della così detta apparizione visiva. Un mondo dove manca sempre più la capacità di ascolto, anche per la natura oltre che per il prossimo e a volte anche per se stessi.

Un poeta sensibile  e più attento a ciò che lo circonda e avviene in lui:nella sua mente e nel suo cuore. Alla ricerca di un silenzio  che esalta e fa riconoscere le piccole cose. Particolare non di poco conto,la sua amicizia con Thomas Merton,il monaco-trappista scrittore "della montagna dalle sette balze".

Le sue poesie brillano per una saggezza che ha riflettuto profondamente sulla paradossale stranezza e meraviglia della vita. Il parlare di "responsabilità" e una partecipazione attiva e consapevole verso le arti della vita: siano quelle di comporre una poesia,lavorare la terra,crescere la famiglia. Tutto questo amando. Disarmante nella sua apparente semplicità,ma potente,perché la vita è un dono. Dopo gli studi di letteratura inglese all'università del Kentucky, insegna letteratura e scrittura creativa in molte sedi universitarie statunitensi, per ritornare nel 1965 nel suo Kentucky a fare l'agricoltore.  Interessante il suo saggio sull'economia "per la libertà di giudizio e l'autonomia di coscienza". Un esempio è la poesia "come essere un poeta".

Negli anni 70 trascorre un periodo a Firenze,dove insegnava inglese, avevo 13 anni e non ho avuto la fortuna di fare un'incontro con questo poeta che forse in quel periodo non attraeva un adolescente irrequieto. Un poeta che sta dalla parte della lentezza e dei particolari, dunque dei valori veri. Non siamo niente senza la terra. Gli uomini di cui scrive, sembrano essere fragili e appartenere ad un mondo in estinzione. Abitare un territorio e viverlo profondamente è come scrivere. L'uomo che vive in piccoli gruppi sembra essere migliore e "fare comunità" è un pezzo bellissimo dell'interpretazione della nostra vita. In un poema intitolato The Contrariness of the Mad Farmer, descrive l'andare contro il grano della religione organizzata-di dire no a dire di si,di nascondere per dare. Il poema è una affermazione di un'individualità apparentemente maleducata,ma soprattutto un riconoscimento che le prescrizioni deviano la spontaneità: "Quando mi hanno chiesto mi piacerebbe contribuire/ho detto di no,e quando hanno raccolto/più del necessario,ho dato loro quanto ho avuto"  E' difficile leggere bene queste poesie, sono troppo silenziose, solitarie, interiori. Non vogliono essere proiettate più di quanto il folle agricoltore Berry voglia andare con il grano degli altri. E mentre ci sono molte cose che la poesia di Berry non fa, la sua capacità di radicare se stesso-e noi-non ha rivali. Le Wild Geese finiscono: " E preghiamo, non per la nuova terra o il paradiso,ma per essere calmi nel cuore e con gli occhi chiari. Ciò di cui abbiamo bisogno è qui."

Non bisogna cadere nell'alienazione dell'individuo, le idee di Berry poeta e filosofo, risvegliano l'istinto atavico che è in ognuno, le nostre radici, le cose semplici della vita.

 

Paolo Carnevali

ll Tate Modern di Londra presenta una delle mostre più complete dedicate all'opera e al genio del pittore-maledetto Amedeo Modigliani. Il progetto curato da Nancy Ireson, organizzatrice di eventi alla galleria londinese, sarà aperto al pubblico fino al 2 Aprile 2018. Ingresso £19,70 orario 10 / 18 venerdì 10 / 22 sabato.

Nel 2015 presso l'Estorick Colletion of Modern Art nel quartiere di Islington, ci fù una mostra dedicata all'artista livornese,ma era incentrata soprattutto sui suoi lavori giovanili su carta. Così i britannici e i molti turisti, potranno ammirare circa 100 opere tra dipinti e sculture,tra cui il celebre "Grande nudo disteso" del Moma di New York e il "nudo seduto" del Royal Museum of time Arts di Anversa. Le opere di Modigliani furono censurate in Gran Bretagna nel 1917 e adesso dopo quasi un secolo tornano per la gioia del pubblico londinese.

Modigliani arrivava a Parigi nel 1906 diventando un genio creativo del xx secolo, con le sue donne dai colli allungati. Nonostante la sua breve vita è stato un grande lavoratore prima di essere stroncato dalla tubercolosi e dall'alcool e le droghe.

Nella prima sala troviamo con una maschera di Pierrot (Selfportrait as Pierrot,1905) che rileva quel suo carattere tormentato,la sua malinconia che lo accompagnò sempre con l'irrequietezza del voler vivere. Romanticismo e depressione, trasgressione. Nelle sale dalle pareti turchesi troviamo ritratti di protagonisti del'900, possiamo riconoscere Picasso, Jean Cocteau, Max Jacob,Diego Rivera ecc.

Poi una sala speciale per le sculture: teste femminili con occhi a mandorla e le tante donne della sua vita; i ritratti della scrittrice Beatrice Hastings, Jeame Hebuterne, la giovanissima moglie. Il grande amore che si concluse tragicamente e unito oltre la morte.

Infine i 12 nudi che gli costarono l'arresto per indecenza nel 1917 proprio in Gran Bretagna. A conclusione il periodo trascorso nel sud della Francia, dove trovò rifugio alla grande guerra con amici pittori e la moglie. Particolare il ritratto del "Boy in short pant".

L'ultima sala il "Self portrait" del 1919 che traspare l'artista ormai malato, con un volto scavato,gli occhi a mandorla vuoti, i lineamenti del suo fascino perduti con la tavolozza dei colori in mano. Ormai leggenda. Molto emozionante e assolutamente da non perdere, la sala "The Ochre Atelier": grazie alla tecnologia virtuale, sarà possibile immergersi realmente nello studio parigino di Rue de la Grand Chaumiere, a Montparnasse ed esplorare gli oggetti che lo circondarono.

 

Paolo Carnevalil

Lo sguardo della statua  "Jeanne Hébuterne" 1918 di Amedeo Modigliani resta famosa e pochi artisti hanno trasmesso con spirito poetico l'eccessiva familiarità verso la sua opera pittorica. L'ampia retrospettività dei dipinti esposti alla Tate Modern consente ai visitatori di percepire la profondità dell'artista. Una mostra da non perdere.

 

 

EXILED WRITERS INK: ACTION FOR THE SILENCED OF SYRIA

Syrian and International poets and musicians for peace in Syria

 

Lunedì 8 Gennaio 2018 alle ore 19.30/22.00  Entrata £ 5,00

 

Poeti e musicisti siriani e internazionali saranno presenti al The Poetry Café con "Inchiostri degli scrittori esiliati" un'azione contro il silenzio per la Syria. Ci sarà Malak Soufi, poeta e giornalista. All'apertura del Festival Internazionale di poesia all'Avana (Cuba) nel 2016,ha fatto appello per opporsi alle violenze in Syria attraverso la forza della poesia. E' redattrice di due antologie: "Madre" e poesia di rifugiati a Lesbos "Salt Boundaries".  Shie Raouf, nativa di Slemani in Kurdistan, potente poetessa performativa con sede a Londra. Hussameddin Mohammad autore e traduttore di libri creativi, politici e autobiografici come:"Poisoned Kohl"(poesie e racconti). E' vice-presidente della Syrian Writers Association, caporedattore della rivista "Awraq" a Londra. Fondatore della casa editrice Al-Wàl.

Nada Menzalji poeta che ha studiato a Latakia (Syria) sua città natale, ma vive in esilio a Londra dal 1998 dove lavora come giornalista. Le sue raccolte poetiche sono uscite in lingua araba: "Petali appassiti per cena","Frutti di un poeta senza nome". Ed infine  Ghias Al Jundi, giornalista torturato durante cinque anni di prigione politica in Syria, riuscito a fuggire nel Regno Unito nel 1998. Lui stesso ha recentemente salvato i rifugiati in Grecia. Scrive anche belle poesie. Adesso vive a Londra e opera in organizzazioni nazionali e internazionali specializzate in diritti umani e libertà di espressione.

 

Paolo Carnevali

 

 

 

LONDON  TIME (London Symphony film)

 

L'orologio finale del mondo a Chelsea è una delle immagini più facilmente riconoscibili di "London Simphony" un nuovo film in bianco e nero diretto da Alex Barrett con il compositore James Mc William. L'orologio ha tredici ore e gira all'incontrario. Tuttavia la pellicola segue una cronologia adeguata che viene stabilita dall'ora di punta del mattino a quella di pranzo fino alle attività pomeridiane e serali.

Un omaggio al collage di monumenti e ponti di Londra, con i pub e altro. Il tempo cambia quando le barche che scendono lungo il Tamigi si alternano con le funivie che si muovono appena sopra con i treni che si allontanano tra il centro e la periferia. La London Simphony è stato girato in più di 300 luoghi,ed è il tempo il motivo centrale dello schermo. Gli orologi sembrano moltiplicarsi, mentre viene evidenziato il vecchio e il nuovo: le chiese,le lampade vittoriane,le costruzioni in vetro moderne. Questa convivenza sfida un susseguirsi di una Londra dove ogni novità ha i suoi precedenti. Questa circolarità viene evidenziata quando la pellicola ruota attorno al Cinema Museum di Kennington.Le cartoline d'epoca sembrano quelle del Foyer del Rio, il cinema Art Deco. E il Rio è a pochi passi dall'ambiente di The Girl Chewing Gum, i cui soggetti includono L'odeon Dalston, oggi demolito. Un po più avanti l'area aveva delle case d'epoca: una ambasciata, ora diventata una moschea, che appare a Londra Symphony accanto a sinagoghe, chiese. Una Londra ottimista e senza conflitti, una vera lettera d'amore per questa città. Le mode cambiano, a volte sono imprevedibili e così anche Londra, città di orologi imprevedibili rimane sempre in corsa con il suo tempo. Ogni luogo cattura lo spirito della città e sfrutta l'elemento umano.

Insomma, la vita 24 ore della capitale britannica in un film silenzioso, immerso nelle immagini bianco e nere, alquanto poetiche, mostrando come le vecchie tecniche aiutano i film-marker a realizzare film moderni. Sono immagini di poesia cinematografica che donano emozioni. Un film meditativo che celebra una città vibrante e visivamente stupenda.

London Symphony offre un viaggio poetico con istantanee di Londra come è oggi, è una celebrazione della sua ricca diversità culturale. Il film è stato riconosciuto con il premio Michael Powell per il miglior film britannico al Festival Internazionale del cinema di Edimburgo 2017. La release del progetto è stata lanciata con uno speciale screening presso il "Barbican Center" sede del cinema silenzioso di Londra, con la première live della composizione musicale di Mc William eseguita dall' Orchestra di San Paolo e il loro direttore Ben Palmer.

 

P.C.

 

Kazuo Ishiguro, è molto amato qui a Londra,per la capacità di descrivere i temi trascorsi della vita,i ricordi e quanto spesso nascondiamo quelli scomodi....

E' nato l'8 novembre del 1954 a Nagasaki in Giappone,ma si è trasferito nel Regno Unito quando era un bimbo di soli cinque anni. Un'emigrante ideale di questa megalopoli londinese che arriva da un impero periferico per adattarsi all'elasticità globale di Londra. Laureato in lettere e filosofia presso l'università di Kent, ha seguito corsi di scrittura creativa successivamente. Diventato perfettamente britannico,senza la nostalgia dei ciliegi in fiore,con uno stile letterario del tutto personale: i suoi temi ricorrenti sono la memoria,il tempo e le delusioni personali. E' un grande amante dei films e suona la chitarra molto bene. E' particolare il fatto che suoni Bob Dylan suo predecessore al Nobel. Preso d'assalto dai giornalisti e fotografi nel suo giardino di casa a Goders Green nella Londra Nord,quando ha ricevuto la chiamata del suo agente letterario,era in cucina a consumare il brunch. E non ha creduto alla notizia proprio fino a quando la stampa si è presentata per intervistarlo. Successivamente a rilasciato le interviste presso Faber and Faber ltd, in Bloomsburry House zona  Russell Square, con molta più calma e simpatia. Alle domande, ha dichiarato di essere molto sorpreso del Nobel per la letteratura,ma anche onorato. L'Accademia svedese ha motivato la sua "grande forza emotiva" e "l'abisso sotto il nostro senso illusorio in rapporto col mondo".

Poi K. Ishiguro ha detto che questo è un momento di grande instabilità mondiale,che abbiamo perduto la fiducia,non siamo più sicuri dei valori proposti,delle chiusure mentali che avanzano e dunque ha sperato che il suo riconoscimento possa contribuire al generare buona volontà e pace. Belle parole, certamente diplomatiche, ma conoscendo lo scrittore,parole sincere se pensiamo che viviamo sempre più internazionalizzati e dobbiamo assolutamente contribuire con buoni esempi alla salvaguardia del mondo. The remains of the day(Quel che resta del giorno)è il romanzo che lo ha reso celebre. Scritto sotto forma di diario dal maggiordomo Stevens,con una narrazione di evasiva faticosità. E' stato un romanzo di auto-inganno. Il ricordo del passato,il suo sacrificio per il lavoro e il rapporto con Miss Kenton,sempre sul punto di trasformarsi in storia romantica,l'ossessione del dovere, abile nel reprimere i sentimenti è diventato anche una celebre pellicola cinematografica. "Come mi ricordo...." è uno degli idiomi più usati e preferiti dello scrittore e trovo che i suoi incubi sembrano di origine kafkiana,con una accettazione passiva dell'esistenza che in ogni sua forma merita di essere vissuta.

Certamente sono da ricordare anche "Una vista pallida delle colline"(1982)"Un'artista del mondo fluttuante"(1986) con l'incombente incomprensione tra nuove e vecchie generazioni. "Non lasciarmi"(2005)che segna una svolta verso temi fantascientifici,ambientato in un presente alternativo. Sono infatti cloni umani creati in una scuola laboratorio per la donazione di organi. A mio parere,uno dei migliori romanzi degli ultimi dieci anni. In questo romanzo,ceduto alla cinematografia,si può notare anche la passione per la musica di Ishiguro. la musica svolge un ruolo di relazione tra i personaggi fantastica.

Dopo dieci anni di silenzio il suo ultimo romanzo: "Il gigante sepolto"(2015) dove una coppia di anziani viaggia attraverso un paesaggio inglese molto arcaico; vuole riunirsi con il figlio che non riescono a vedere da due anni. E' un romanzo che esplora con commozione la memoria e l'oblio,il presente e la fantasia della realtà.

Assieme a Salman Rushdie e Hamif Kureishi appartiene a quegli scrittori di origini diverse,ma che si sono integrati alla maniera che solo Londra offre, introducendo nella letteratura elementi stilistici nuovi. In particolare K.Ishiguro è così attento alle atmosfere,descritte con particolare cura,come facevano i romanzieri nipponici classici del passato, ma dentro un'atmosfera tipicamente britannica. Un'artista senza ego,con convinzioni profonde che descrive molto bene la commedia umana. La sua aria infelice,attenta e riservata,ma estremamente profonda,conforme alle sfumature di qualsiasi situazione. Un uomo spiritoso,amorevole e discreto in un mondo frenetico e instabile. Mi è capitato di incontrarlo al Centro di Carità di Cyreniens a Notting Hill dove si offre assistenza e alloggi a persone senza tetto,con disabilità di apprendimento e bisogno di salute mentale. Tra l'altro proprio qui ha conosciuto la sua compagna.

 

P.C.

 

EMERGENCY  POET

 

Poet emergency è il primo e unico servizio di pronto soccorso poetico mobile. Ed esiste solo qui a Londra. E' terapeutico e teatrale: il poeta di emergenza offre consultazioni all'interno di un'ambulanza e prescrive poesie come cura. La dottoressa con il camice bianco, viaggia nell'ambulanza dal 1970, accompagnata dall'infermiere "Verso" e "Poemedico".

I pazienti prendono parte ad una consultazione gratuita ed entro dieci minuti viene prescritto un personale poemetto al caso. L'anima ha bisogno di attenzione! Sembra essere questo il motto di questa dottoressa speciale, poetessa e scrittrice di nome Alma Deborah, è presente nei festival letterari e musicali, nelle biblioteche, scuole, pub.....eventi e matrimoni. Insomma, ovunque possa essere richiesta una urgenza con aiuto poetico.

E' un modo divertente e creativo di portare e avvicinare la poesia ad un vasto pubblico. La scrittrice infatti ha lavorato come assistente terapeuta per una serie di workshop di poesia e scrittura creativa, aiutando a comunicare. Una cura per la solitudine e la depressione: la "Biblioterapia" consiste nell'ascolto del paziente di turno, poi una volta individuati i sintomi, cerca la poesia più adatta al caso del paziente. Ogni incontro è una storia a se, che coglie le sfumature e gli umori delle persone con una certa leggerezza. In un mondo dove la gente non sa più ascoltare, penso che la dottoressa-scrittrice, abbia compreso che nel prossimo futuro questo sarà sicuramente un lavoro retribuito bene.

 

Paolo Carnevali

 

 

KATE TEMPEST

 

Tra le tante varietà di nuove voci giovani i testi poetici di Kate Esther Calvert ( Kate Tempest è il suo nome d'arte), che si è messa ispirandosi a Shakespeare, sono coraggiosi, attenti alle situazioni socio-economiche critiche, alle psicologie disastrate, alle emarginazioni. E' riuscita con il suo talento di ragazza prodigio, a scrivere canzoni, poesie e sceneggiature. E' nata nel 1985 a South London: una zona malfamata e brutta della città, ricevendo un grande esempio e determinazione dal padre che nonostante una famiglia numerosa, Kate ha cinque fratelli, il giorno lavorava come muratore e la notte studiava per diventare avvocato penalista, quando lei aveva otto anni. Una famiglia pratica che le ha insegnato come raggiungere gli obbiettivi. Kate Tempest, sembra avere preso molto dal padre in questo.

                                "How many yous have you been?

                                  how many,

                                  lined up inside,

                                  each killind the last?"

Lavora in un negozio di dischi a 14 anni, il "Deal Real" in Carnaby Street perchè non andava bene a scuola, soprattutto non amava le superiori. Però il suo insegnante d'italiano la invoglia alla lettura della poesia, così che a 16 anni lascia il liceo per iscriversi alla scuola di Arti Performative e Tecnologia di Croydon, laurendosi in letteratura inglese all'università di Londra.

Inizia a leggere i suoi testi nelle serate "open mic"(cioè col microfono libero) proprio in un negozio di musica hip hop di carnaby Street ed impara il rap. Non la fermano le sfide ancora una volta. I suoi maestri sono Kendriek lamar e i Wu Tang Clan, diventando una artista impegnata: cantando la Londra che lei conosce meglio. Nel 2011 il suo primo album e da questo momento è un  crescendo di successi!

Questo non le impedisce di dedicarsi anche alla scrittura, raccogliendo le sue poesie nel libro:"Everybody Speaks in its own way." Ricordo di avere assistito ad una performance di questa tenera ragazza dai capelli rossi e il sorriso dolce, proprio al "The poetry cafè".

la Royal Skakespeare Company le commissiona "My Skakespeare", una versione moderna della vita del poeta ed ottiene il prestigioso premio Ted Hughes: la prima ad averlo vinto sotto i 40 anni. nel 2014 la Poetry Society la inserisce tra i poeti della nuova generazione. Nonostante questo, non le piace l'esposizione mediatica, nobn si fa in tervistare e si concede esclusivamente al pubblico.Le sue performance possiamo definirle storie parlanti che analizzano la piovertà di classe, il consumismo sfrenato, l'intimità, ma sempre con modestia poetica. Sono mix di storie quotidiane pitturate di mitologia greca; soprattutto in "Brand New Ancients" spoken-opera.  

Ecco il suo ultimo lavoro.

 

       

 

         EUROPE IS LOST

 

Europe is lost,America lost, London is lost

Still we are clamouring victory

all that is meaningless rules

and we have learned nothing grom history

 

People are dead in their lifetimes

dazen in the shine of the streets

but look how the traffic keeps moving

the system's too slick to stop working

business is good. And there's bands every night in the pubs

and there's two for one drinks in the clubs

 

We scrubbed up well

we washed off the work and the stress

now all we want's some excess

better yet; a night to remember that we'll soon forget

 

all of blood that was shed for these cities to grow

all of the bodies that fell

the roots that were dug from the ground

so these games could be played

i see it tonight in the stains on my hands

 

The buildings are screaming

i can't ask for help though,nobody knows me

hostile and worried and lonely

we move in our packs and these are the rights we were born to

working and working so we can be all that we want

then dancing the drugs have got boring

well, sex is still good when you get it

 

to sleep, to dream to keep the dream in reach

to each a dream

don't weep, don't scream

just keep it in

keep sleeping in

what am i gonna do to wake up?

 

I feel the cost of it pusching my body

like i push my hands into pockets

and softly i walk and i see it, it's all we deserve

the wrogs of our past have resurfaced

despite all we did to vanquish the traces

my very language is tainted

with all that we stole to replace it with this

i am quiet

feeling the onset of riot

but riots are tiny though

systems are huge

the traffic keeps moving, proving there's nothing to do

 

It's big business baby and its smile is hideous

top down violence, structural viciousness

your kid are doped up on medical sedatives

but don't worry bout that, Worry bout terrorists

 

The water levels rising! The water levels rising!

The animals, the polarbears, the elephants are dying!

Stop crying. Start buying

but what about the oil spill?

Shh. No one likes a party pooping spoil sport

 

Massacres massacres massacres/ new shoes

ghettoised children murdered in broad daylight by those employed to

protect them

live porn streamed to your pre-teens bedrooms

gass ceiling, no headroom. Half a generatin live beneath the breadline

 

On but it's happy hour on the high street

friday night at last lads, my treat!

All went fine till that kid got glassed in the last bar

place went nuts, you can ask our Lou

it was madnass, the road ran red, pure claret

 

And about them immigrants? Ican't stand them

mostly, i mind my own business

but they're only coming over here to get rich

it's a sickness

England! England!  Patriotism!

 

And you wonder why kids want to die for religion?

 

Work all your life for a pittance

maybe you'll make it to manager

pray for a raise

cross the beige days off on your  beach babe   calendar

 

Anarchists desperate for something to smash

scandalous pictures of glamorous rappers in fashionable magazines

who's dating who?

Polico cash in an envelope

caught sniffing lines off a prostitutes prosthetic tits

and it's back to the house of lord with slappped wrists

they abduct kids and fuck the heads of dead pigs

but him in a  hoodie with a couple of spliffs_

Jail him, he's the criminal

 

It's the Bored Oftlt All generation

the product of product placement and manipulation

shoot em up, brutal, duty of care

come on, new shoes

beatiful hair

 

Bullhit saccharine ballads

and selfies, and selfies

 

And selfies

and here's me outside the palace of me!

 

Construct a self and psyhcosis

and meanwhile the npeople are dead in their droves

but nobody noticed

well actually, some of the emoji they posted

 

Sleep like a gloved hand covers our eyes

the lights are so nice and bright and lets dream

but some of us are stuck like stones in a slipsteam

what am i gonna do wake up?

 

We are lost

we are lost

we are lost

and still nothing

will stop

nothing pauses

 

We have ambitions and friends and our courtships to think of

divorces to drink off the thought of

 

The money, the money, the oil

 

The planet is shaking and spoiled

life is a plaything

a garment to soil

the toil the toil

i can't see an ending at all

only the end

 

How in this something to cherish?

When the tribesmen are dead in their deserts

to make room for alien structures

develop, develop

 

Kill what you find if it threatens you

 

No trace of love in the hunt  for the bigger buck

 

Here in the land where nobody gives a fuk.

 

 

 

 

 

 

L'Europa è persa,l'America ha perso,Londra ha perso.

ancora stiamo riavvolgendo la vittoria.

Tutto ciò che è regola inutile.

Non abbiamo imparato niente dalla storia

la gente è morta nelle loro vite

stupefatte nel luccichio delle strade.

Ma guarda come il traffico è ancora in movimento

il sistema è troppo slik per smettere di funzionare.

Il commercio è buono.

E ci sono gruppi ogni sera nei pub.

E ci sono due per una bevuta nei club.

E abbiamo lavato bene abbiamo lavato il lavoro e lo stress

e adesso tutto quello che vogliamo è un eccesso, meglio ancora,

una notte da ricordare che presto dimenticheremo.

Tutto il sangue che veniva affaticato per queste città cresceva.

Tutti i corpi caduti.

Le radici scavate dal suolo

quindi questi giochi potrebbero essere giocati

lo vedo stasera nelle macchie delle mie mani.

Gli edifici stanno gridando

non posso chiedere aiuto però, nessuno mi conosce.

Ostile, preoccupato, solitario.

Ci spostiamo nei nostri pacchetti e questi sono i diritti per cui siamo nati.

lavorare e lavorare in modo che possiamo essere tutto ciò che vogliamo

poi ballando la fatica.

Ma anche i farmaci sono noiosi.

Bhe, il sesso è ancora buono quando l'ottieni.

Dormire, sognare per mantenere il sogno raggiungibile

a ciascuno un sogno.

Non piangere, non urlare,

basta tenerlo dentro, continui a dormire.

Cosa devo fare per svegliarmi?

Sento il peso di spingere il mio corpo

come spingere le mani in tasca

e dolcemente cammino, lo vedo, questo è tutto quello che meritiamo.

I torti del nostro passato sono riaffiorati

nonostante tutto quello che abbiamo fatto per sconfiggere le tracce.

La mia stessa lingua è  contaminata.

Con tutto quello che abbiamo rubato per sostituirlo con questo,

sono calmo.

Sentendo l'insorgere della rivolta.

I disordini però sono piccoli.

i sistemi sono enormi.

Il traffico continua a muoversi, dimostrando che non c'è niente da fare.

perché è grande, bambino, e il suo sorriso è orribile.

Sopra la violenza, la perversità strutturale.

I tuoi bambini sono drogati da sedativi medici

ma non preoccuparti, preoccupati dei terroristi.

I livelli dell'acqua aumentano! I livelli dell'acqua aumentano!

Gli animali, gli elefanti, gli orsi polari stanno morendo!

Basta piangere. Inizia  a muoverti.

Ma per quanto riguarda l'uscita del petrolio? Silenzio...

Nessuno ama una festa che imbroglia lo sport.

Massacri, massacri, massacri e scarpe nuove.

I bambini ghettizzati uccisi in piena luce da parte di coloro che sono stati impiegati per proteggerli.

Il pomo in diretta ha trasmesso le tue camere da letto, il soffitto di vetro, senza spazio.

Mezza generazione vive sotto la linea di pane.

Oh. ma è un'ora felice all'altra strada.

Venerdì sera finalmente, ragazzi, il mio piacere!

Tutto è andato bene finché quel ragazzo è stato lasciato dietro il vetro, nell'ultimo bar.

Era follia, la strada era rossa, chiara e pura.

E su di loro immigrati?  Non riesco a stare in piedi.

Soprattutto mi tengo alla mia attività.

Sono venuti qui per rischiare, è una malattia.

Inghilterra!  Inghilterra!  Patriottismo!

 

E ti chiedi perché i bambini vogliono morire per la religione?

 

Va: lavora tutta la vita per un pizzico,

forse lo sarai un manager.

pregate per un rilancio.

Attraversare i giorni beige sul tuo calendario di bimbe da spiaggia.

Gli anarchici sono disperati per qualcosa da distruggere.

Immagini scandalose di rapper alla moda in riviste glamour

chi incontra chi?

politici con contanti in una busta.

Sniffano fuori le prostitute con le loro tette.

E tornato alla camera dei signori, con polsi e schiaffi.

rapiscono i bambini e scopano le teste dei maiali morti.

Mettilo in prigione, è un criminale, mettilo in prigione...

 

E' la generazione in cerca di collocazione e manipolata .

Sparare sopra, brutale dovere e cura.

Andiamo con nuove scarpe e bei capelli.

 

Costruire un sé e la psicosi

e nel frattempo la gente è morta nelle loro stronzate

ma nessuno lo nota, forse qualcuno lo nota

potresti inviare messaggi.

Dormire come una mano guantata che copre gli occhi.

Le luci sono così belle e luminose quindi sogna...

ma alcuni sono bloccati come pietre in un lungo sonno

che cosa li sveglierà?

 

Ci siamo persi, ci siamo persi, ci siamo persi, e ancora niente.

Smetterò, niente pause.

Abbiamo ambizioni, amicizie e corteggiamenti che fanno pensare

 

I soldi, i soldi, l'olio.... il pianeta è scosso e viziato

e la vita è un giocatolo

un indumento per terra.

Il lavoro, non riesco a vedere una fine.

Come è questo qualcosa da amare?

quando le tribù sono morte nei loro deserti

per fare spazio alle strutture aliene:

sviluppo, sviluppo.

E uccidi ciò che troverai se ti minaccia.

Nessuna traccia d'amore nella caccia per il dollaro più grande.

Qui in questa terra dove nessuno dà un cazzo.

 

P.C.

 

 

 

 

 

Banksy  

"L'artista invisibile"

 

Banksy  

"L'artista invisibile"

 

 

In una Inghilterra ferita da un terrorismo spesso senza volto, ma di appartenenza, viene da pensare all'invisibilità pericolosa che si nasconde in ogni persona. Banksy invece oltre ad essere un'artista invisibile per scelta, è considerato il maggiore esponente della street art e writer. Le sue opere hanno un'aspetto satirico pur riguardando argomenti politici, culturali ed etici. Documenta la povertà della condizione umana, ma anche le atrocità delle guerre, l'inquinamento, lo sfruttamento minorile ecc. ecc. Ricorre spesso ad immagini animalesche come scimmie, topi e gatti. Così che il suo modo di fare cultura nel tessuto urbano induca alla riflessione, diretta,come un manifesto pubblicitario. Nulla conosciamo sull'identità di questo artista anche se esperti della Queen Mary University, servendosi del profilo geografico criminale della polizia hanno fatto corrispondere l'identità a Gumingham, ma c'è chi dice che possa essere una donna o più persone. E' interessante pensare che il messaggio sia rapido e certamente adatto ai tempi moderni.Ormai colpisce in tutto il mondo con i suoi dipinti-veloci.

La tecnica si chiama stencil: è una maschera in negativo dell'immagine che vuole su un supporto rigido che appoggia sulla superficie che sceglie e spruzza il colore negli spazzi vuoti. Infatti la sua rapidità è essenziale, al massimo 15 minuti. Sicuramente una forma di poesia immediata, adeguata a tempi moderni.

 

Paolo Carnevali

A Bristol l'omaggio di Bansky all’artista olandese Vermeer, "The Girl with the Pierced Eardrum", ovvviamente, "La ragazza con il timpano trafitto", l'orecchino di perla è stato sostituito con un allarme del sistema di sicurezza ADT. 

 

 

 

Amy Winehouse

ci ha lasciato troppo presto, incarnando il mito dei poeti maledetti, personaggi che decidono di distaccarsi dagli ideali della società di massa. Incompresi, spesso con vite auto distruttrici, riconosciuti più dopo la loro morte che durante la loro vita.La cantante britannica, inizia ad avere problemi di alcol e di droga, osservando la decadenza di una società descritta da lei in maniera decisa. Muore di overdose dopo una vita di eccessi e nessuna regola.

Il suo look vintage di Back to back era una elaborazione talentuosa di Amy che si voleva amare. I suoi tatuaggi, un azzardo masochistico per mettere in evidenza temi familiari, sentimentali ed erotici. Una marcata ammirazione per i poeti maledetti.Tra i suoi tanti tatuaggi, come quella busta chiusa sul seno sinistro con il nome di Blake, ne aveva uno con il nome della nonna che amava molto, sul braccio destro con una caduta di cuoricini. Potremmo raccontare una storia per ognuno che riempiva il suo corpo gracile. E' facile ricordarla con la sua capigliatura cotonata e quel trucco pesante di egiziana sexy. Barcollante sui tacchi a spillo, spudorata e volgare, ma con stile e dolcezza. L'inquietudine, la sofferenza entravano nel mix di vita apparentemente dorata di Camden Town: il male di vivere. C'è tanta solitudine in questo suo viaggio terminato il 23 luglio del 2011 a soli 27 anni.

Ricordo il documentario record d'incassi presentato al Festival di Cannes fuori concorso di Asif Kapedia "Amy, the girl behind the name" per comprendere quella morte di una ragazza sexy e sregolata.... scontrosa e difficile. Cantava con quel suo accento londinese marcato, quei testi che cambiarono la scena musicale. Amy scriveva i suoi pezzi che arrivavano al cuore di chi li ascoltava. Pensate che a Cambridge usano le sue canzoni per testi di esame agli studenti del terzo anno.

"L'amore è un gioco a perdere" (is a losing game)

"Love is a losing game/One i wish i never played/Oh what a mess we made/and now the find frame/love is a losing game/"

(L'amore è un gioco a perdere,uno di quelli che non avrei mai voluto giocare.Che casino abbiamo fatto.E ora l'ultimo fotogrammma.L'amore è un gioco a perdere).

E' l'amore la sua ossessione: "A fate resigned"(Un destino rassegnato). Le sue canzoni sono influenzate dal soul, jazz, rythm and blues ecc. ma anche a miti come Sinatra (pensare che il suo primo album si intitola Frank), Ray Charles, Donny Matheway. I suoi viaggi psichedelici passano in maniera diretta dalle sue canzoni per un'ambizione personale di riuscire per  pochi minuti della sua esibizione a fare dimenticare al pubblico i problemi.

Mentre proprio lei nei suoi problemi diviene prigioniera. Ed ecco che entra nel tunnel infernale fatto di eccessi.

"All i can ever be to you/is a darkness that we knew/and this regret i got accustomed to"

(L'unica cosa che posso essere per te è questa oscurità che conosciamo e questo rimorso a cui mi sono abituata).

La musica diventa come racconto, un rifugio e da cantautrice diviene poetessa. Così ricca di esistenzialismo e riferimenti al dolore, al fallimento, all'amore, alla depressione, tanto da poter essere raccontata da uno scrittore come Philip Roth. C'è un detto che dice "la vita insegna come vivere, se vivi abbastanza a lungo". Questo non è stato certo per Amy Winehouse che l'ha trasformata in un tragico capolavoro di emozioni non sapute gestire.

Il mondo spesso non protegge i suoi talenti, crea falsi miti per poi distruggerli. Ascoltando la sua musica, capitava di uscire dal pub: l'Hawley Arms in Camden Town, a nord del centro di Londra, un ritrovo cult e tornare a casa turbato e allo stesso tempo innamorato. Del resto nello stesso quartiere c'è il Dublin Castle pub dove si esibivano i Blur e gli Oasis. Dal 2014 è stata eretta una statua di Amy Winehouse, realizzata dallo scultore Scott Eaton che la ritrae nel suo aspetto timido e con la sua pettinatura ad alveare. Ormai questa è una delle mete turistiche di molti giovani quando si recano nel quartiere di Camden Town: lasciano un fiore, un biglietto. La tube più vicina è Camden Town sulla Norther Line.

 

Paolo Carnevali

 

 

Alla Tate Britain si potrà visitare fino al 29 Maggio,la più ricca retrospettiva dedicata al grande artista inglese

David Hockney che compie ottanta anni. Il biglietto ha un costo di £ 19,50 e la mostra raccoglie una vasta selezione tra le sue opere più famose tra pittura, stampe, fotografie e video attraverso ben sei decenni.Un artista che ha cambiato il suo stile continuamente con le nuove tecnologie. Un contibruto importante alla pop-art. Nato a Bradford nello Yorkskire David Hockney decide di essere artista e nel 1953 entra alla School of Art di Bradford. Nel 1959 inizia gli studi presso il Royal College of Art di London dove incontra artisti come Allen Jones, Peter Phillips, e patrick Caulfied.Nel 1964 visita la California e il viaggio sarà di grande ispirazione, portando la sua pittura ad una serie di paesaggi stilizzati.Inizierà la rappresentazione delle prime pitture di piscine per cui è conosciuto.

 

Nel 1960, quando era ancora uno studente, visitò otto volte la grande retrospettiva di Pablo Picasso proprio alla Tate Gallery (attuale Tate Britain) e molti anni dopo rivelò che quella mostra gli aveva aperto gli occhi: come Picasso, poteva lavorare con gli stili e i mezzi espressivi più diversi e che desiderava. Fece tesoro di questa scoperta e da quel momento non ha mai smesso di associare alla pittura,prima ad olio poi con i colori acrilici,tutte le nuove tecniche. Negli anni ottanta è arrivato ad usare la fotocopiatrice a colori per creare le Hand-made prints. poi ha realizzato opere con il fax e nel 2008 con l'iPhon. Due anni dopo ha incominciato a disegnare sull'iPad. Era talmente entusiasta che disse:" mi manca la resistenza della carta, ma con l'iPad posso creare cose impensabili con mezzi tradizionali e avere una magnifica fluidità. Se con l'acquerello è impensabile e impossibile stendere più di tre strati di colore adesso posso accavallare tutto su tutto,anche un brillantissimo blu su un giallo intenso".

Tra il 1960 e il 1962 realizzò i suoi "Love paintings"con i quali annullo il linguaggio dell'espressionismo astratto,sostituendo con la sua orgogliosa autobiografia omosessuale in tempi in cui un vissuto del genere era criminalizzato dalla morale comune e dalla legge. Aveva poi proseguito con raffinati ritratti con le vedute delle sue famose piscine abbagliate dalla luce californiana di Los Angeles,dove si era trasferito nel 1964. Hockney documenta i luoghi e le persone come un vero diario di vita, un taccuino di memorie per immagini. Uno dei suoi soggetti più apprezzati è il doppio ritratto, tutti caratterizzati dalla stessa ambientazione neutra, ossia due figure siedono in primo piano su moderne sedie e aasi di parquet,parallele al piano del dipinto e conducono con rapidità verso il nulla.Sembra interessato solo a suggerire quali siano i pensieri più intimi dei personaggi. chi osserva non deve distrarre l'attenzione dalle posture e dai volti: mettendo in rilievo la stupefacente capacità introspettiva.

 

 

Un giorno un amico vedendolo lavorare gli chiese se stesse dipingendo il suo cane e Hockney gli rispose:"stò dipingendo il mio amore per il mio cane..." Questa risposta racchiude la poetica dell'artista.

La poetica di Hockney si può riassumere nella necessità di catturare il mondo reale e nella sorprendente capacità di reinterpretare alla propria maniera nuova i soggetti più classici, dipinti per secoli dai grandi maestri. Celebrando quasi per sessanta anni la gioia di vivere, nascondendo il lato tragico dell'esistenza. Il suo è un mondo costantemente inondato di luce.Regalandosi la libertà tipica di un pittore astratto,ma restando tuttavia ancorato alla figurazione.

 

 

 

Paolo Carnevali

 

 

 

 

 

 

Nel panorama della poesia contemporanea britannica, le donne dominano la scena e colpiscono in particolare:Denise Riley, Alice Oswald, Kate Tempest e Lee-Houghton.  Il premio selezione TS Eliot mette in evidenza altri poeti: Rachel Boast, Ruby Robinson, Katharine Towers. Quest'anno il premio è stato vinto da Vahni Capildeo con "Misure di espatrio" un lavoro innovativo su lo spostamento d'identità che divide l'opinione.       Denise Riley è da molti anni che scrive, ma con questa pubblicazione"Say somenthing back"(Picador £9,99) riesce ad osservare il proprio dolore per la morte del figlio e sommergere o deformare la stessa scrittura. Kate Tempest con "Let them bat chaos" (Picador £9,99) scrive di sette persone insonni di Londra,tormentate da un mondo che è storto, disordinato. Alice Oswald con "Falling Awake"(Jonathan £10) affronta il suo rapporto con la natura. Infatti da giovane è stata giardiniere. La definirei una raccolta di poesie miracolose. Lee-Houghton "The poems in sunshine"(Penned in the Margins£9,99) scrive dopo due anni e mezzo di internamenti in ospedali psichiatrici. Ricorda Sylvia Plath e anche la Alda Merini con i suoi testi strazianti,crudi e carichi di dolore che alla fine di ogni poesia è difficile ogni commento.

  " I am nothing to you but a rispe you chanced and last a broken little girl who exists on a diet of solitude and nichilism/whose therapist all gave up after five sessions of/ my deflection of the poitlessnes of their/neuro-scientific cognitive-behaviournal training/.

So fix me, puma./ or start locking my cage."

  "Io sono niente per te,ma un rischio che per caso ho perduto, una bambina rotta che esiste dentro una dieta di solitudine e di nichilismo/la cui terapia ha rinunciato dopo cinque sessioni/mia deflessione dell'inutilità della loro formazione cognitiva comportamentale/neuro-scientifica. Così mi fissi, puma./avvio il bloccaggio della mia gabbia."

Una poesia che vive ed esiste nella follia, ma rappresenta per la poetessa un'ancora di salvezza.

Alison Brackenbury "Skies"(Carcanet £9,99) contiene poesie da leggere come un riccoo pasto delizioso. Questa poetessa scrive con una padronanza tecnica. Kathrine Torri "The remedies" (Picador£9,99) ci presenta una raccolta di modesta brillantezza:ci sono più di 1900 rimedi floreali di Bach e immagina la cura con i suoi rimedi poetici.

 

 

 

 

Paolo Carnevali

Quando ho trovato il tempo di trascorrere piacevolmente alla London Review Bookshop qualche ora e gustare una miscela di buon tea, è impossibile non sentire parlare del nuovo romanzo di Zadie Smith: "Swing time".

La scrittrice esordì con "Denti bianchi" un romanzo con una superficie letteraria dal realismo isterico, giochi di parole, prese di giro. Lei stessa dichiarò che esistono comunità che funzionano bene e che c'è tristezza per un mondo in cui le tradizioni svaniscono, ma nonostante questo, volle dimostrare che esistono persone che si sforzano di comprendersi,nonostante le differenze culturali. E questo colpisce decisamente. Successivamente in un saggio di David Foster Wallace parlava di estremità di grande finzione:"l'ansia persistente che riempie il resto della mia vita è calmato per tutto il tempo che ho il sapore di qualcosa di buono e anche se è vero che tutto termina e torna l'ansia, non abbiamo molte fonti affidabili di piacere in questa vita per trasformare il nostro gusto. Il piacere delle piccole cose della vita."

La sua vivacità linguistica, molto inglese di formazione a Cambridge, spesso offre dettagli specifici su prove di qualche verità essenzialmente comica. Nessun altro scrittore britannico ha avuto un'inizio letterario con tanta fama. La sua freschezza infantile verso il mondo è diventata un simbolo di tutto ciò che una ragazza di colore può fare con la meritocrazia, l'importanza di andare oltre se stesssi, anche al prezzo di un fallimento. E questo è tipico della società londinese.

Swing time, verrà tradotto per i lettori italiani prossimamente in novembre e diventerà un film grazie a Steve Coogan. Due ragazzine meticce, due amiche che dividono il sogno di diventare famose, anche se il talento l'ha solo una di loro. L'amicizia si romperà e i loro destini si divideranno. Una ambiziosa storia di amicizia, rivalità e fama.Una bella lettura: il viaggio del narratore nella musica nera, da batteristi del Gambia a Cab Calloway a Michael Jackson e Rakim. Sotto un tracciato virtuoso si trova un'acuta visione sociale. Una storia di miglioramento, dove i personaggi si arrampicano esistenzialmente. Zadie Smith è una scrittrice che registra intelligentemente lo stato d'animo londinese. Un'altra preoccupazione che si percepisce è la relatività: nulla in questo romanzo esiste in assoluto, ma come concetti relativi, come quello dell'appartenenza e la sicurezza di conoscenza di se.

Dopo la pubblicazione dell'uomo autografo, lasciò Londra per insegnare alla Harward University e successivamente  a New York dove vive attualmente. Interessante un suo libro inedito "The morality of the novel"(La moralità del romanzo) nel quale vengono analizzati alcuni scrittori del xx sec. attraverso la diagnosi della filosofia morale. Buona lettura!

 

Paolo Carnevali

 

 "The shepherd's life" di James Rebanks.

( in Italia edito da Mondadori)

 

Una volta terminato di leggerlo ho voluto conoscere di persona lo scrittore.

 

Sono venuto nel Lake District dove questo pastore che dialoga su twitter afferma che l'allevamento ovino è una forma di cultura, proprio come quella di Pablo Picasso o altro.Il suo romanzo ha lo scopo di rendere consapevolezza sul modo di vivere nel Lake District, che si differenzia dalla visione romantica del poeta William Wordsworth. Assieme a Taylor Colleridge Samuel è ritenuto il fondatore del romanticismo e naturalismo inglese. L'etica della natura. La scelta di trattare  temi di vita quotidiana con un linguaggio adatto a persone di vita umile. "La parte migliore della vita di un uomo buono sono i suoi piccoli, ignoti, dimenticati atti di gentilezza e di amore"(una delle citazioni più belle). "Sono un nessuno, un allevatore di una azienda di circa 500 pecore razza Herdwick, questo vuol dire trascorrere i giorni per colline e montagne a pascolare" dice. "Un antico modo di fare agricoltura, scomparso quasi ovunque, meno che qui.Ho scritto dunque su questa vita, sulla poesia delle piccole immagini e mai avrei immaginato di suscitare un grande interesse. Il nostro senso di appartenenza è tutta una questione di partecipazione"."Poi ho cominciato ad usare twitter sul mio telefono e immediatamente ho riscosso un interesse inaspettato. Ora ho quasi 60.000 followers su twitter. Verso la fine del 2013 mi è stato chiesto di scrivere  un articolo per Atlantic Mouthly in America e mi ha portato ad essere filmato da Penguin per come vedo il mondo. Questo è di importanza globale, perchè offre uno sguardo su uno stile di vita che molti non conoscono e mai potranno sperimentare.Mi rattristo quando le persone sono così scollegate dal mondo naturale.E' un modo diretto di farlo. La gente è sorpresa. C'è qualcosa di simile con quello che scrive Barry Lopez: ogni muro, ogni campo, siepe e collina rappresenta il lavoro svolto, la vita vissuta.Anche se comprendo che questa visione romantica verso la terra, per molti rappresenta desiderio di fuga.Dopo essere laureato ad Oxford mi sono organizzato, ho svolto una serie di lavori inerenti alla gestione economica dei luoghi storici e l'argomento interessava.Grazie ad internet e smartphone rilasciavo consulenze per il Centro del patrimonio dell'Umanità dell'Unesco di Parigi e collaboro con loro come freelance per cercare di far sì che il turismo porti benefici alle comunità."

La vita del pastore è un inno alla vita a contatto con la natura e ai valori della tradizione, nella consapevolezza di un legame profondo che unisce il paesaggio e la gente. Molte storie parlano di uomini che fanno di tutto per andarsene.Qui abbiamo chi cerca disperatamente di rimanere. La sua famiglia vive da generazioni qui, scandisce il tempo e le stagioni con un lavoro duro, condurre le pecore in estate in montagna e fare il fieno. Recarsi alle fiere autunnali e affrontare il lavoro invernale. Con una scrittura lucida, ci racconta l'anno di un pastore offrendoci una descrizione unica della vita rurale e di un legame fondamentale che molti hanno perduto e altri dovrebbero fare per rimanere con i piedi per terra (certi intellettuali). Lasciò la scuola a 16 anni per problemi di apprendimento, ha fatto un percorso da autodidatta fino all'università di Oxford, dove si è laureato in storia con tanto di master. Ha girato il mondo interessandosi ai temi del turismo sostenibile e della conservazione del territorio con le proprie tradizioni. Adesso ha 450 pecore che segue con i suoi cani da pastore.Nella casa isolata dove vive con moglie e tre figli il tempo scorre con il ritmo della natura. E' da quest'angolo della Gran Bretagna che vengono inviati quotidianamente i messaggi, le condizioni cliniche degli animali e la loro alimentazione, i bollettini meteorologici fino alle riflessioni sui temi esistenziali.

Abbiamo parlato di autori come Darmian Hirst attorno ad una buona birra e a dispetto della professionalità e della laurea, rimane e si sente un pastore, uno che calpesta la terra. Pensiero che lo rende felice e che condivide su twitter incassando consensi e commenti entusiastici.

Questi contatti rilanciano una professione in via di estinzione. La speranza di Rebanks è che attraverso i suoi tweet e questo suo libro, qualcuno decida di tornare alle origini. Il pastore informatico lo pensa veramente e nel tipico umorismo inglese mi assicura che questa sera prenderà sonno senza contare le pecore.

Alzo lo sguardo, la laurea di Oxford incorniciata nel salotto...

"Ho lasciato la caotica Londra per albe e tramonti mozzafiato e dove le protagoniste sono solo le pecore".

"L'educazione è sopravvalutata, mio nonno e mio padre non erano molto istruiti, ma erano più intelligenti di me....".

E il mio gregge mi da tutto quello che Oxford non avrebbe potuto darmi. Se esiste un modo migliore di vivere non lo so, certo che la storia di un pastore è una buona storia, dice. E quando avrete terminato di leggere il romanzo, rifletterete su questo scrittore che fa una vita sicuramente molto dura, guadagnando poco, senza vanità e grandi viaggi, ma è felice e convinto di fare qualcosa di importante per se e per l'ambiente e il suo credo esistenziale.

La constatazione di un tale comportamento si differenzia per un atteggiamento di mitezza e pazienza: doti ormai che sembrano perdute.

Certe durezze e aggressività, talvolta, nella nostra nascosta superbia, che mascheriamo di coerenza con i principi. In poche parole, quando si mantiene umiltà, si è sinceri con se stessi e questo ci permette di rimanere sempre in ogni situazione della vita, in una  specie di umile soavità, diventando sereni e liberi.

Riflessione per un mondo culturale che spesso è intollerante ed egoistico.

A volte può accadere che la serenità di certe scelte, venga giudicata come stupidità, una cosa ormai sorpassata, fuori moda, frutto di una educazione sbagliata di altri tempi, mentre oggi è necessario tirare fuori le unghie per affermarsi.

 

James Rebanks cammina su un'altra logica: non è prigioniero, un irrealizzato, la sua è una vita in armonia, senza atteggiamenti di vittimismo ed egocentrismo. Ci abbracciamo prima del mio rientro a Londra.

 

Paolo Carnevali

 

 

 

UN DIALOGO AL REGENT'S PARK

DI LONDRA

CON

CHRIS MARTIN,

LA VOCE DEL GRUPPO COLDPLAY

 

C'è un quartiere nel nord della città che si chiama Camden Town. E' un quartiere surreale e inverosimile, in passato era un posto malfamato e pericoloso, ma poi è diventato un luogo di ritrovo di artisti e studenti che fanno cultura alternativa. Non è difficile incontrare poeti e artisti di strada. Del resto qui hanno soggiornato Verlaine e Rimbaud, Dylan Thomas e in tempi contemporanei Amy Winehouse. Qui è pieno di bancarelle, pub e ristorantini economici.

 

Vicino c'è Regent's Park.

Ho avuto la fortuna di incontrare Chris Martin,la voce del gruppo dei Coldplay:il gruppo rock alternativo formatasi a Londra nel 1977.

 

L'ho avvicinato proponendogli di scambiare due parole e bere una birra in un pub tranquillo.

Ha contraccambiato con un sorriso quando ho accennato alle questioni politiche e sociali del mondo:  i Coldplay sono stati impegnati suonando in concerti come live 8 per fare pressione sui politici delle nazioni più ricche per cancellare il debito pubblico su quelle povere. All'Oxfam: la confederazione internazionale aiuti umanitari nel mondo e il commercio equo solidale.

 

-"Sono interessato a domandarti se trovi una possibile continuità nei tuoi testi, con un certo romanticismo inglese moderno, ma che nasce nella poesia...per esempio di Keats John, Shelley e Byron...."

 

-"Non saprei...nel 1996 alla University College conosco J.Buckland e decido di formare i Colplay. Suonavo il piano dai cinque anni e scrivevo testi musicali. Ancora adesso elaaboro i testi malinconici, spesso pessimisti, ma risolti sempre da un finale speranzoso."

 

-"In Shiver tu dici: guardo nella tua direzione/ma tu non mi degni di uno sguardo/so che mi ascolti/perchè dici di vedere bene attraverso di me/vero?/ancora e ancora/dal momento in cui mi alzo/fino a quando vado a dormire/sarò qui accanto a te/prova a fermarmi/aspetterò in fila/solo per vedere se ci tieni/vuoi che cambi?/cambierò per te/e voglio che tu sappia/che otterrai sempre quello che vuoi/volevo dire/non tremare/aspetterò sempre per te/sai quanto ho bisogno di te/ma tu non mi hai nemmeno visto/vero?/ Questa è la mia ultima possibilità di avere te/ancora e ancora/dal momento in cui mi alzo...  è un testo molto bello." 

 

Sorride.

 

-"E' il mio modo di esprimere i sentimenti, ogni brano per me è un tentativo di creare un colore diverso,del resto ognuno può esprimere poesia, il problema oggi è una inflazione di qualcosa che è divenuto accessorio dell'animo."

 

-"Anch'io sono convinto di questo, però ti prego di ascoltare questo testo di J.Keats: non posso esistere senza di te/mi dimentico di tutto tranne di rivederti/la mia vita sembra che si arresti li/non vedo più avanti/mi hai assorbito/in questo momento ho la sensazione/come di dissolvermi/sarei estremamente triste/senza la speranza di rivederti presto/avrei paura ha staccarmi da te/mi hai rapito via l'anima/con un potere cui non posso resistere/oppure potei resistere finchè non ti vidi/e anche dopo averti veduta/mi sforzai spesso di ragionare/contro le ragioni del mio amore/ora non ne sono più capace/sarebbe una pena troppo grande/ il mio cuore è egoista/non posso respirare senza di te/ "

 

-"La trovo meravigliosa! E anche moderna. E' una visione ardua riuscire a distinguere logiche di continuità, bisognerebbe fare ordine su ciò che seriamente valido e quello che invece non lo è."

 

-"La musica d'autore può essere un esempio di quello che stiamo dicendo? "

 

-"Non saprei,sicuramente è più immediata al pubblico,mentre la poesia è distacco dalla realtà, il bisogno dell'uomo di esprimere le proprie gioie,l'amore,le ansie e le paure."

 

-"Questo era lo smarrimento del grande Giacomo Leopardi....." Rispondo sorseggiando la birra.

 

-"Tra i testi romantici più significativi vorrei elencare: Yellow, The Scientist, per non parlare di Trouble..."

 

-"Penso che l'uomo moderno nella sua velocità, libera la propria coscienza, voglio dire,è come se smarrisse l'identità,ma può ritrovarla nella poesia."

 

-"Vuoi dire che viviamo in un controsenso: la massificazione che distrugge la poesia, ma al contempo ne ha bisogno."  

 

-"Forse" .... 

 

-"Questo lo diceva anche Montale."    

 

-"Allora siamo in buona compagnia! "

 

Ridiamo.

 

Un'ultima domanda Chris...

 

-"C'è un tuo testo, Clocks (orologi), molto poetico, ma dove traspare una tristezza che definerei esistenziale di relazione.Tu dici: si spegne la luce e non posso essere salvato/nuotavo contro le maree che mi hanno messo in ginocchio/prego in ginocchio cantando il mio dolore/...."

 

-"Parlo del tempo, una tigre da ammaestrare...il tempo pieno di confusione, il tempo che opprime e lo paragono al ticchettio degli orologi. Poi se segui il testo, esprimo il desiderio di entrare nel mio mondo, per cercare una soluzione, una cura..."

 

-"Che sta sempre nell'amore,perchè dici che /nulla si può paragonare a te/tu rappresenti lo stare bene/. Il richiamo ad un rapporto di amore e comprensione? "

 

-"Certo, sai la poesia può offrire a tutti,indistintamente,un'utile aiuto psicoterapeutico, qui nel mondo anglosassone viene chiamato writing terapy."

 

-"Questo è un tema che ho molto a cuore Chris, grazie."

 

-"Alla prossima birra"    

 

-"Alla prossima".

 

 

 

Paolo Carnevali

 

 

I dipinti di Bob Dylan arrivano in mostra a Londra.

 

 

Viene celebrato l'artista nella sua espressione poetica meno conosciuta, quella che di fronte alla tela, immagina i grandi paesaggi degli Stati Uniti con particolare attenzione alle strade delle periferie che si perdono in colorati orizzonti.

"The beaten Plath" il titolo della mostra alla  Halcyon Gallery che rimane visiva fino  11 Dicembre. In italiano "Il sentiero battuto".

Gli organizzatori e il direttore Paul Green, si augurano che Dylan sarà presente con l'occasione di recarsi al ritiro del premio Nobel per la letteratura. Nei dipinti, 200 opere esposte, si percepisce  una visione quasi panoramica dell'America, che il poeta-cantautore sembra avere conosciuto bene nei suoi innumerevoli viaggi. Si vedono ferrovie, grattacieli, ponti sospesi, Motel tipicamente americani e soprattutto strade.

Queste si ripetono nei quadri come oggetti simbolo di una America ferma nel tempo. Il tempo degli anni 50,  rappresentato nelle stesse automobili. Quadri che fermano immagini di un lungo viaggio. Il futuro è nei resti del passato, sembra dirci Dylan, ricco di realismo moderno e in contraddizione.

Questi dipinti non mostrano emozioni, sono spesso scene di vita inanimate. Le linee è come se rappresentassero nuvole che si dissolvono in colori.

 

 

 

 

Paolo Carnevali

 

nuovo

Alla National Portrait Gallery di Londra dal 6 Ottobre 2016 al 5 Febbraio 2017 a St. Martin's PI,London WC2H OHE c'è un'importante mostra di retrospettiva dedicata ai ritratti del XX secolo di Pablo Picasso. Sarà aperta dalle 10 alle 18 (giovedì e venerdì fino alle 21). £ 19,00

La verità sui ritratti di Pablo Picasso nella galleria londinese, mette in risalto l'umanità dell'arte, qui ampiamente dimostrata, in una mostra che inizia con i suoi autoritratti adolescenziali tra cui un esuberante e auto ironico dipinto con una parrucca del 18°secolo, oppure un disegno del suo cranio riflesso nello specchio. Picasso non si limita ad affrontare la morte in questa immagine straziante,ma egli è diventato morte. I ritratti dei figli sono ugualmente disarmanti. Tutta la vita artistica di Picasso è considerata un laboratorio di idee che segna fortemente il suo linguaggio. Un oggetto privilegiato della sua attenzione rimase il corpo umano, soprattutto con la sperimentazione di nuove forme per il ritratto, quello femminile in particolare.

Comunque la mostra comprende alcuni autoritratti e una serie di ritratti e caricature di amici, amanti, mogli e figli. Tra questi: Guillaume Apollinaire, Carles Casagemes, Santiago Rusinol, Jame Sabortès, Jean Cocteau, Igor Stravinsky, Fernand Oliver,Olga Picasso,Marie-Therese Walter,Dora Mear, Lee Miller, Francois Gilot e Jacqueline Picasso. Tra le caricature quelle di Velasquez e Rembrandt con i quali ha sempre sentito un forte legame ed ispirazione. Accanto a questi brillanti dipinti neo-classici c'è una sala dedicata esclusivamente alla prima moglie Olga.

Il cubismo è trattato in un'altra stanza in modo superficiale, mentre i dipinti dedicati alle amanti risultano essere particolarmente dolci e teneri.Quello per F. Oliver che viveva con lui al Bateau-Lavoir, quando dipingeva Les Demoisselles d'Avignon. Il capolavoro penso essere il ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler: non solo il più importante della mostra, ma probabilmente la più grande opera d'arte moderna attualmente in mostra a Londra. E'  profondo come un ritratto di Rembrandt.

Kahnweiler era uno dei mercanti di arte di Picasso, rappresentato come un ombra di se stesso,un fantasma nucleare impresso nello spazio. Da lontano si scorge la sua forma baffuta affilata. Ma avvicinandosi, sparisce nella superficie della vernice frammentata lasciando vedere solo i baffi. E tuttavia egli è completamente lì, la sua identità intravista in una strana e calda intimità, attraverso il vetro in frantumi dell'era moderna. Rivoluzionario, mette disagio questo quadro capolavoro,è parte di uno smantellamento completo della ritrattistica tradizionale,che è iniziata quando Picasso dipinse Gertrude Stein nel 1905 e le diede una maschera di pietra per volto. Kahnweiler viene lasciato seduto solo. Un'arte rivoluzionaria, ancora in grado di frantumare tutto quello che pensiamo di conoscere sulla realtà.

 

 

Paolo Carnevali

 

 

L'atmosfera estiva Britannica si è colorata del Reading and Leeds festival:

è uno dei festival più longevi al mondo che si interessa di musica rock, alternativa,punk e indiana.Il richiamo è stato sicuramente la presenza del gruppo dei Red Hot Chili Peppers. A Londra nello stesso periodo si svolge il Carnevale di Nottingh Hill, la più grande festa di strada di tutta Europa. Si svolge domenica 28 e lunedì 29 Agosto. Dal 1964 la comunità caraibica di Londra celebra la propria cultura e le tradizioni con questa festa ormai famosa in tutto il mondo. Sono due giorni di musica dal vivo con il reggae, la salsa,dj,afterparties, i carri con le sfilate e tante specialità gastronomiche. Le sfilate proseguono dal mattino alla sera e la tentazione di unirsi alla coloratissima festa è irresistibile. Purtroppo come ogni anno ci sono stati più di 100 arresti e disordini, con 440 feriti.

La domenica è più per le famiglie con i bimbi, premiati per i costumi più belli, poi nel lunedì tutto culmina con la parata principale.La festa interessa l'elegante quartiere di Nottingh Hill e le persone si lasciano travolgere dalle danze delle provocanti ragazze di colore che si muovono nelle danze tribali di origine africans. Sound system garantiscono la musica.Una vera festa trash. Le metropolitane più vicine sono quelle di: Nottingh Hill, Holland Park e londonbroke Grove. Il divertimento è assicurato se ci lasciamo coinvolgere: infatti è bello andare mascherati e salire per ballare sui carri allegorici. La festa continua  dopo le sfilate nei pub, nei ristoranti ecc. ecc.  Il Carnevale di Nottingh Hill è gratuito. Se spaventa la grande folla del lunedì, è consigliabile andare alla domenica quando ci sono più bimbi e famiglie.

Durante le sfilate, gli effetti dell'alcool si risentono nelle risse, fermate in tempo da un ottimo servizio d'ordine londinese.

 

Paolo Carnevali

 

 

 

 

Nelle serate di lettura al The Poetry Cafè è abitudine affrontare discussioni con tematiche socio-politiche. Serpeggia una certa fibrillazione dopo la Brexit,per il clima anti europeista non solo britannico. Tanto da chiedersi se lo spirito dei padri fondatori è stato tradito per interessi esclusivamente economici. Di conseguenza tra una birra e l'altra ho affrontato un argomento che sicuramente andava di moda negli anni 70,ma che non ha perduto mai interesse nelle coscienze.Mi è sembrato di capire che molti ne sono interessati.

Il tema in questione riguarda Letteratura e disarmo:può esistere una convivenza tra i due temi?

la prima un tentativo di recuperare i ricordi della vita, la presa visione di una analisi, mentre il secondo tema assume solo un estremo significato:la sopravvivenza del mondo. Ho cercato di ricordare che in Italia dal 1975 lo scrittore Carlo Cassola (conosciuto da studente e successivamente frequentato per la sua nobile causa e amicizia), cominciò a pubblicare sul "Corriere della Sera", articoli inerenti al Disarmo Unilaterale.Le affermazioni dello scrittore esistenziale del subliminare,hanno priorità sull'essenza, sulle astrazioni razionali che riflettono le leggi e i rapporti con la realtà. Gli eserciti e gli armamenti sono una delle cause della miseria. Fino a quando useremo una parte delle nostre risorse in questo,il progresso sociale resterà una chimera.La costruzione di ospedali,scuole,la salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio artistico. Anche la drastica riduzione delle ore lavorative, oggi possibile,dato l'incremento della produzione assicurato dall'industria.Una società industriale smilitarizzata potrebbe essere costituita da industrie non inquinanti che facessero lavorare i propri dipendenti per 24 ore la settimana e anche meno. Si realizzerebbe il sogno di Thomas More(Londra 1478-1535)umanista, scrittore e politico cattolico inglese, canonizzato come martire da Pio XI nel 1935, con la sua "Utopia"pubblicata nel1516. Ma l'attuale cultura non fa il proprio dovere. A distanza di anni, le parole di questo scrittore sono rimaste mute e spesso ignorate, per non dire ridicolizzate.Purtroppo ideologie consacrate si rimbalzano il problema. "Cosa fare di fronte ad un attacco?". Stratificazioni di vecchi concetti,di pensieri indotti e di sciocchezze senza fine.  Quella che si potrebbe definire l'ignoranza del pericolo.

Einstein disse:"O l'umanità distruggerà gli armamenti, o questi distruggeranno l'umanità", una frase oscura per molti. per ignoranza del pericolo,ma perchè questa citazione, così esplicita e chiara, è sopraffatta dalle tenebrose chiarezze di una certa cultura. la stessa che fa dire:la nuova bomba degli americani che distrugge gli uomini  e non le cose diventa un prodotto difensivo e non aggressivo. Una bugia espressa con irreprensibile chiarezza. Una bomba che diventa ideologia, che divide le armi in difensive e aggressive,fra guerra santa e guerra economica.Oggi la lotta per il disarmo può essere vista come la continuazione dell'

ancestrale paura della morte,ma risolta in termini sociali più vasti e meno egoistici....

La nota psicologica si trova nel senso di tragedia incombente che deriva dalla fondamentale insensatezza della condizione umana. la bomba di Hiroschima ha segnato la fine della storia, cioè l'abitudine della specie umana di farsi guerra, nell'era atomica viene interdetto, altrimenti il mondo salta in aria.E' un dato di fatto.Gli incontri tra scrittore e lettore sono il congiungimento di due solitudini: Cassola amava molto le opere di Thomas Hardy.

C'è un libro pubblicato nel 1970 con Rizzoli da F.Fornari "Psicoanalisi della situazione atomica" con una visione psichica al riguardo. L'alienazione della società moderna,con alla base del male nell'uomo ci rende visiva una condizione della coscienza che impedisce di vedere la realtà. Il prossimo anno uscirà qui in 

Inghilterra "War with Russia", un trhiller che racconta di una possibile  guerra tra l'Occidente e Mosca a seguito dell'acuirsi della crisi Ucraina. Solo un romanzo certo,ma l'autore è sir Richard Shirreff, un generale britannico più alto in carica della Nato. Testimone e partecipe delle riunioni ad alto livello per la sicurezza mondiale. Mentre in Italia il filosofo D.Lorusso scrive un interessante saggio:"Un mondo senza guerre".   Ma l'argomento.... rimarrà eternamente irrisolto.

 

 

Paolo Carnevali                                                                                                                            

 

The london Tweed Run

 

è un giro in bicicletta metropolitano colorato da uno stile d'epoca. Questa è l'ottava edizione e partirà alle ore 11 di sabato 14 Maggio da Clerkenwele.

 

Non si vince per la velocità agonistica,

ma per l'eleganza.

 

Infatti i partecipanti vestiranno con abiti tradizionali di ciclismo britannico e biciclette d'epoca.

Lo stile inglese anni 30/40. Ci si veste in giacca, pantaloni, cappelli e accessori d'epoca.

La divertente manifestazione offre per un giorno una città all'insegna del benessere e del relax per le storiche vie di Londra.

Passaggio d'obbligo sarà presso la sede della tradizionale sartoria inglese Savile Row.
La City verrà affollata da ciclisti con pantaloni di tweed, panciotti, giacche e cappelli. I bottoni delle giacche in pelle, i foulard con fantasie floreali delle signore, la perfezione delle punte a coda di rondine delle scarpe tipiche inglesi. In sella al mezzo di trasporto più ecologico: la bicicletta.

E così per un giorno sfilerà lo stile.      

Ci saranno fermate lungo il tragitto per un tè e una pausa pic-nic nel parco.

Anche l'arrivo sarà in un bellissimo parco con drink e tanta allegria. Al momento questo è l'evento ciclistico amatoriale più "cool"  dove ogni anno, sempre più persone partecipano, amanti del retrò-vintage.

Oltre tre ore di pedalata per vedere premiati gli uomini e le donne più eleganti, magari con i migliori baffi etc. etc.

 

E in questo appuntamento primaverile così eccentrico c'è anche molta...poesia.

 

 

PAOLO CARNEVALI

 

Poem on the undergroun (1986-2016)

festeggia 30 anni di poesie presenti nelle carrozze della metropolitana di Londra (Tube), che hanno avuto un grande successo.

Un programma di arte pubblica che ha condiviso più di 500 poesie con i viaggiatori da quando è stata istituita.Furono lanciate nel 1986 e l'idea venne a Judith Chernair per portare la poesia ad un pubblico più ampio. Mette in evidenza gli scritti e offre stimolo alla lettura. Successivamente tutte le poesie sono state pubblicate da Penguin nel 2015.

Anche quest'anno le poesie raggiungeranno un pubblico di oltre 4 milioni di lettori al giorno. Rifletteranno la storia della poesia anglosassone e la Londra nella sua diversità, rifugio per gli esuli e gli immigrati e un faro per i turisti. E' interessante leggere le poesie del giovane ghanese Nij Ayikwei Parkes:la sua poesia descrive il desiderio di un giovane di fare amicizia in una metropoli indifferente o quelle del famoso giamaicano Lorna Goodison, che scrive di un insegnante giamaicano costretto a lavorare come donna delle pulizie nel West End. Così come WB Yeats con

"un uomo solitario,/in un negozio di Londra affollato/.  Tutti aspetti di Londra che potrebbero avere familiarità per il viaggiatore medio del "tube".
Il poeta Wordsworth descriverà una Londra albeggiante con entusiasmo: "La terra non ha
nulla a che vedere di più giusto/.Al Ponte di Westminster.... le impressioni di un poeta diciottenne, intossicato dalla incessante vita metropolitana.
Sarà bello immaginare Karl Marx, esiliato, passeggiare dal suo alloggio a Soho verso il
British Museum per documentare la fine del capitalismo, o Bertolt Brecht in fuga dalla
Germania nazista che descrive il mercato Caledonian acquistando arance. Gli aiku di
Ezra Pound: "L'apparizione di quei volti nella folla/petali su un umido nero ramo/".
Londra è grande abbastanza per contenere moltitudini, paradossi, amore e il suo
contrario.

Città di tutto il mondo hanno copiato questa esperienza nata da una idea
semplice e presupposto che la poesia possa essere solo elitaria. Anzi, la poesia  dei
"tube" diventa popolare perchè offre una via di fuga dalle pressioni del lavoro.
Invitano a condividere i sogni e le visioni di altri esseri umani che parlano attraverso
il tempo e i luoghi.

La migliore poesia appartiene così in grandi spazi ad un pubblico globale.

Un fluttuare di cause ad effetto che si intrecciano e creano parvenze di illusione. Il legame tra le persone non è esprimibile in una formula matematica, ma in sentimenti. Ed ecco che possiamo essere uniti da un frammento di fragilità, il disagio esistenziale, ecc. ecc.  Alzando la testa per leggere c'è una tendenza alla fuga immaginaria o ad un contatto che può essere colto con l'intuizione,  la immaginazione. Si viene sorpresi ogni volta nella solitudine dei nostri viaggi.

Anche questa è Londra.

 

 

 

 

Al The Poetry cafè

 

l'ingresso è libero, non solo per i poeti. Il giorno vengono servite
buone zuppe vegetariane,dolci e infinite specialità di the. Alla sera l'atmosfera diventa
vibrante e animata con letture di poesie che si prolungano fino a notte tardi. Non c'è
dubbio che molte poesie hanno la loro origine in esperienze vissute e come tali sono
autobiografiche. Poesie che si nutrono delle esperienze emotive. Si potrebbero definire
"poesie confessionali", entrando in un mondo autonomo della finzione. E' un fenomeno
sociale questo: si scrive per necessità, forse per disperazione o per analizzare emozioni
di eventi passati. "Certificare la propria esistenza". Il poeta oggi dovrebbe tacere?
Forse, ma anche il "nulla" esige espressione. Riempie i vuoti. Oggi si scrive per nascondere
un disagio esistenziale:il tempo che viviamo intellettualmente, lotta con la relatività
e una certa estemporaneità. Allora, a quali valori dovremmo attaccarci?
Il conflitto interiore che nasce dai nostri atteggiamenti con gli altri, spesso ci lascia un
vuoto, amarezza e disagio. La gioia è quella di sentirsi in sintonia. Spesso nel  mondo
culturale il gioco delle parti si arrocca nel distacco e nella superiorità verso l'altro.
Certamente non nei "grandi", ma nel sottobosco affamato di visibilità. Malattia sociale
del momento. Del resto, perchè qualcuno dovrebbe occuparsi della tua poesia? E la tua
poesia senza lettori è niente.  Utile strumento terapeutico lo scrivere .... come il sogno,
rappresenta un legame tra conscio ed inconscio,una pacificazione emozionale per
momenti critici che ci offre la vita. Con le parole si esprimono i valori universali della
nostra condizione.

 

 

La poesia

ma cos'è la poesia?

più di una risposta incerta

è stata già data in proposito
ma io non lo so,

mi aggrappo a questo

come alla salvezza di un corrimano.
                                                                                                              W. Szymborska

 

 

 

 

 

Proprio questo mese-Marzo- si terrà al Freud Centre "Primavera psicoanalitica Poesia Festival"
(il biglietto avrà il prezzo di £62). Nei colloqui,letture e conversazioni,i relatori provenienti
da tutto il mondo della poesia,cinema e psicanalisi esploreranno il potere delle immagini
nella memoria. L'influenza che ne percepisce il mondo poetico. Interverranno: G.Bryrne,
V.Sinason, M.Solms, E.Kentridge,M.Riordan, P. Petit.

Parlare di una Londra letteraria specifica è quasi impossibile,però è facile incontrare Martin Amis, Julian Barnes e IanMc Ewan, i poeti Kathleen Jamie e Jack Underwood.

Tra gli ospiti di questo evento hanno assicurato la presenza Nick Hornby scrittore appassionato di musica.

Devo proprio a lui a scoperta di George Mpanga un poeta rapper laureato in psicologia e sociologia al King College di Cambridge che ha deciso di adattare i suoi testi per comunicare al mondo con più efficacia le questioni sociali:

"La mia città ha un sacco di volti

alcuni possono essere trovati

in luoghi dimenticati...."

 

L' argomentazione che deriva dalla scelta di questo testo mi sembra calzante ad un fenomeno spesso in uso nel mondo letterario poetico. Specialmente con i social-media,credo che questo sia diventato ancora più evidente: il bisogno di protagonismo.

A volte frequento The Poetry Cafè in Covent Garden a Londra, mi diverte ed è un buon passatempo per incontrare scrittori e poeti con i quali è possibile scambiare due parole amichevolmente bevendo una birra.
Proprio qualche tempo fa, ho avuto la fortuna di parlare di questo fenomeno sociale con Howard Sounes.

E' un giornalista che vive a Londra ed ha pubblicato  nel 2000 per l'editore Guanda: "Charles Bukowski-Locked in the arms of crazy life".

La nostra discussione verteva sulla domanda: "E così vorresti fare lo scrittore?" Facendomi notare l'atteggiamento informale e lo schernire durante i readings,non era scontato e convenzionale.

Avvalendosi di una documentazione straordinaria che comprende anche carteggi e testimonianze, Sounes ha proposto un testo fondamentale per la comprensione di B.  Incapace di autocontrollo nell'offendere l'ambito letterario, ma
stupefacente e commovente nel suo viaggio alla ricerca di felicità. Si potrebbe parlare a lungo della poesia....
                     


Poetry Readings.

 

Poetry readings have to be some of the saddest
damned things ever,
the gathering of the clasmen and clanladies,
week after week,month after month,year after year,
getting old together,
reading on to tiny gatherings,
still hoping their genius will be discodered,
making tapes together, discs together,
sweating for applause
they read basically to  and for each other,
they can't find a New York publisher or one
within miles,
but they read on and on
in the poetry holes of America,
never daunted,
never considering the possibility that
their talent might be
thin,almost invisible,
they read on and on
before their mothers,their sisters,their husbands,
their wives,their friends,the other poets
and the handful of idiot who have wandered
in from nowhere.
I am ashamed for them,
I am ashamed that they have to bolster each other,
I am ashamed for their lisping egos,
their lack of guts.
If these are our creators,
please,please give me something else:
a drunken plumber at a bowling alley,
a prelim boy in a four rounder,
a jock guiding his horse through along the rail,
a bartender on last call,
a waitress pouring me a coffe,
a drunk sleeping in a deserted doorway,
a dog munching a dry bone,
a elephant fat in a circus tent,
a 6 p.m. freeway crush,
the mailman telling a dirty joke
anything
anything
but
these.

 

 

 

I reading di poesia devono essere una delle cose
più dannatamente tristi al mondo,
il conclave dei patiti e delle patite,
settimana dopo settimana,mese dopo mese,
anno dopo anno, invecchiare assieme,
recitare per una minuscola combriccola,
che continua a sperare di vedere scoperto il suo talento,
registrare insieme la serata su natro e su disco,
sudare per strappare l'applauso
quando in sostanza ci si legge l'uno con l'altro,
a N.Y non trovano un editore
e nemmeno a mille miglia di distanza,
ma le recitano e continuano a recitarle,
nei covi di poesia di tutta l'America, mai scoraggiati,
mai prendendo in considerazione la possibilità
che il loro talento sia infimo, invisibile,
recitano e continuano a recitare
davanti a madri,sorelle,mariti,mogli,amici,
altri poeti e davanti al pugno di idioti
capitati lì da chi sa dove.
Mi vergogno per loro
mi vergogno che debbano sorreggersi a vicenda,
mi vergogno del loro ego esuberante,
della loro mancanza di fegato.
Se sono questi i nostri creativi,
vi prego datemi altro:
un idraulico sbronzo al bowling,
un novellino che gioca alla palla,
un fantino che tiene fino alla fine il cavallo in corsa,
un barista all'ultima ordinazione,
una cameriera che mi versa il caffè,
un ubriacone che dorme in un portone abbandonato,
un cane che sgranocchia un osso senza polpa,
una scoreggia d'elefante sotto la tenda di un circo,
un'incidente di autostrada alle 6 di sera,
il postino che mi racconta una barzelletta oscena.
Qualunque cosa,qualunque cosa, eccetto questi.

 

 pioggiaobliquascritturedarte@gmail.com

 

 


 

" Pioggia Obliqua una rivista

affermata e prestigiosa."

 " Un grazie di cuore a 

Pioggia Obliqua i cui molti meriti nei riguardi della poesia non saranno mai abbastanza sottolineati."

 

Alessandro Fo

 

 

" Saprà o vorrà ancora la forza accumulata (...) resistere alla forza di omologazione che la tecnologia sembra inevitabilmente portare in seno?(...) Prevedo un lungo periodo di 'agonie', voglio dire di lotta (...) sarà probabilmente quella la forma e la sostanza del poetare che ci aspetta."

 

Mario Luzi

Da un suo scritto per Pioggia Obliqua a proposito

del  'senso di fare  poesia', gennaio 1996

 

 

" Io credo che un pò di silenzio ci faccia bene, c’è un coro di voci “troppo alto”, sgraziato, che ci sommerge, e non mi riferisco solo alla letteratura. In questa specie di “frullato” che siamo costretti ad ascoltare quotidianamente, il valore delle cose si perde.

 

Se c’è un attimo di riflessione, di

silenzio, la parola scritta o detta assume maggiore rigore."

 

 

Antonio Tabucchi

 

Intervista rilasciata a Luigi Oldani e

Elisabetta Beneforti per Pioggia Obliqua 

 

 


" Il sito Pioggia Obliqua mi ha "donato questa nota sul mio libro (...), ma l'intero sito è da seguire."

 " (...) e un ringraziamento per tutto ciò che P.O. fa per il mondo della poesia."

 " (..) E la stima è da me ricambiata verso il vostro prezioso sito!"

 (...) sempre attenti e preziosi gli amici di "Pioggia Obliqua".

 

Bruno Galluccio

 

 

" Un bel luogo d'incontro tra scritture."

 

Matteo Pelliti

 

 


" Non so dire se la bellezza salverà il mondo, come pensava Dostoevskij, ma mi piace pensare che sarà così. In fondo, già Stendahl sosteneva che "la bellezza non è che una promessa di felicità". 

 

Vittoria Franco

per Pioggia Obliqua

 

 

" Agli amici tanto tanto amati di Pioggia Obliqua, poeti invincibili della vita, il mio abbraccio umile e il mio ringraziamento, per mantenere la poesia come unica veritá nel mondo."

 

Daniel Fermani Gonzales

 

 

 

 

" Rivista preziosa, che seguo da tempo."

 

Alfredo Rienzi

 

                 

 

 

 

                    

 

 

                  

 

                       Consigli di lettura

 

 

    

 Nella omonima rivista cartacea 'Pioggia obliqua rivista di letteratura e culture', pubblicata negli anni Novanta, una intervista a
Antonio Tabucchi,
Edoardo Sanguineti,
Mario Luzi. 
Un testo di Valerio Magrelli. 
Mario Luzi, Luigi Baldacci, Patrizia Valduga, Attilio Lolini, Gabriel Cacho Millet, Marco Marchi e Loriano Gonfiantini rispondono
sul senso di fare poesia in quegli anni.
Risposte attualissime.

 

 

 

 

 

 

 

 


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  • Ricordo di LUIGI BLASUCCI
  • Per SILVIA RIZZO
  • La poesia di Fernanda Romagnoli
  • H A I K U di Luigi Oldani
  • 'Aghi di Pino' scritti di Luca Cenisi
  • Poesia: ENZO MAZZA
  • Poesia: Alba Donati
  • Poesia: Alessandro Fo
  • Poesia: Franco Buffoni
  • Poesia: Roberto Deidier
  • Poesia: Isabella Leardini
  • Poesia: Paolo Ruffilli
  • Poesia : Clara Monterossi
  • Narrativa-Poesia: Tiziano Fratus
  • Poesia: Giacomo Trinci
  • Poesia: Elisa Biagini
  • Poesia : Maria Pia Quintavalla
  • Poesia: Rosaria Lo Russo
  • Poesia: Matteo Pelliti
  • Poesia e fotografia : Elisabetta Beneforti, Shandong lu
  • Poesia: Elisabetta Beneforti, Senza Permesso
  • Poesia: Cinzia Marulli
  • Poesia: Roberto Veracini
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  • Poesia: Daniel Fermani
  • Poesia: Alberto Toni
  • Poesia: Stefano Bortolussi
  • Poesia: Rosalba De Filippis
  • Poesia: Fabrizio Parrini
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  • Poesia: Alfredo Rienzi
  • Paolo Pagli Haiku
  • Poesia: Claudio Pozzani
  • Poesia: Marina Pizzi
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  • Poesia: Jeffery Harrison Poesie e un'intervista
  • Poesia: E.Seghetta Andreoli, A.D'Errigo, S. Colli, F. Giusti
  • Poesia: Saverio Bafaro
  • Poesia: Lucia Cupertino
  • Poesia : Giordano Occhini
  • Poesia: Michela Zanarella, Ester Monachino
  • Poesia visiva: Elena Marini
  • Poesia Visiva : Luc Fierens
  • Poesia: Francesco Bargellini
  • Poesia: Daniela Gentile, Claudio Pasi
  • Stefano Loria pittura-poesia
  • PROPOSTA POESIA a cura di ALESSANDRO FO
  • Poesia proposta: Canale, Lombardi, Merola, Tognoni, Bertone.
  • Poesia proposta: Gian Luca Guillaume, Luca Ispani, Filippo Amadei
  • Poesia proposta: Di Gennaro, Repossi, Rimolo
  • Poesia proposta: Angelo Santangelo, Giulio Mazzali, Marco Bini
  • Poesia proposta: Cunial, Viti, Viotto
  • Poesia : Greta Rosso
  • Poesia: Giovanna Cristina Vivinetto
  • POESIA : Jean Soldini
  • Poesia : Daniela Zambrano - editi e inediti
  • Poesia proposta : Manuela Mori, Selene Pascasi
  • Poesia proposta: Mirra, Allo, Strinati, Ciampalini, Carnevali, Peralta, Casulli, Bresciani, Marrone
  • Poesia proposta: Vera D'Atri
  • Poesia proposta: Laghi Pasini, Milleri, Malerba, Corbetta, Merico
  • Poesia Proposta: Valerio Succi, Michela Gorini
  • Poesia Proposta: Filograna, Della Ciana, Imperato
  • Poesia Proposta: Alessandro Monticelli
  • Poesia Proposta: Luca Gilioli, Pierpaolo Lazzaro, Hero Haze
  • Poesia Proposta : Ornella Mereghetti, Danilo Luigi Fusco
  • Poesia proposta:Pietro Edoardo Mallegni, Anna Polin, Susanna Russello
  • Poesia proposta: Marco Serravalle,Matteo Piergigli
  • Poesia : Sara Comuzzo
  • Poesia proposta: Antonietta Bocci,Valerio Sanzotta
  • Poesia Proposta: Viola Bruno, Alessia Lombardi, Maria Bochicchio
  • Poesia proposta : Maria Benedetta Cerro, Gabriele Greco
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